AdottAMI: banca regionale Lazio per le adozioni

AdottAMI è una banca dati regionale per le adozioni nazionali e internazionali voluta dalla Regione Lazio; l’interessante novità è stata presentata dall’assessore alle Politiche sociali e Famiglia della Regione Lazio, Aldo Forte, insieme al presidente del Tribunale per i minorenni di Roma, Melita Cavallo e al presidente di LAit spa Regino Brachetti.

Cos’è AdottAMI?

Si tratta di una banca dati con oltre 2000 fascicoli di tutte quelle coppie che hanno presentato una richiesta di adozione nella Regione Lazio; in pochi secondi dopo aver messo a confronto le caratteristiche dei genitori con quelle dei bambini è possibile trovare la famiglia più adatta per questi ultimi.

Effetti dell’adozione sui bambini

L’adozione di un bambino è impegnativa da entrambe le parti. I genitori che hanno preso questa decisione si ritrovano con la vita totalmente cambiata e un bimbo da crescere con tutto ciò che è collegato.

Il bambino si trova in una nuova famiglia che non è la sua. Se è piccolo piccolo probabilmente non sarà consapevole del cambiamento, se è più grandicello potrebbe non essere d’accordo e rimpiangere i suoi veri genitori.

Adozione, pro e contro

L’adozione è un passo importante che può essere una bellissima esperienza, va però valutata fin nei minimi dettagli per fare in modo che lo sia davvero. Quando un bambino arriva in una famiglia ne cambia tutto.

Se accade a seguito di una gravidanza si sono avuti nove mesi per prepararsi, in caso di adozione le cose vanno diversamente. Inoltre c’è da considerare che non è figlio proprio.

Bimbi abbandonati alla nascita in ospedale: ogni anno 60 solo nel Lazio

La scelta più terribile e dolorosa per una donna che ha portato in grembo nove mesi il proprio figlio: partorire e abbandonarlo. Non è una cosa d’altri tempi, bensì un dramma che è ancora attuale e più che mai moderno. Basti pensare che solo nel Lazio si registrano 60 casi ogni anno, per lo più nella Capitale. Il Policlinico Casilino, all’Unità operativa di Neonatologia, è il luogo dove più spesso accade, ed è un fenomeno che – secondo i dirigenti del reparto – sta aumentando con l’andare del tempo, anziché diminuire. La crisi, insomma, va a toccare le famiglie nel profondo, e chi si ritrova improvvisamente senza lavoro pensa soprattutto a come farà a far crescere e dare un futuro al proprio figlio. E così si arriva alla drastica decisione di lasciarlo in ospedale, dove il bimbo verrà curato, sfamato e dato in adozione, sicuramente a una famiglia più fortunata e che potrà garantire loro una vita più agiata. Un gesto d’amore estremo?

Io proteggo i bambini: un kit contro la violenza sui bimbi

 Un kit contro la violenza sui bimbi, perché prevenirla è possibile con strumenti su misura per “Imparare a dire no!”. E’ il messaggio lanciato dalla ong Terres des Hommes, che a Milano ha dato il via alla campagna ‘Io proteggo i bambini‘. Un’iniziativa nata dall'”urgenza di affrontare in termini preventivi il drammatico fenomeno degli abusi sui piccoli, in linea con le raccomandazioni contenute nel Rapporto Onu sulla violenza sui minori“, spiega l’organizzazione che ha invitato in un confronto sul tema psicologi, giuristi, pedagoghi e istituzioni.

La prevenzione
Il kit proposto da Terres des Hommes è composto dal manuale ‘La prevenzione è la chiave’, ricco di suggerimenti e proposte per genitori, insegnanti, cittadini, amministrazioni locali, bambini e adolescenti; dal libro ‘Mimì Fiore di Cactus e il suo porcospino’, per la prevenzione degli abusi a sfondo sessuale dei bambini; da 5 spot in animazione realizzati con il patrocinio di Pubblicità progresso e destinati a un pubblico di bambini, dove sono affrontati, tra gli altri, temi come il ‘grooming’ (adescamento online) e il bullismo; dal sito www.ioproteggoibambini.it, che oltre a raccogliere suggerimenti, consigli, video e contenuti speciali sulla prevenzione della violenza in famiglia, a scuola, in comunità e di fronte ai media si prefigge di diventare anche la prima banca dati online delle iniziative promosse in Italia sulla prevenzione della violenza e sulla ‘media education’.

Adozioni per i single: la Cassazione esorta il mondo politico a prendere una decisione

 La scorsa settimana la Cassazione ha esortato il mondo politico dopo una sentenza per il caso di una bimba russa adottata a Genova: tempi maturi anche per i single. Contrario il Vaticano: il bambino ha diritto a due genitori. E’ intervenuto anche Sacconi: ‘Pericolosa deriva laicista anti premier‘.

I tempi sono maturi anche per i single
I tempi sono ormai maturi affinchè il Parlamento italiano apra alle adozioni di minori da parte dei single, anche se con le dovute cautele. Nulla in contrario è infatti previsto dalla ‘Convenzione di Strasburgo sui fanciulli del 1967’ che contiene le linee guida in materia di adozione. L’esortazione arriva dalla Cassazione che – nella sentenza 3572 depositata – sottolinea che “il legislatore nazionale ben potrebbe provvedere, nel concorso di particolari circostanze, ad un ampliamento dell’ambito di ammissibilità dell’adozione di minore da parte di una singola persona anche con gli effetti dell’adozione legittimante“.

Un appello per non dimenticare i bambini in carcere

 I bambini non sono tutti uguali. Sono 58 i ‘piccoli prigionieri’ in Italia, figli di madri detenute, costretti a vivere in una condizione non a misura di bambino, dove la creatività, il gioco, la fantasia sono spesso limitati dalle sbarre.
Questo Natale – dichiara Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana medici pediatri (Fimp) – vuole essere anche un’occasione di riflessione da condividere con le istituzioni competenti per ragionare a un testo di legge che tuteli meglio l’infanzia. I bambini – prosegue Mele – non possono e non devono stare in carcere“.

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