Il sale iodato in gravidanza è un vero concentrato di salute, che favorisce il corretto sviluppo neurologico del feto. Si tratta di un alimento oggi assai comune sulle tavole di tutti gli italiani, che le future mamme dovrebbero assumere fin dalle prime settimane di gravidanza, in quanto lo iodio è fondamentale per il giusto funzionamento della tiroide materna, e ovviamente e direttamente anche per il corretto sviluppo della tiroide fetale. Gli ormoni tiroidei sono fondamentali in quanto contribuiscono allo sviluppo celebrale del feto nelle prime settimane di concepimento.
Le donne che pianificano una gravidanza o si scoprono in dolce attesa dovrebbero assumere un adeguato quantitativo di iodio dagli alimenti, ma senza esagerare e senza assumere integratori, che potrebbero di contro provocare un sovra dosaggio. Come sempre meglio farsi consigliare dal proprio ginecologo circa le quantità da assumere, per un apporto ottimale anche in relazione al tipo di vita che si conduce ed alle patologie già in corso, come la tiroidite.
Un recente studio ha evidenziato come la carenza di iodio in gravidanza possa provocare un rallentamento dello sviluppo mentale del nascituro, che perdura almeno fino ai dieci anni di vita: il valore ottimale pare che sia superiore a 150 microgrammi per grammo. In caso di valori inferiori occorrerà aumentare il quantitativo di iodio presente nella propria dieta. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Lancet, dove si legge la seguente conclusione
I bambini nati da donne con deficienza di iodio avevano una probabilità significativamente maggiore delle altre di avere punteggi inferiori alla media, e una volta scomposto il gruppo abbiamo verificato che minore era la concentrazione minori i punteggi medi ottenuti dai bambini.
Sale iodato si ma con discrezione, come elemento naturale e complementare della dieta della futura mamma, che dovrà essere varia e bilanciata.
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