Il tempo d’appendere il fiocco alla porta, e subito scatta lo sconforto. Appena dopo il parto l’85% delle donne lamenta una forma di alterazione dell’umore. Stati d’animo altalenanti che nel 10-12% dei casi, soprattutto nei primi tre mesi dal lieto evento, si aggravano in depressione vera e propria (depressione post-partum). Rischiando di sfociare in drammi come quelli che, sempre più spesso, diventano titoli di cronaca nera. Per aiutare le neomamme inclini al ‘baby blues’ scende in campo l’assessorato alla Salute del Comune di Milano, che promuove un ciclo di incontri ad hoc contro la depressione pre e post-parto.
GLI INCONTRI ANTI DEPRESSIONE POST-PARTUM
Gli incontri, proposti dal Centro Psiche donna dell’ospedale Fatebenefratelli del capoluogo lombardo, sono sei e cominceranno al presidio ospedaliero Macedonio Melloni. L’obiettivo è accompagnare le donne dal primo trimestre di gestazione ai primi 6 mesi di vita del bebè. Se infatti le mamme moderne si mostrano competenti e informate per quanto riguarda la gestione ostetrico-ginecologica della gravidanza – osserva Palazzo Marino in una nota – si rivelano poco preparate rispetto alle preoccupazioni, i timori e le aspettative che si creano nei 9 mesi d’attesa e in quelli ancora più impegnativi immediatamente successivi al parto.
L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE
“E’ pertanto necessario – afferma l’assessore milanese alla Salute Giampaolo Landi di Chiavenna – prestare molta attenzione alla salute psico-fisica delle donne in queste fasi delicate della loro vita. Dobbiamo accrescere ogni giorno di più, coniugando umanità e scientificità, l’atteggiamento preventivo e aiutare le madri in difficoltà dopo il parto, non come se si trattasse di un tabù“.
GLI APPUNTAMENTI
Nei primi tre appuntamenti le mamme in attesa potranno contare sulla competenza di un medico psichiatra e di una psicoterapeuta, mentre negli altri tre usufruiranno anche dell’assistenza di un’infermiera pediatrica, già responsabile del corso ‘Coccole e massaggi’ offerto da qualche tempo dal presidio ospedaliero.
Partendo dal presupposto che gestanti e neomamme non vanno lasciate sole, durante i 6 incontri le donne potranno scambiare e condividere le problematiche della maternità e della relazione madre-bambino, con un’attenzione specifica rivolta agli aspetti psicologici e ai fattori di rischio che possono predisporre a disturbi d’ansia o depressivi. Eventi purtroppo tutt’altro che rari, assicurano gli esperti, come confermano l’evidenza epidemiologica e la pratica clinica.