Peluche intubati per i bambini malati in ospedale: un’iniziativa che ha avuto luogo a Glasgow e che punta a far sentire meno soli i piccoli malati che si trovano ricoverati per diverse patologie. Una scelta azzeccata?
A vedere la risposa dei più piccoli sembra proprio di sì. Soprattutto perché aiutano a creare una sensazione di normalità per i più piccoli in un contesto che è spesso difficile da vincere. Nello specifico questi “teddy bear” sono creati da Fiona Allan, una ragazza di 28 anni affetta da una grave malattia genetica che la costringe a vivere con un catetere chirurgico e un sondino nasale. La giovane si è ispirata alla sua stessa vita per creare questi pupazzi. Ha spiegato alla BBC:
Così si sentono normali. I bambini malati hanno spesso un fratello sano. Con il mio orsetto anche quest’ultimo si abitua alla condizione del piccolo in cura, può giocare con lui e persino imparare cosa fanno i genitori per accudirlo e medicarlo, perché toccare e tirare i tubi a un peluche non causa nessun danno.
Questi giocattoli sono molto richiesti ed il motivo per il quale questo accade è palese grazie anche alla BBC che ha raccolto la testimonianza di una mamma che ha regalato alla propria figlia uno degli orsetti intubati:
L’orsacchiotto ha aiutato mia figlia ad adattarsi ai dispositivi medici che ha. La distrae mentre infiliamo o togliamo quelli veri da lei ed è facile spiegare agli altri bambini perché lei ha bisogno di tutte le sue valvole per vivere.
Al momento Fiona ne ha realizzati 20 ma sembra chiaro che altri modelli seguiranno.