Cioccolato e bambini, sfatiamo alcuni miti

 

I bambini vanno letter almente matti per il cioccolato, soprattutto quello al latte, ma anche il fondente, con le nocciole o il riso soffiato e chi più ne ha, più ne metta! Ma fa davvero male? Ecco alcuni miti da sfatare nel rapporto tra cioccolato e bambini: la regola di base è quella di usare sempre il buon senso. Un pezzettino di dolce è gratificante, purchè non si esageri e venga concesso in occasioni speciali, troppo è dannoso per la salute. In linea generale i pediatri sconsigliano di dare cioccolato a bambini al di sotto dei due anni, poiché il loro fegato non è ancora abbastanza maturo per poter smaltirne alcuni componenti.

Allattamento al seno: tutti i vantaggi

L’allattamento al seno è importantissimo per il corretto sviluppo del bambino e per rinforzare il rapporto tra quest’ultimo e la mamma: rappresenta un modo ineguagliabile per fornire un alimento ideale per la salute e la crescita del piccolo tanto che l’organizzazione mondiale della sanità consiglia di protrarlo in maniera esclusiva per i primi sei mesi di vita,mentre dopo i sei mesi di mentenerlo ma affincando un’idonea alimentazione complementare. Il latte che la mamma produce è un latte unico, con una composizione ideale per le sue esigenze complessive: senza dimenticare che è anche ricco di sostanze presenti solo in minima misura nel latte artificiale.

I bambini italiani mangiano male e sono pigri

Davvero sconfortante il quadro emerso dallo studio Zoom8, eseguito in Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Lazio, Calabria e Sicilia, che ha coinvolto diverse coppie bambini-genitori e che è stato pubblicato sul rapporto Istisan dell’Istituto superiore di sanita: i bambini italiani mangiano male e sono pigri.

Autosvezzamento, ecco come funziona

L’autosvezzamento è un modo particolare e sempre più diffuso di accompagnare il bambino nel passaggio dall’alimentazione esclusiva con latte materno o artificiale all’introduzione di cibi di cui ci si nutre in età adulta.

Come per lo svezzamento di stampo tradizionale, anche l’autosvezzamento ha come obiettivo quello di portare il bambino a non nutrirsi più solamente con il latte. La differenza sostanziale sta nella metodologia utilizzata per arrivare a questo scopo.

Bambini che muoiono di fame in aumento

Sono purtroppo ancora tantissimi i bambini che muoiono di fame così come sono numerosi i piccoli che muoiono per malattie che possono essere evitate; a lanciare questo preoccupante allarme è la campagna Every one di Save The Children che invita tutti ad una maggiore sensibilizzazione.

Il tasso di malnutrizione cronica a livello globale è passato dal 40% registrato nel 1990 al 27% del 2010: in valori assoluti significa una riduzione da 253 milioni a 171 milioni di bambini malnutriti in tutto il mondo, per un decremento medio annuo dello 0,65%. Se parliamo di Africa, però, la malnutrizione cronica si è ridotta in media solo del 2% in 20 anni e, in seguito alla crescita demografica, nello stesso intervallo di tempo, il numero di bambini malnutriti è aumentato di 15 milioni, raggiungendo la quota totale di 60 milioni (11). In generale l’80% dei bambini gravemente malnutriti nel mondo si concentra in 20 paesi. La maggior parte di essi sono anche i paesi con un alto tasso di mortalità infantile. Sierra Leone, Somalia e Mali sono i paesi con il più alto tasso di mortalità sotto i 5 anni: rispettivamente185 ogni 1.000 nati viti, 180 e 176. In questi tre paesi sono morti complessivamente 234mila bambini nel corso del 2011

Mamme americane contro la Nutella: maxi risarcimento da parte di Ferrero

La Ferrero dovrà pagare una salatissima multa a causa di una pubblicità ingannevole della Nutella; alcuni consumatori statunitensi hanno infatti promosso due class action per dimostrare che gli effetti della Nutella non sono po così salutari e benefici come invece pubblicizzato da diversi slogan. Così, la filiale americana dell’azienda pagherà 4 dollari per ogni barattolo di Nutella acquistato tra il 2009 e il 2012.

Nel frattempo la Ferrero ha comunicato che

L’accordo transattivo raggiunto da Ferrero negli Stati Uniti è relativo al solo contenzioso nato dalla pubblicità trasmessa negli Stati Uniti e alla conformità di quest’ultima alle esigenze della legislazione americana. Non vi è nessun tipo di necessità di correggere da parte dell’azienda i suoi comportamenti commerciali e pubblicitari negli altri paesi, nè intervenendo sulla confezione del prodotto, nè sul posizionamento di marketing. L’utilizzo di Nutella a prima colazione con pane, latte e frutta nelle quantità suggerite rimane un utilizzo raccomandato da numerosi studi scientifici di alta rilevanza internazionale nel quadro di una dieta equilibrata e gustosa, che come dice la pubblicità, fa più buona la vita

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