“Resta di stucco, è un barbatrucco!” è di sicuro il motto più conosciuto da tutti i bimbi che amano i Barbapapà, la colorata famiglia protagonista di fumetti e poi di cartoni animati seguiti in tutto il mondo.
Chi è cresciuto a latte e Barbapapà, oggi si sentirà triste alla notizia cheTalus Taylor, l’ideatore dei fumetti, ci ha lasciato. E’ morto a Parigi il 19 Febbraio ma la notizia pare sia stata divulgata solo adesso. Il disegnatore negli anni ’70 si era ispirato allo zucchero filato per ricreare quella simpatica famiglia colorata che si trasforma in qualsiasi cosa e che tanto attira piccini ma anche grandi e li lascia incollati alla tv.
La prima serie del fumetto (il cartone è arrivato solo dopo), risale al maggio 1970 nei giardini di Luxembourg a Parigi. Pare che Talus e la moglie stessero passeggiando quando udirono un bimbo chiedere al suo papà un “barbapapa”, dello zucchero filato.
Da lì l’ingegnosa idea di realizzare un personaggio ispirato allo zucchero filato, dunque rosa e rotondo. Sul nome, nessun dubbio: Barbapapa per l’appunto. In seguito è poi arrivata Barbamamma ed i sette simpatici figli.
Inizialmente pubblicato in francese, il fumetto è stato poi tradotto in più di 30 lingue e dopo è arrivato il successo anche in TV.
La famiglia dei Barbapapa rispecchia quei valori fondamentali come l’amicizia, la tolleranza, l’importanza della famiglia e in fondo, con un pizzico di nostalgia, vorremmo che tutti i cartoni animati, anche oggi si ispirassero a certi principi, fondamentali per una buona educazione dei bambini.