Un progetto di vita insieme e la ricerca di un figlio: sono tante le coppie che decidono di intraprendere questa strada, chi magari con più difficoltà di altre, ma tutte con tanto entusiasmo. Ecco una piccola guida in dieci punti su come fare per migliorare le possibilità di restare incinta e coronare il proprio sogno di maternità. Per prima cosa scegliete e programmate la visita dal ginecologo, per verificare che non vi siano delle patologie che potrebbero mettere a rischio una futura gravidanza, accertate la presenza di alterazioni nella cavità uterina, come fibromi o polipi, che potrebbero impedire l’annidamento dell’embrione, prelievo del sangue e test di Coombs indiretto, per verificare il rischio di isoimmunizzazione.
Gravidanza e parto
La gravidanza ectopica: tipologie
Oggi ci occupiamo di una situazione che, purtroppo, si può verificare ogni volta in cui l‘impianto dell’embrione avviene in sedi diverse dalla cavità uterina: in tutti questi casi si parla di una gravidanza ectopica. Le gravidanze di questo tipo possono essere di diverse tipologie: gravidanza intrauterina, con impianto in sede impropria oppure gravidanza extrauterina, quando l’annidamento avviene al di fuori dell’utero. In entrambi i casi si tratta di situazioni che necessitano attenzione e ausilio medico in quanto occorrerà sottoporre la gestante ad un intervento chirurgico, perdendo di fatto la gravidanza che stava portando avanti e con alcuni rischi per una futura gestazione.
Gravidanza: attenzione alle sostanze tossiche
Le donne in dolce attesa sono quelle più esposte ai pericoli della contaminazione da sostanze tossiche, presenti purtroppo nella maggior parte degli oggetti della nostra quotidianità: proprio per tale ragione dovrebbero fare molta attenzione a ciò che toccano, onde evitare che tali sostanze chimichepossano rivelarsi tossiche per il feto. A renderlo noto sono i ricercatori del Royal College of Obstetricians and Gynaecologists (Rcog) in una pubblicazione scientifica su ‘Chemical exposure pubblicata i giorni scorsi. Gli esperti ritengono che il principio di precauzione, anche in assenza di evidenze certe sui rischi, sia fondamentale per le donne che aspettano un figlio e per quelle che allattano i bimbi al seno.
Stretching nel primo trimestre di gravidanza
Essere incinta non significa non doversi occupare più della forma fisica, ma anzi, è necessario svolgere attività mirate per garantire il benessere psicofisico non solo di noi stesse ma anche del feto. Oggi ci occupiamo di alcuni esercizi di stretching nel primo trimestre di gravidanza, che potrete eseguire personalmente in casa vostra, oppure anche in palestra sotto l’occhio attento ed esperto di un istruttore. Prima di affrontare ogni esercizio ricordate di discuterne con il vostro medico curante, per evitare che vi siano delle controindicazioni. Bene, iniziamo dai primi esercizi: ricordate che nel primo trimestre la pancia è ancora piccolina, dunque si possono sfruttare posizioni come quella supina oppure con la schiena a terra, entrambe da evitare invece man mano che il tempo passa.
Inquinamento e gravidanza
Inquinamento e gravidanza sono due fenomeni che non vanno troppo d’accordo: pare infatti che vivere in una zona molto inquinata durante il periodo prenatale, possa portare ad un aumentato del rischio di sviluppare infezioni respiratorie nei bambini fino tre anni. Il risultato è stato ottenuto da un nuovo studio condotto da ricercatori di Boston e presentato alla scorsa Conferenza internazionale dell’American Thoracic Society di Philadelphia. Lo studio ha di fatto esteso i risultati di precedenti indagini, dimostrando che il fatto di vivere in prossimità di una strada importante durante il periodo prenatale è associato a un aumentato rischio di future infezioni respiratorie nei bambini.
Nausea in gravidanza: cause e rimedi
Soffrire di nausea in gravidanza è una condizione abbastanza comune tra tutte le gestanti: ma quali sono le cause della nausea? E come si possono risolvere senza ricorrere a farmaci e senza dovere stare troppo male? Ecco alcuni consigli utili per tutte coloro che sono in dolce attesa! Per prima cosa occupiamoci delle cause delle neusee, che possono essere le più disparate: solitamente la nausea non è altro che una risposta dell’organismo al cambiamento ormonale che la donna affronta, ovvero causata da un aumento della gonadotropina corionica umana, prodotta dalla placenta.
Il momento giusto per partorire: ecco lo studio
Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Obstetrics & Gynecology pare che abbia individuato il momento giusto per partorire: lo studio afferma che il momento ottimale per partorire sia da ridefinire in base a ogni singolo caso, ovvero ogni donna avrebbe un tempo a se stante, diverso dalle altre. Lo studio parte della considerazione secondo cui nei parti tra le 37-38 settimane di gravidanza vi è un maggior numero di nati morti, rispetto alle morti neonatali. La dottoressa Alicia Mandujano e colleghi del MetroHealth Medical Center Case Western Reserve University di Cleveland hanno utilizzato i dati ricavati dal National Center for Health Statistics al fine di valutare quale potesse essere l’età gestazionale ottimale per partorire.
Fumo e gravidanza: l’importanza di smettere.
Il fumo fa male: si tratta di un concetto ampiamente noto a tutti, ma forse non tutti sanno che la brutta abitudine di fumare nuoce soprattutto per chi è in dolce attesa: ecco il perchè quindi le donne in gravidanza dovrebbero smettere assolutamente di fumare, per non provocare dei danni, irreversibili, al feto. In particolare tra i rischi più comuni per le gestanti che fumano, si segnalano danni ai polmoni del bambino con conseguente predisposizione alla dispnea, all’asma e ad altri problemi respiratori. Cosa fare però se la neomamma proprio non riesce a dire di no alle sigarette? Uno studio americano consiglia di assumere durante i nove mesi di attesa integratori di vitamina C.
Anemia in gravidanza, cosa fare?
L’anemia in gravidanza è un disturbo piuttosto comune tra tutte le future mamme in dolce attesa: si tratta di una carenza di emoglobina, necessaria per il trasporto dell’ossigeno nel sangue da parte dei globuli rossi. Spesso si tratta di una carenza congenita, ma spesso può anche verificarsi in donne che non ne hanno mai sofferto, a causa dei cambiamenti fisiologici che il corpo affronta. Infatti con il trascorrere dei mesi aumenta il volume del sangue materno proporzionalmente con l’aumentare delle esigenze metaboliche di mamma e feto: in questo frangente si tende ad avere anche un aumento del ferro.
Gravidanza e animali domestici: facciamo chiarezza
Sono molte le famiglie che possiedono un animale domestico, che spesso vive in casa a stretto contatto coni membri della famiglia. Ma quando la padrona di casa rimane incinta, come affrontare il binomio gravidanza e animali domestici? Ci sono rischi o controindicazioni a detenere in casa un pet? Oppure, quali sono i vantaggi? Vivere una gravidanza avendo un cane in casa può aiutare molto dal punto di vista fisico e psicologico, ovviamente se non vi sono delle contro indicazioni mediche. Per prima cosa il cane può essere uno stimolo a passeggiare e fare attività fisica, mantenendosi in forma ed aiutando la circolazione sanguigna.