Allergie alimentari, un problema sempre più diffuso tra i bimbi che condiziona completamente lo stile di vita dei piccoli. L’estensione di questi condizionamenti è stata studiata da alcuni esperti della Cork University, in Irlanda, e i risultati sono stati recentemente presentati a un congresso tenutosi ad Istambul. Il risultato? I bimbi soggetti ad allergie alimentari si nutrono con una dieta ristretta a pochi alimenti sicuri, che disincentiva il bambino a provare anche nuovi alimenti a causa della paura di scatenare pericolose reazioni allergiche. Insomma, una dieta monotona, che condiziona anche la socialità dei bambini: poche festicciole e occasioni “pubbliche”, che costringono i bimbi a stare in disparte e a non partecipare a quei piccoli grandi eventi che si celebrano insieme ai coetanei alla loro età.
RESTRIZIONI DIETETICHE E SOCIALI
Lo studio fa parte del progetto EuroPrevall, finanziato dall’Unione Europea per la prevenzione delle allergie alimentari in Europa, ma ha coinvolto bambini e adulti residenti in Europa, Asia, Australia e Stati Uniti. Il fulcro della ricerca è stato il voler capire quali sono le conseguenze dell’ansia legata all’alimentazione nei bimbi che soffrono di allergie, con particolare attenzione alle restrizioni dietetiche e sociali che devono subire, all’impatto emotivo che questo comporta, fino alle strategie adottate dalle famiglie dei bimbi per far fronte a questi problemi.
IL FENOMENO IN ITALIA
In Italia, il 75% dei bimbi allergici ha una dieta monotona ed è poco propenso ad assaggiare nuovi alimenti. Il 18% inoltre non ha mai partecipato a una festicciola proprio a causa delle allergie. E, soprattutto, la maggioranza dei genitori ha espresso preoccupazione per la scarsità di informazioni o l’inadeguatezza delle etichette alimentari. Un problema su tutti, l’alimentazione nei ristoranti.