Un nuovo film made in Italy fa un po’ il verso nostrano all’americano “Ragazzi miei”, con “La nostra vita“, la storia di un papà che si ritrova improvvisamente solo con i suoi figli. La storia, per l’appunto, è già sentita, ma non per questo meno valida o educativa: Claudio (Elio Germano) è un operaio edile di trent’anni che lavora in uno dei tanti cantieri della periferia romana. E’ sposato, ha due figli, ed è in attesa del terzo. Il rapporto con sua moglie Elena (Isabella Ragonese) è fatto di grande complicità, vitalità, sensualità. All’improvviso, però, questa esistenza felice viene sconvolta: Elena muore e Claudio non è preparato a vivere da solo.
LA NOSTRA VITA
Una volta rimasto solo, Claudio rimuove il dolore e sposta il suo lutto nella direzione sbagliata: pensa solo a sfidare il destino, e a dare ai figli e a se stesso quello che non hanno avuto finora: il benessere, i soldi, i capricci, le vacanze, in una parola le “cose”. Per risarcire la sua famiglia, si caccia in un affare più grosso di lui e quando capisce che da solo non può farcela, si vede costretto a rivolgersi agli unici di cui si fida: la sorella troppo materna (Stefania Montorsi), il fratellotimido e imbranato (Raoul Bova), il pusher vicino di casa (Luca Zingaretti). Dopo “Mio fratello è figlio unico”, Daniele Luchetti torna a parlare di famiglia in un film pieno di energia che spinge a vivere la vita fino in fondo.