Ogni estate ci risiamo: la canzone tormentone echeggia da ogni spiaggia in ogni stabilimento balneare, nelle discoteche, alle feste… la si trova in ogni iPod e nelle playlist di ogni cellulare. E i veri esperti in tema di successo musicale sono proprio i teen-ager, i ragazzini che scaricano, condividono, e ascoltano insieme o da soli i loro brani preferiti. Ora, una ricerca pubblicata sulla rivista scientifica “Journal of Consumer Psychology” rivela che monitorando con avanzate tecniche di screening il cervello degli adolescenti, è possibile misurare l’apprezzamento dei brani musicali direttamente dal loro cervello. L’esperimento, condotto dagli studiosi americani Sarah Moore e Gregory Berns nel 2006, è stato piuttosto bizzarro: hanno selezionato 120 canzoni da pagine di artisti sconosciuti sui social network come Myspace e poi hanno monitorato alcuni volontari dell’età compresa tra i 12 e i 17 anni di ascoltare quelle canzoni in cuffia.
Prevedere il successo di una canzone?
Tre anni dopo, per caso, Berns ha risentito uno di quei brani allora sconosciuti in tv, riconoscendolo come una canzone di gran successo. Da qui l’idea di andare a rivisitare i risultati dell’esperimento, con l’intenzione di capire se era possibile “predire” il successo di una canzone dal monitoraggio cerebrale del cervello dei ragazzi. Ora l’obiettivo è quello di ampliare la ricerca per comprendere meglio i fenomeni e le tendenze culturali. Un obiettivo sicuramente ambizioso: Berns sta cercando di prevedere il futuro.