Per quel che riguarda lo streptococco nei bambini bisogna fare attenzione ma non allarmarsi troppo. Anche se in quest’ultime settimane è stato evidente come questa infezione stia colpendo in maniera importante i più piccoli.
Streptococco nei bambini, agire secondo indicazioni
Non dobbiamo dimenticare che già nel dicembre del 2022 sia l’Organizzazione mondiale della sanità sia il Centro europeo per il controllo delle malattie abbiano registrato un aumento dei casi. In particolare nel gruppo di bimbi sotto i 10 anni d’età.
A preoccupare non è lo streptococco nei bambini in generale quanto la sua forma invasiva, conosciuta anche sotto l’acronimo iGas. Questo perché può essere fautrice di complicanze anche gravi. Da qui però a essere allarmisti deve passarne.
Non dobbiamo farci prendere dal panico, ma capire che in tutti i casi è importante una diagnosi precoce. E questo significa dover passare anche per il tampone faringeo. Si tratta di uno strumento diagnostico importante, molto simile a quello utilizzato per riscontrare la presenza di covid.
E infatti grazie a questo che il medico potrà decidere a quale terapia sottoporre il piccolo paziente. Ovviamente bisogna capire quando sia il caso di sottoporre il bambino al tampone. Lo streptococco nei bambini, come negli adulti, si manifesta principalmente con un forte mal di gola. Quello che bisogna comprendere se sono presenti altri sintomi che possano far differire questa manifestazione da quella di altre patologie simili.
Davanti alle condizioni del bambino il medico potrà decidere proprio in base alla sintomatologia come muoversi. E decidere in caso di presenza di tampone positivo e sintomi di prescrivere antibiotici. Non è raccomandato infatti dagli esperti sia somministrare questa classe di medicinali se il tampone è positivo ma non ci sono sintomi. O fare un secondo tampone dopo la terapia antibiotica.
Tampone eseguito da personale sanitario
Ciò che è importante sottolineare e che il tampone per essere valido davvero deve essere eseguito da personale sanitario, farmacisti o medici di famiglia. Questo perché avranno le capacità per poterlo eseguire correttamente e non dare vita a falsi negativi.
Lo streptococco nei bambini quindi deve essere affrontato prima di tutto con un tampone e poi con una terapia specifica che possa evitare il rischio di complicanze come la scarlattina o ulteriori problemi respiratori. Per quel che concerne la scelta dell’antibiotico è necessario affidarsi esclusivamente all’esperienza nel proprio medico o del pediatra.
Evitando in precedenza di eseguire il tampone in casa. Lo streptococco nei bambini non deve fare paura ma deve renderci attenti alle loro condizioni. E farci comportare al meglio nei loro confronti.