Essere incinta non significa non doversi occupare più della forma fisica, ma anzi, è necessario svolgere attività mirate per garantire il benessere psicofisico non solo di noi stesse ma anche del feto. Oggi ci occupiamo di alcuni esercizi di stretching nel primo trimestre di gravidanza, che potrete eseguire personalmente in casa vostra, oppure anche in palestra sotto l’occhio attento ed esperto di un istruttore. Prima di affrontare ogni esercizio ricordate di discuterne con il vostro medico curante, per evitare che vi siano delle controindicazioni. Bene, iniziamo dai primi esercizi: ricordate che nel primo trimestre la pancia è ancora piccolina, dunque si possono sfruttare posizioni come quella supina oppure con la schiena a terra, entrambe da evitare invece man mano che il tempo passa.
Per prima cosa procuratevi un materassino di quelli da yoga, che possa garantirvi comfort e tenervi sollevate dal pavimento. Iniziamo da un esercizio per allungare la schiena ed i glutei: mettetevi sedute sui talloni e flettetevi leggermente in avanti con il busto appoggiando le mani a terra. Restate in questa posizione per circa 60 secondi, respirando ed espirando quando tornerete nella posizione di partenza. Ripetete l’esercizio un paio di volte. Poi assumete la posizione così detta della ballerina, ovvero sedute a terra, con la schiena diritta e una gamba piegata all’interno: fate delle leggere torsioni prima a destra poi a sinistra, muovendo insieme anche le braccia.
Mentre fate l’esercizio, che deve essere svolto lentamente, ricordatevi di respirare a fondo: fate quattro torsione per parte, avendo cura di allungare il più possibile i movimenti rotatori. Stando supine sulla schiena, ecco un esercizio facile da svolgere al termine dello stretching: portate le gambe al petto, dondolate sulla schiena, e poi sedetevi sui talloni, che dovranno restare appoggiati a terra e a una distanza di circa 30 cm l’uno dall’altro. Anche in quaesto caso mantenete la posizione per alcuni secondi e ripetete, per poi alzarvi in maniera lenta e delicata.
Foto credits: Flickr foto by Flequi