Ci avevano già provato alcuni medici di Londra, ma senza successo: costruire un naso dal nulla, su un piccolo volto in cui non era previsto neanche lo spazio per ospitarne uno. Difficile rimediare al rarissimo scherzo del destino che ha costretto una bimba norvegese a vivere senza naso per 9 anni. Poi il viaggio della speranza verso l’Italia. Destinazione: ospedale San Paolo di Milano, dove lavora un chirurgo, Roberto Brusati, che nel 2007 ha messo la firma su un intervento simile. Il suo bisturi ha già modellato un ‘naso doc’ per una bambina marocchina con la stessa patologia, l’arinia.
Ricostruire il naso di un bimbo
Ai medici curanti della piccola norvegese è sembrato l’uomo giusto, dopo aver letto su alcune riviste scientifiche gli articoli sulla prima operazione. Così la bimba è volata nella metropoli lombarda con i genitori ed è stata sottoposta a un delicato intervento in tre fasi. Per due volte la piccola è finita sotto i ferri dell’equipe dell’Unità operativa di chirurgia maxillo-facciale del San Paolo. Una prima operazione è servita per “sezionare e abbassare il mascellare superiore per poter creare un ampio condotto che raggiungesse il rinofaringe“, spiega Brusati. “Il condotto – prosegue – è stato foderato con un innesto di pelle e poi è stato collocato nella fronte un espansore per creare, gonfiandolo progressivamente, una disponibilità cutanea per il secondo intervento“.
A un paio di mesi dalla prima operazione, la seconda tappa del percorso: la costruzione del naso.
Il quinto intervento del genere al mondo
“E’ stata rifatta la piramide nasale sostenuta da un’impalcatura realizzata con una costa e le cartilagini costali della paziente – continua il chirurgo – Mentre con l’ultimo intervento, eseguito la settimana scorsa, si è proceduto al distacco del ponte cutaneo che collegava ancora il naso ricostruito alla fronte“. Si tratta del secondo intervento di questo tipo in Italia, concluso con successo sempre al San Paolo, e del quinto al mondo. “L’operazione – annunciano dall’ospedale milanese in una nota – è andata a buon fine e la bambina ha già fatto ritorno in Norvegia con la sua famiglia e il suo nuovo naso“.