Un timore che accomuna molte future mamme è quello di soffrire nel momento del parto ed è proprio per questo motivo che si ricorre, forse un po’ troppo spesso, al taglio cesareo. Stando ad alcuni dati, in Italia si è arrivati a quasi il 40% delle nascite con parti cesarei, nonostante per l’Organizzazione Mondiale della Sanità il limite massimo è del 15%.
L’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna in collaborazione con il settimanale Io Donna e il Dipartimento di salute materno infantile dell’OMS, ha esaminato in tutto 1000 donne, 800 delle quali ha preferito partorire in modo naturale, le restanti 200 invece, mediante intervento chirurgico. Dall’indagine è emerso che, i motivi che hanno spinto le donne a prediligere il parto naturale al parto cesareo, sono stati di carattere emotivo-affettivo quindi ragioni legate a tutte le emozioni che si provano nei primi attimi di vita del bambino e quelle provate insieme al partner e di carattere funzionale come un recupero fisico più veloce e meno dolori post operatori.
Per le donne che hanno fatto ricorso al taglio cesareo, le ragioni sono state quelle legate, prima di tutto, alla paura di provare troppo dolore sia prima che durante il parto e alla possibilità di pianificare la data della nascita.