Essere incinta non significa non doversi occupare più della forma fisica, ma anzi, è necessario svolgere attività mirate per garantire il benessere psicofisico non solo di noi stesse ma anche del feto. Oggi ci occupiamo di alcuni esercizi di stretching nel primo trimestre di gravidanza, che potrete eseguire personalmente in casa vostra, oppure anche in palestra sotto l’occhio attento ed esperto di un istruttore. Prima di affrontare ogni esercizio ricordate di discuterne con il vostro medico curante, per evitare che vi siano delle controindicazioni. Bene, iniziamo dai primi esercizi: ricordate che nel primo trimestre la pancia è ancora piccolina, dunque si possono sfruttare posizioni come quella supina oppure con la schiena a terra, entrambe da evitare invece man mano che il tempo passa.
Redazione
Musica per neonati, quale scegliere?
La musica per neonati è uno strumento utile per i neo genitori, soprattutto per far rilassare il bambino prima della nanna serale o del riposito pomeridiano. Ci sono molti accessori per neonati da attaccare alla culla, che sono in grado di riprodurre la musica per questo scopo ma è importante scegliere la melodia giusta, per evitare che il bebè si agiti e si innervosisca. Il potere del suono e della musica è notevole: ritmi troppo martellanti o pressanti possono infatti far aumentare l’agitazione, l’eccitazione, l’inquietudine e perfino il battito cardiaco.
La danza del ventre aiuta il parto naturale
La danza del ventre aiuta le donne che si trovano in stato di gravidanza a partorire in maniera naturale. Per quale motivo? Si tratta di una attivita’ fisica che favorirebbe il benessere fisico e psicologico della donna in dolce attesa grazie ai movimenti lenti e circolari che coinvolgono il bacino e la zona pelvica: insomma un alleato per chi desidera una gravidanza serena e una chance in più di favorire il parto naturale. Proprio di questa novità si parlerà alconvegno L’altro parto: dall’acqua alle medicine complementari, organizzato dall’azienda sanitaria di Firenze. L’azienda sanitaria del capoluogo toscano spiega inoltre che proprio granzie alla danza del ventre i muscoli addominali si tonificano e i colpi di anca insegnano alle donne a muovere il bacino in modo libero e naturale.
Inquinamento e gravidanza
Inquinamento e gravidanza sono due fenomeni che non vanno troppo d’accordo: pare infatti che vivere in una zona molto inquinata durante il periodo prenatale, possa portare ad un aumentato del rischio di sviluppare infezioni respiratorie nei bambini fino tre anni. Il risultato è stato ottenuto da un nuovo studio condotto da ricercatori di Boston e presentato alla scorsa Conferenza internazionale dell’American Thoracic Society di Philadelphia. Lo studio ha di fatto esteso i risultati di precedenti indagini, dimostrando che il fatto di vivere in prossimità di una strada importante durante il periodo prenatale è associato a un aumentato rischio di future infezioni respiratorie nei bambini.
Allattamento al seno: Italia fanalino di coda
Nell’allattamento al seno pare che l’Italia sia ancora molto indietro: gli ultimi dati presentati al congresso della Società italiana di pediatria mostra infatti che ben il 90% delle donne inizia l’allattamento al seno mentre si trova in ospedale ma solo il 30% continua ad adottarlo una volta tornata a casa. Dati preoccupanti soprattutto per i piccoli naonati, che perdono in tale modo i tanti benefici della pratica dell’allattamento al seno. Insomma in Italia solo il 5% delle mamme allattano in maniera esclusiva il proprio figlio fino al sesto mese di vita: i vantaggi sono tanti e concreti sia per la madre che per il bambino.
Nausea in gravidanza: cause e rimedi
Soffrire di nausea in gravidanza è una condizione abbastanza comune tra tutte le gestanti: ma quali sono le cause della nausea? E come si possono risolvere senza ricorrere a farmaci e senza dovere stare troppo male? Ecco alcuni consigli utili per tutte coloro che sono in dolce attesa! Per prima cosa occupiamoci delle cause delle neusee, che possono essere le più disparate: solitamente la nausea non è altro che una risposta dell’organismo al cambiamento ormonale che la donna affronta, ovvero causata da un aumento della gonadotropina corionica umana, prodotta dalla placenta.
Il momento giusto per partorire: ecco lo studio
Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Obstetrics & Gynecology pare che abbia individuato il momento giusto per partorire: lo studio afferma che il momento ottimale per partorire sia da ridefinire in base a ogni singolo caso, ovvero ogni donna avrebbe un tempo a se stante, diverso dalle altre. Lo studio parte della considerazione secondo cui nei parti tra le 37-38 settimane di gravidanza vi è un maggior numero di nati morti, rispetto alle morti neonatali. La dottoressa Alicia Mandujano e colleghi del MetroHealth Medical Center Case Western Reserve University di Cleveland hanno utilizzato i dati ricavati dal National Center for Health Statistics al fine di valutare quale potesse essere l’età gestazionale ottimale per partorire.
Fumo e gravidanza: l’importanza di smettere.
Il fumo fa male: si tratta di un concetto ampiamente noto a tutti, ma forse non tutti sanno che la brutta abitudine di fumare nuoce soprattutto per chi è in dolce attesa: ecco il perchè quindi le donne in gravidanza dovrebbero smettere assolutamente di fumare, per non provocare dei danni, irreversibili, al feto. In particolare tra i rischi più comuni per le gestanti che fumano, si segnalano danni ai polmoni del bambino con conseguente predisposizione alla dispnea, all’asma e ad altri problemi respiratori. Cosa fare però se la neomamma proprio non riesce a dire di no alle sigarette? Uno studio americano consiglia di assumere durante i nove mesi di attesa integratori di vitamina C.
Anemia in gravidanza, cosa fare?
L’anemia in gravidanza è un disturbo piuttosto comune tra tutte le future mamme in dolce attesa: si tratta di una carenza di emoglobina, necessaria per il trasporto dell’ossigeno nel sangue da parte dei globuli rossi. Spesso si tratta di una carenza congenita, ma spesso può anche verificarsi in donne che non ne hanno mai sofferto, a causa dei cambiamenti fisiologici che il corpo affronta. Infatti con il trascorrere dei mesi aumenta il volume del sangue materno proporzionalmente con l’aumentare delle esigenze metaboliche di mamma e feto: in questo frangente si tende ad avere anche un aumento del ferro.
Gravidanza e animali domestici: facciamo chiarezza
Sono molte le famiglie che possiedono un animale domestico, che spesso vive in casa a stretto contatto coni membri della famiglia. Ma quando la padrona di casa rimane incinta, come affrontare il binomio gravidanza e animali domestici? Ci sono rischi o controindicazioni a detenere in casa un pet? Oppure, quali sono i vantaggi? Vivere una gravidanza avendo un cane in casa può aiutare molto dal punto di vista fisico e psicologico, ovviamente se non vi sono delle contro indicazioni mediche. Per prima cosa il cane può essere uno stimolo a passeggiare e fare attività fisica, mantenendosi in forma ed aiutando la circolazione sanguigna.