Le Moire

di Redazione Commenta

Tre sono le Moire, di bianco vestite, che Notte generò con Erebo, e rispondono ai nomi di Cloto, Lachesi e Atropo. Atropo è la più piccola di statura delle tre, ma la più terribile”.
Così raccontavano tanto tempo fa due umani chiamati Omero e Esiodo, ma delle Moire si parla da prima della nascita di Omero e Esiodo, da molto tempo prima. Le Moire infatti, che sono chiamate anche Parche, sono nate dalla Dea Madre per partenogenesi, questo ci raccontano altri umani nati molto, ma molto tempo prima di Omero e di Esiodo, e rappresentano un aspetto della Dea Luna. Le Moire sono le tre fasi visibili della luna. Moira infatti significa “fase”.
Cloto, la prima delle tre Moire, è “la Filatrice”, corrisponde alla fase della luna crescente, è la più giovane ed è la Dea Vergine della Primavera, il primo periodo dell’anno.
Lachesi, la seconda delle tre Moire, è “la Misuratrice”, corrisponde alla fase della luna piena, la Dea Ninfa dell’Estate, il secondo periodo dell’anno.
Atropo, la terza delle tre Moire, è “Colei che non si può evitare”, corrisponda alla fase della luna calante, la Dea Crona dell’Autunno, il terzo periodo dell’anno.

Tre Danaidi
In epoca classica le tre Moire vennero identificate con tre delle Danaidi: Linda, Camira e Ialisa.
Linda era chiamata anche “Linodeousa”, che significa “colei che lega con bende di lino”; Camira era chiamata anche “Catamerizousa”, che significa “che lo divide”, e Ialisa veniva anche chiamata “Ialemistria”, che significa “donna gemente”. Questo perché in epoca classica si raccontava che la Dea legava l’essere umano con una benda di lino di una certa lunghezza che svolgeva lentamente ogni anno finchè non arrivava il tempo di reciderla e lasciare l’anima alla morte.

Il giudizio delle Moire
Alcuni raccontavano che la Dea avvolgeva il neonato in fasce di lino che avevano ricamate le insegne della famiglia e gli assegnava così il suo posto nella società.
Tutti ci dicono che Zeus, divenuto ormai il padre di tutti gli Dei, deve sottostare al giudizio delle Moire.
Fonti:
Flavia Wolfrider, “Racconti di un Altro Tempo”
Robert Graves “I Miti Greci”
varie fonti de “I Miti Greci”

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