Una donna che non ha problemi di salute può lavorare anche durante il periodo della gravidanza. Certo con l’aumentare del peso e l’avvicinarsi del parto sentirà di più la stanchezza e avrà più bisogno di dormire e fare delle pause per riposarsi.
La legge italiana è chiara. La donna può prendere un periodo di aspettativa sia prima che dopo il parto, a seconda della sua salute e delle necessità.
La ginecologa cui vi rivolgete per essere seguite durante la gravidanza saprà di certo dirvi se potete lavorare e a seconda di come procede la gestazione, consigliarvi quando è il momento migliore per stare a casa.
Se si smette di lavorare più tardi si può stare di più a casa dopo la nascita del bambino. Il contratto di lavoro, la ginecologa e la legge italiana stabiliscono i vostri diritti in quando futura mamma quindi informatevi bene per conoscerli.
Il massimo sarebbe chiedere il congedo di maternità solamente qualche settimana prima della data prevista per il parto in modo da avere il tempo per prepare le ultime cose, la stanza del bambino, il guardaroba, la borsa per l’ospedale.
Se invece il vostro lavoro è pesante meglio smettere prima, non è oppoirtuno causare eccessivi affaticamenti fisici che potrebbero mettervi nella condizione di avere disturbi o partorire prima del tempo.
Potete chiedere, data la vostra condizione, un cambiamento di mansioni che vi permetta di continuare a lavorare, ma in modo meno pesante fisicamente. Portate un certificato medico che attesti il vostro stato.
Per averlo spiegate alla vostra ginecologa che lavoro fate, vi aiuterà a capire in che modo potete portarlo avanti senza che diventi pericoloso o pesante e vi fornirà una soluzione.
E quando sarete a casa, in attesa, non dimenticate di… rilassarvi! Procuratevi qualche bella lettura e godetevela un po’, dopo non ne avrete il tempo!