Le adozioni internazionali sottostanno a regole molto particolari, prevedono per le famiglie e per gli aspiranti genitori un percorso molto lungo. Fino a questo momento il sistema si è retto anche sulla base di accordi internazionali con paesi come la Russia, ma proprio la Russia ha in serbo una moratoria per l’Italia.
Se fosse attivata la moratoria russa, il sistema delle adozioni internazionali, nel nostro Paese, andrebbe davvero in uno stato di crisi di difficile gestione. A farlo notare è la presidente della Commissione adozioni internazionali che chiede aiuto al premier e al governo per evitare “incidenti diplomatici”. La moratoria russa parte da un caso molto particolare, quello della morte di un bambino adottato nel nostro Paese. Una vicenda vecchia di due anni, per la quale l’Italia non ha fornito spiegazioni esaurienti. È proprio questa mancanza di informazione e chiarezza ad indispettire la Russia.
Tempi.it spiega che il difensore civico dell’Infanzia Pavel Astakhov ha proposto una moratoria dell’adozione dei bambini russi in Italia, invitando il nostro paese a fornire “esaurienti spiegazioni sul decesso di un bambino adottivo russo nel luglio del 2014, minacciando in caso contrario di sospendere o addirittura vietare l’adozione di bambini russi da parte dell’Italia”.
Il caso è finito all’attenzione del Governo grazie ad un interpello di Giovanardi che ha fornito anche il suo parre sulla vicenda:
«È trascorso già più di un anno senza che da parte italiana sia stato dato alcun chiarimento. Pavel Astakhov ha suggerito un temporaneo congelamento delle adozioni se l’Italia non farà avere la documentazione su questi due casi, fissando il termine del 16 giugno entro il quale l’Italia dovrà dare spiegazioni».