C’era una volta un uomo al quale non cresceva la barba, e per questo veniva chiamato Köse, il “senza barba”. Quest’uomo viveva con la moglie e non faceva assolutamente niente. La moglie sgobbava e Köse viveva del lavoro della moglie. Un giorno la moglie lo rimproverò perché era stanca di lavorare anche per lui ma Köse risponse che quello era il suo modo di vivere e che le piacesse o no sarebbe rimasto tutto così.
La donna pensò quindi di escogitare qualcosa. Sapeva che il marito aveva paura delle stelle e così un giorno, dopo aver cucinato il pane, lasciò la pagnotta sulla soglia e quando venne buio chiese al marito di andarla a prendere.
Nel cielo cominciavano a comparire le stelle e il marito chiamava: “Moglie! Moglie! E se poi le stelle mi divorano?”. La moglie cercò di convincerlo del fatto che le stelle non lo avrebbero divorato e così Köse uscì ma appena si chinò per raccogliere il pane la donna gli diede una pedata sul sedere e lo fece volare fuori di casa. Poi portò il pane in casa e sbarrò la porta. Köse era terrorizzato, e pregava la moglie di farlo entrare, ma lei fu irremovibile.
Cammina cammina, Köse arrivò nel paese dei Dev, i mostri giganti. Köse disse che avrebbe lavorato in cambio di vitto e alloggio, così un Dev gli propose di andare a servizio da lui. Un giorno il mostro gli chiese di andare a riempire l’otre al pozzo. Köse prese l’otre, e andò al pozzo, ma per nopn faticare troppo, versò solo una scodella d’acqua nell’otre, poi ci soffiò dentro per gonfiarlo e ritornò a casa tranquillo roteando l’otre in mano. I mostri rimasero stupiti nel vedere la facilità con cui Köse portava un otre così pesante e ne approfittarono per chiedere di bere un po’. “Fratelli, prima bevo io, poi l’acqua che resta sarà vostra”. Si portò l’otre alla bocca e dopo avere fatto uscire tutta l’aria, si accasciò esausto. I mostri furono colti da grande stupore: di solito bevevano in dieci un otre di acqua al giorno. Così i giganti decisero all’unanimità di rispedirlo a casa dalla moglie offrendogli in cambio un sacco di denaro.
Arrivato a casa Köse chiamò sua moglie e le disse: “Guarda un po’, ti ho portato un sacchetto pieno d’oro e un mucchio di stoffa. Sei sorpresa di quello che sono riuscito a guadagnare?”. “Se non ti avessi cacciato fuori casa non saresti tornato con tutto questo ben di Dio”. Da quel momento in poi marito e moglie iniziarono a rispettarsi, acquistarono terreni e iniziarono a spassarsela mangiando e bevendo perché erano riusciti ad ottenere tutto quello che volevano.
Fiabe arabe: l’uomo che aveva paura delle stelle
di 15 Settembre 2010Commenta