Il Museo del Giocattolo e del Bambino della Fondazione Paolo Franzini Tibaldi, uno tra i più grandi musei del Giocattolo in Europa, è stato realizzato in collaborazione con la Regione Lombardia e Provincia di Lodi, negli accoglienti spazi delle sedi di Milano e Santo Stefano Lodigiano.
I bambini potranno ammirare migliaia di balocchi, selezionati e rigorosamente originali per avventurarsi in un affascinante viaggio alla scoperta di eventi sociali e culturali, innovazioni scientifiche e tecnologiche, mutamenti politici e militari, indirizzi letterari e filosofici.
Il Museo del Giocattolo e del Bambino ha due sedi, la più antica è in un ex cotonificio dei primi del novecento sulle rive del Po, già stazione di posta, adeguatamente ristrutturato ed attrezzato e la più moderna, la nuova sede aperta dal 16 ottobre 2010, a Cormano, realizzata in un ex cotonificio dei primi del novecento, restaurato e ampliato come esempio di archeologia industriale.
La prima e più antica sede, realizzata in un antico casolare sulle rive del Po, adeguatamente ristrutturato ed attrezzato, ha tre sezioni espositive per 2000 giocattoli “d’epoca” di ogni tipo, tutti originali, costruiti tra il 1700 e il 1950.
I bambini potranno usufruire di supporti audiovisivi che illustreranno loro il funzionamento dei giocattoli. Sono esposti in questa prima e più antica sede vecchi ed importanti libri a carattere narrativo e didattico e cinquanta opere, tutte originali, di Antonio Rubino, il fondatore del “Corriere dei Piccoli”, prodotte tra il 1908 e il 1940.
L’antico casolare
Nell’antico casolare sulle rive del Po, i bambini hanno a disposizione uno spazio ricreativo all’aperto, una sala laboratori e una sala proiezione e ludoteca. Vengono organizzate visite guidate e percorsi didattici destinati ad adulti, bambini e scuole di ogni ordine e grado. Le visite guidate sono differenziate per età, ordine e grado scolastico.
L’ex cotonificio
La seconda e più moderna sede, aperta dal 16 ottobre 2010, a Cormano, realizzata in un ex cotonificio dei primi del novecento, restaurato e ampliato come esempio di archeologia industriale, ospita migliaia di pezzi, esposti a rotazione, seguendo percorsi cronologici e tematici. I bambini potranno ripercorrere tre secoli di Storia, dal 1700 agli anni ’70 del novecento, per conoscere come giocavano e come erano i bambini di altri tempi. L’esposizione comprende anche numerosi reperti, documenti, testimonianze dei giochi e della vita dei bambini di un altra epoca storica. I giocattoli sono tutti originali e perfettamente funzionanti, sono esposte bambole e soldatini, modellini di ogni sorta, giochi da strada e da tavolo, libri e fumetti, fino ai primi videogiochi.
Nella sede dell’ex cotonificio dei primi del novecento vengono organizzate visite guidate e percorsi didattici differenziate in base all’età, il grado scolastico e le finalità didattiche.
Per maggiori informazioni visitate il sito web del “Museo del Giocattolo e del Bambino”.