Bullismo e famiglie deboli: quando si sfalda la coesione tra genitori e figli

 Il bullismo perde terreno tra gli adolescenti italiani anche se cresce la percentuale di chi considera ‘fifone o spia’ quelli che denunciano di essere vittima di atti di bullismo o, peggio, di chi considera il bullo ‘un tipo in gamba’. Mentre la famiglia perde sempre più autorevolezza, secondo la fotografia scattata dalla Società italiana di pediatria (Sip) nella ricerca patrocinata dal ministero della Gioventù presentata al Convegno ‘la Società degli adolescenti’, il 2 dicembre a Salsomaggiore.

Famiglie deboli e senza regole
Si conferma la ‘debolezza’ del nucleo familiare: l’influenza dei genitori su molte decisioni che riguardano la vita dei figli è addirittura minore di quella che gli stessi adolescenti considerano ragionevole. I ragazzi, infatti, ritengono che i genitori dovrebbero influire di più sul look, sullo sport da praticare, sulla scuola da frequentare e sulla scelta del ragazzo. Solo per le abitudini alimentari e il tempo libero l’influenza di mamma e papà è superiore a quella che gli adolescenti ritengono giusta. E cresce, passando dal 9,5% al 13,6% con una punta del 23,7% al Sud, la percentuale di chi considera ‘troppo poche’ le regole che i genitori danno.

Contraccettivi: distributori automatici di condoms nelle scuole

 Una proposta di legge che prevede l’istallazione di distributori automatici di profilattici e la distribuzione di materiale informativo nelle scuole superiori e nelle università italiane. A presentarla sono state Anna Paola Concia, deputato Pd, e Rosaria Iardino, presidente di Nps (Network persone sieropositive Italia onlus), che ne hanno illustrato il testo il 1 dicembre, in occasione della Giornata mondiale per la lotta all’Aids.
Quando due ragazzi, Luca Sappino e Marco Palillo, mi hanno proposto di presentare una legge nazionale che accogliesse le istanze della campagna ‘Consapevolezza e libertà’ che avevano ideato lo scorso anno – spiega l’onorevole Concia – ho accettato senza alcuna esitazione. E’ nata così la proposta di legge che ha l’obbiettivo di dare alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di accedere liberamente e con facilità ai metodi di prevenzione e cura delle malattie sessualmente trasmesse. In Italia i casi di Aids registrati sono 22.000 e ci sono almeno 160.000 persone sieropositive. Di queste almeno 40.000, tra i 13 e i 75 anni, non sanno di essere infette, con tutti i rischi che questo può comportare“.

Museo Minerario di Gambatesa

 In Liguria, in località Val Graveglia, nell’entroterra del Golfo del Tigullio, esiste un museo minerario realizzato all’interno di una miniera di manganese ancora in attività. Il Museo Minerario di Gambatesa è di recente realizzazione, si trova all’interno del Parco regionale dell’Aveto, un parco appenninico di crinale che comprende alcune tra le cime più elevate dell’Appennino Ligure.
La miniera di Gambatesa è in attività ininterrotta da oltre un secolo perfettamente inserita nell’ambiente naturale, tra boschi, pascoli e macchia mediterranea d’altura.
Un’idea per un viaggio speciale a contatto con la natura e con le condizioni lavorative di un mestiere antico e ancora in uso, quello del minatore. Un viaggio che consente a bambini e ragazzi di studiare da vicino il lavoro del minatore.
Il Museo Minerario di Gambatesa è stato realizzato per preservare la miniera, le strutture logistiche esterne, le attrezzature e gli archivi minerari. Il museo offre diversi tipi di visita con livelli diversi di approfondimento didattico educativo di bambini e ragazzi.

Il Mito Olimpico della Creazione

 Molto prima della nascita di Gesù e molto prima dell’arrivo del Dio padre come unico dio, in una terra che oggi si chiama Europa, in un paese che oggi si chiama Grecia, degli esseri umani chiamati Apollodoro, Omero e Apollonio Rodio, narravano a bambini, ragazzi e adulti, la storia di come era nato il mondo.
All’inizio di tutte le cose la Madre Terra emerse dal caos e generò suo figlio Urano.
Urano andò a vivere sulle montagne e da lì guardava la Dea e un giorno in lui nacque l’amore, un amore forte e profondo che lo spinse a far piovere e la pioggia da lui prodotta bagnò la Madre Terra e penetrò in lei, anche negli anfratti più remoti. E la pioggia bagnò a lungo la Madre Terra e formò i fiumi, i laghi e gli oceani e tutti i bacini d’acqua, e generò l’erba, gli alberi, i fiori, ma anche gli animali che camminano sulla Terra e quelli che nuotano nei mari e nei fiumi e nei laghi, e gli uccelli che volano nel cielo.

Il Mito Orfico della Creazione

 In un tempo lontano, dopo i Pelasgi, il mito della creazione del mondo fu così raccontato in quella terra che oggi si chiama Europa.
Tanto tempo fa, all’inizio di tutte le cose, esisteva solo la Notte dalle Ali Nere, una bellissima Dea che viveva sola nell’oscurità. La Notte dalle Ali Nere era da prima di tutto, ed è ancora oggi ed è saggia e autorevole che anche Zeus si inchina al suo cospetto e le porta rispetto.
La Notte dalle Ali Nere danzava nell’oscurità e danzava sola, decise allora di sollevare il velo della notte affinché la luce avesse il suo spazio e il giorno accompagnasse la notte.
La Notte dalle Ali Nere danzava e danzava, e nella sua danza gioiosa produsse il Vento, e il Vento si animò nutrito dalla gioia della Dea e la Notte dalle Ali Nere e Vento si innamorarono e si amarono e la Dea depose poi un uovo d’argento nel grembo dell’oscurità.
Dall’uovo d’argento protetto da Oscurità nacque Eros, che molti conoscono con il nome di Fanete, e si racconta che la nascita di Eros mise in moto l’universo.

