C’erano una volta due sorelle di cui nessuno sapeva l’età. Passavano le loro giornate filando e cantando. Alcune donne del paese avevano ricevuto in dono dalle due fate bianche una matasse di lino. Le donne beneficate godevano del privilegio di possedere matasse inesauribili; ma dovevano lavorare ogni giorno, comprese le feste, anche solo per pochi minuti. E guai se si lamentavano o filavano controvoglia, perché tutto scompariva e il lavoro di mesi andava in fumo. nel paese abitava una donna molto ambiziosa. Aveva tre belle figlie e un marito che considerava di posizione sociale non abbastanza elevata. Ma un giorno l’uomo, con imbrogli, era riuscito a fare un buon affare. La donna decise di cucirgli un vestito per il giorno della firma del contratto. Penso’ allora di andare dalle bianche fate per chiedere loro consiglio. Le due sorelle offrirono alla donna una matassa di filo d’oro. L’uomo allora si reco’ al palazzo del comune per firmare i documenti, con un vestito splendido. Ma, quando ormai la cerimonia stava per finire, scoppio’ una fragorosa risata generale perché il marito della donna ambiziosa, se ne stava in mutande, rosso come un papavero, a guardare quella folla piegata in due dalle risa. La colpa era della moglie, che era a casa a lavorare al telaio e stava imprecando contro la conocchia fatata che le aveva impedito di assistere alla cerimonia.
Le Fate Bianche
di 8 Marzo 2011Commenta