Non c’è solo la fame a insidiare il futuro dei bambini nei Paesi in via di sviluppo. Il diabete di tipo 1 può rivelarsi un killer temibile per i piccoli lasciati senza cure. Per sensibilizzare il pubblico sul devastante impatto della malattia nel Sud del mondo, Lilly e la Federazione internazionale del diabete hanno prodotto un film documentario intitolato ‘Lifeblood’, che sostiene il progetto ‘Life for a Child’.
Lifeblood
Diretto da Edward Lachman, il film è stato presentato in anteprima domani a Stoccolma, in occasione del meeting dell’Easd (European Association for the Study of Diabetes). La pellicola segue il viaggio di alcuni bimbi diabetici in Congo, e attraverso i loro occhi e le loro parole racconta la lotta per la sopravvivenza e i successi, ma anche la speranza, accesi dal progetto che finanzia le cure di 3.600 piccoli in Azerbaijan, Bangladesh, Bolivia, Congo, Camerun e altri Paesi in via di sviluppo.
L’accesso all’insulina
“Due terzi della popolazione mondiale non ha accesso regolare all’insulina. E la situazione è particolarmente difficile per i bambini”, spiega all’Adnkronos Salute Massimo Massi Benedetti della science task force di Idf. “Non basta mandare l’insulina, bisogna mettere in piedi una rete per la diagnosi e fare in modo che i piccoli siano mandati nel posto giusto“. Il progetto punta a fornire insulina e siringhe ai centri locali, dotandoli di strumenti per il monitoraggio della glicemia, e a fornire il supporto richiesto agli operatori sanitari. Per garantire un futuro ai piccoli diabetici.