L’obesità delle mamme in gravidanza potrebbe influire sulla futura fertilità delle figlie. Il rischio è stato accertato nei topi, ma conseguenze simili sono ipotizzabili anche nell’uomo, indica uno studio dell’università statunitense di Yale, coordinato dal ginecologo Hugh Taylor che sarà pubblicato su Endocrinology di aprile.
Lo studio
I ricercatori hanno constatato che i topi femmine che avevano subito, mentre erano nell’utero materno, una carenza di grelina (ormone della sazietà) erano meno fertili e mettevano al mondo topolini di basso peso.
Il deficit di grelina rilevato nella prima generazione di roditori è associato all’obesità. E ciò lascia supporre che l’obesità materna influisca sulla fertilità delle femmine generate. I problemi di fecondità, nei topi, sono in genere legati alla ridotta espressione di un gene implicato nell’impianto dell’embrione, mentre il ruolo della grelina sullo sviluppo del tratto genitale è stato finora poco indagato. Questo studio, secondo i ricercatori, apre la strada a possibili spiegazioni.