Museo della Preistoria e della Protostoria di Milano

 A Milano, nelle sale Viscontee del Castello Sforzesco, c’è il Museo della Preistoria e della Protostoria, un luogo affascinante per bambini e ragazzi che vogliono conoscere l’era primitiva degli esseri umani. Il Museo della Preistoria e della Protostoria di Milano ospita una delle prime raccolte del Museo Archeologico con reperti del Paleolitico, del Neolitico, dell’Età del Bronzo e dell’Età del Ferro. Un museo nel cuore di Milano che permette a bambini e ragazzi di fare un viaggio indietro nel tempo per motivi di studio, educativi e di svago, un museo che può interessare anche le mamme e i papà disposti ad accompagnarli in questo viaggio agli albori del tempo degli esseri umani.
Il Museo della Preistoria e della Protostoria ospita raccolte preistoriche di oggetti provenienti principalmente dall’Italia settentrionale che offrono l’opportunità a bambini e ragazzi che intraprendono questo viaggio educativo, di conoscere in modo accurato la storia del territorio negli ultimi cinquemila anni avanti l’Era Corrente.

Una fotografia sulle abitudini degli adolescenti tra i 12 e i 14 anni

 Internet ‘sorpassa’ la televisione tra gli adolescenti italiani, ormai impegnati per più tempo in rete che davanti al piccolo schermo. E si conferma l’inarrestabile ascesa di Facebook: il 67% dei teenager ha un profilo sul social network, contro il 50% dello scorso anno. Ma aumentano anche i comportamenti a rischio sul web, come dare il numero di telefonino a uno sconosciuto. E’ l’istantanea che emerge dalla 14esima edizione 2010 dell’indagine ‘Abitudini e Stili di vita degli adolescenti’ della Società italiana di pediatria (Sip), realizzata su un campione di 1.300 studenti delle scuole medie di età compresa tra 12 e 14 anni.

Imparare insieme ad essere genitori

 La prima cosa che un uomo ed una donna che decidono di mettere al mondo un figlio devono imparare è che non si può parlare di maternità consapevole senza parlare di paternità consapevole, si deve comprendere che genitori consapevoli si diventa insieme. Sia la madre che il padre, una volta avuta la notizia della gravidanza saranno felici e pieni di voglia di fare, ma saranno anche preda di dubbi, incertezze e di paura per ciò che stanno per diventare, per come cambierà il loro corpo, la loro vita e le loro abitudini, per le differenze introdotte nelle loro vite dalla maternità e dalla paternità. Sia la madre che il padre devono allora imparare ad ascoltare il proprio corpo e il corpo del partner che cambia e ad affrontare insieme le nuove esigenze emotive e psicologiche portate dalla gravidanza, dalla maternità e dalla paternità.
Un uomo deve evitare di lasciare sola la donna in questo periodo anche per evitare di lasciarsi da solo, in balia delle paure che la sua nuova condizione di padre porta con sé. Un uomo non deve privarsi del contatto casalingo con la madre per cercare rifugio nella vita fuori casa, il suo posto è in casa accanto alla sua compagna, le paure della sua nuova condizione di padre non passano andando a bere con gli amici, ma devono essere affrontate e discusse insieme dai partner.

Il Parco Avventura La Borna dou Djouas

 La Borna dou Djouas è un parco avventura inserito all’interno dell’area sportiva di Antey Saint Andrè, si trova ai piedi del Cervino in Valle d’Aosta ed è uno dei primi parchi avventura realizzati in Italia per bambini, ragazzi e adulti.
La Borna dou Djouas significa “Buco del Gufo”, oggi appare come un incavo poco profondo ma gli anziani raccontano che un tempo era una vera e propria grotta, tanto profonda che la luce del sole non raggiungeva il fondo. Se ci si avvicinava all’entrata della grotta poco prima del tramonto del sole si poteva vedere un grande gufo che era considerato il guardiano della grotta.

Avvicinarsi alla natura divertendosi
Il parco avventura La Borna dou Djouas consente a bambini, ragazzi e adulti di avvicinarsi alla natura, ai boschi cresciuti su un terreno sassoso e scosceso, di osservare la biodiversità di quei territori impervi, attraverso percorsi avventura installati in punti strategici dalle caratteristiche e dal tipo di difficoltà diversi.

Il Museo dei Ragazzi di Firenze

 L’Amministrazione Comunale di Firenze ha realizzato il Museo dei Ragazzi, un sistema di musei che offre a diversi tipi di pubblico un’ampia scelta di offerte educative e culturali. Al progetto Museo dei Ragazzi di Firenze aderiscono quattro musei: il Museo di Palazzo Vecchio – Quartieri Monumentali, la Cappella Brancacci nel complesso di Santa Maria del Carmine, il Museo Storico-Topografico di Firenze e il Museo Leonardiano di Vinci a Vinci.
Un’occasione da non perdere per fare un viaggio a Firenze diverso dai soliti viaggi proposti da mamma e papà, che consente a bambini e ragazzi di accedere a modo loro ad una serie di musei e di offerte culturali per integrare il loro percorso didattico e la loro educazione.
Il Museo dei Ragazzi di Firenze propone più di quaranta attività per i diversi musei, le attività sono tenute in diverse lingue, non solo in italiano, ma anche in inglese, spagnolo, francese, ogni attività ha la durata di un’ora e un quarto e comprende vari tipi di approccio comunicativo come la multimedialità, la drammatizzazione, l’interazione “hands on”, un percorso educativo e didattico da integrare con la scuola.

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