Ha trascorso una notte tranquilla la piccola Imma Mauriello, la bimba di 10 anni uscita illesa dal crollo della palazzina di Afragola, nel Napoletano. Nonostante il trauma addominale e lo schiacciamento di un piede, le sue condizioni sono giudicate complessivamente buone dai sanitari dell’ospedale napoletano Santobono dove è ricoverata. “La situazione è buona – ha detto Eduardo Rotolo, vicedirettore sanitario del Santobono – e le sue condizioni sono migliorate. La bambina – ha proseguito – ha riposato tranquillamente, è sotto terapia e sotto l’effetto degli antidolorifici. Resterà comunque sotto osservazione per le prossime 24 ore per il trauma addominale che ha riportato e per verificare eventuali complicanze che al momento non ci sono“. Per Imma la prognosi è di trenta giorni, ma la piccola – questo almeno è l’auspicio dei medici – in assenza di complicazioni potrebbe essere dimessa prima.
GELATO PER IMMA
Nel reparto dove è ricoverata continua ad arrivare gelato alla nocciola. Una vera e propria gara di solidarietà, protagoniste persone che hanno seguito attraverso i media quello ciò che è accaduto e che hanno gioito quando è hanno saputo del salvataggio della bimba. La sorella di Imma, Anna, finalmente sorride, sorpresa per le numerose manifestazioni di solidarietà che stanno arrivando. “Ma già ieri mentre erano in corso le operazioni per estrarre la bimba dalle macerie – ha ricordato – Imma ha avuto il suo gelato alla nocciola“.
IL RACCONTO DELLA BIMBA
“Ho pensato a mamma e papà. E anche a mio fratello gemello. Con lui stiamo insieme, giochiamo e qualche volta litighiamo pure“. Così la piccola Imma, la bimba di 10 anni unica sopravvissuta al crollo della palazzina di Afragola, dal lettino dell’ospedale Santobono di Napoli dove é ricoverata da ieri, rievoca quelle terribili ore trascorse sotto le macerie. “Oggi non è un bel giorno – ha aggiunto – anche se è tutto passato“. La bimba ancora non sa che la nonna, con la quale viveva nell’appartamento caduto al suolo, è morta nel crollo. Ma forse comincia a realizzare e aggiunge: “Non sono contenta di come è andata a finire“.
ASSISTENZA PSICOLOGICA
Imma, ancora sotto choc per quello che le è capitato, parla dal lettino del reparto di Chirurgia dell’ospedale Santobono di Napoli. Non ha molta voglia di ricordare quanto le è successo, e ha l’aria triste mentre cerca di ingannare il tempo e di distrarsi giocando con il suo Nintendo. Le sue condizioni fisiche sono tuttavia buone: in questi giorni particolarmente difficili, inoltre, sarà assistita anche da una equipe di psicologi del Santobono. Accanto a lei, stamattina, ci sono la sorella e la mamma. Col fratello gemello, al quale è molto legata, si è vista ieri sera. E proprio al fratello Raffaele è legato un racconto della madre della piccola. “Lui, al contrario di Imma – ha raccontato – dorme con me“. La bambina, infatti, era solita dormire a casa della nonna. “la notte di venerdì Raffaele era particolarmente irrequieto, mi ha svegliato. Poi ieri quando avevamo perso la speranza di rivedere Imma mi ha detto di non preoccuparmi e che sentiva la voce della sorella che mi chiamava e che diceva che stava bene“.
LA NONNA MORTA PER IMMA
Il pensiero di Imma, estratta viva dopo quindici ore trascorse sotto le macerie del crollo di Afragola, è continuamente rivolto alla nonna che dormiva con lei nell’abitazione sbriciolatasi venerdì notte. Alla bimba non è stato ancora detto nulla della tragica fine della donna – che non ce l’ha fatta – e alla quale Imma era particolarmente legata. I suoi familiari non sanno né quando, né come, le daranno la triste notizia: “E’ ancora troppo presto – dice la sorella giunta al capezzale della bimba all’ospedale Santobono di Napoli – Lei continua a chiedere della nonna“. La mamma non ha lasciato sola Imma nemmeno per un attimo da quando è arrivata in ospedale: “Per fortuna mia figlia è viva, anche se ho perso mia mamma – commenta -. Diciamo che lei é morta per salvare sua nipote“.