La Fecondazione in vitro è una tecnica di inseminazione artificiale che si basa sul prelievo di ovociti per via vaginale e sulla loro successiva fecondazione in laboratorio, utilizzando gli spermatozoi del partner o di un donatore anonimo, o gli ovociti di una donatrice. Una volta che la fecondazione è avvenuta fino a tre embrioni vengono contemporaneamente trasferiti nell’utero della donna, affinchè ne avvenga lo sviluppo: da lì una volta che gli embrioni attecchiscono, inizierà lo sviluppo del feto e la gravidanza della donna.
Quando si impiega questa tecnica?
La fecondazione in vitro viene tradizionalmente impiegata nei casi di alterazione ed ostruzione delle tube detta anche sterilità tubarica o della loro mancanza congenita o acquisita come nel caso di una asportazione chirurgica. Si tratta di condizioni che impediscono o rendono molto difficile l’incontro della cellula uovo con gli spermatozoi: grazie alla fecondazione in vitro l’unione dei gameti viene effettuata in laboratorio scavalcando l’impedimento organico. Si tratta di una tecnica che viene anche utilizzata dalle donne cui sono state asportate le ovaie, quelle a cui mancano dalla nascita ed in tutti i casi di insufficienza ovarica: in questi casi sarà comunque necessario ricorrere ad ovociti donati da altra donna, e garantire l’impianto ed il progredire della gravidanza tramite associazione di un’opportuna terapia ormonale sostitutiva.
Perchè vengono impiantati tre embrioni?
Il numero di embrioni impiantato è di tre: questo perchè le percentuali di successo della fecondazione in vitro non sono altissime, con una media del 35% se la donna ha meno di 36 anni, fino a percentuali inferiori al 9% per le ultraquaranternni. Il tasso di aborto, inoltre, è abbastanza alto, prossimo al 20%, così come il rischio di gravidanze gemellari. Sembra inoltre esservi una maggiore probabilità di parti prematuri e di bambini nati sottopeso: insomma si tratta di una tecnica piuttosto difficile e dura da portare a termine, occorrerà armarsi di tanta pazienza e speranza!
Fonte: My personal trainer