L’adozione di un bambino è impegnativa da entrambe le parti. I genitori che hanno preso questa decisione si ritrovano con la vita totalmente cambiata e un bimbo da crescere con tutto ciò che è collegato.
Il bambino si trova in una nuova famiglia che non è la sua. Se è piccolo piccolo probabilmente non sarà consapevole del cambiamento, se è più grandicello potrebbe non essere d’accordo e rimpiangere i suoi veri genitori.
Non è per nulla facile anche se è un gesto bellissimo e pieno d’amore. Il bambino potrebbe non capire perchè viene adottato e non sapere i risvolti che hanno portato i suoi veri genitori a prendere la decisione di “darlo via”.
Mentre gli adulti sono razionali e conoscono i motivi che stanno dietro le adozioni i bambini, specie se piccoli, non comprendono certe dinamiche degli adulti. POtrebbe sentirsi rifiutato dai suoi veri genitori.
Starà quindi a voi di spiegargli nel modo più semplice e chiaro possibile quali motivi potrebbero averli spinti a darlo ad altri genitori e farlo sentire amato. Non tutti i bambini, come gli adulti, esternato poi i propri sentimenti e sarà vostro compito capire come si sente a riguardo.
Se è grandicello, già parla e interagisce non obbligatelo a chiamarvi amma, spiegategli che vi prenderete cura di lui, lasciate che vi chiami per nome e sarà lui, o lei, che con il tempo deciderà.
In fondo non è come vi chiama che fa la differenza. Per farlo sentire parte della famiglia coinvolgetelo in più cose potete e chiedetegli pareri su ciò che vuole e cosa gli piace. Sarà un modo per conoscervi.
Se avete altri figli trattateli allo stesso modo senza fare differenze. Sgridate entrambi quando è il caso di farlo altrimenti potrebbero nascere invidie e gelosie da parte dei vostri figli naturali, o arrivati prima da voi. Le regole di una famiglia valgono per tutti ed è bene chiarirlo subito.