Si parla molto di obesità nei bambini e si cercano le motivazioni per le quali un simile problema potrebbe insorgere nei piccoli.
Molti studi cercano di capire quali siano i fattori scatenanti studiando la crescita dei neonati.
In pratica, da ricerche effettuate, pare che i bambini che sono stati svezzati molto presto e hanno iniziato ad ingerire cibi solidi prima dei quattro mesi sono più predisposti ad essere obesi all’età di tre anni.
La proporzione è di uno a sei, cioè per i bambini svezzati prima dei quattro mesi ci sono sei volte più possibilità di essere poi sovrappeso. In seguito allo studio, svolto su neonati americani, è stata maturata la convinzione che sia meglio passare al nutrimento solido dopo i quattro mesi.
Pare evidente che l’allattamento al seno, per un periodo di tempo prolungato, sia la soluzione migliore. Del resto questo sistema è quello per il quale sono d’accordo la maggioranza dei medici.
è attraverso il latte materno che il neonato riceve non solo il nutrimento, ma anche quegli elementi che lo aiutano a sviluppare le difese immunitarie e quant’altro. Psare evidente che, nonostante quanto si possa pensare, il latte materno, dato a lungo, non è altro che positivo.
Per quanto riguarda lo svezzamento pare sia indicato soltanto dopo il quarto mese di età. Le mamme però possono scegliere la data insieme al pediatra del loro bambino in un’età compresa tra i quattro e i sei mesi.
In genere è la pediatra che, a seconda dello sviluppo del bimbo, suggerisce alla mamma di cominciare con lo svezzamento introducendo cibi altamente digeribili. Avete presente la mela grattuggiata di quando eravamo picoli?
Qualcosa di simile, solo che adesso ci sono tanti prodotti già pronti delle migliori marche. Chissà che non abbiano un peso anche i succhi di frutta che spesso diamo ai bambini come alternativa a camomilla e the.
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