Allattamento: come si prepara il latte artificiale

 E’ molto importante preparare il biberon con la massima igiene, con precisione e attenzione, senza avere fretta, in modo da offrire al bambino un alimento corretto sotto tutti i punti di vista.

Ecco il metodo corretto per evitare di fare degli errori.

Vediamo come procedere:
– lavare accuratamente le mani,
– utilizzare biberon, tettarelle e quanto serve sterilizzati (si può sterilizzare a freddo con le apposite soluzioni disinfettanti oppure a caldo facendoli bollire per un quarto d’ora o utilizzare gli sterilizzatori a caldo,
– preparare il latte.

LATTE IN POLVERE:
– versare nel biberon la giusta quantità di acqua (oligominerale non gasata) e scaldatela a bagnomaria o nello scaldabiberon o nel forno a microonde, alla temperatura di 30-40 gradi, in modo che il latte si sciolga e non formi grumi,
– aggiungere i misurini in polvere secondo le indicazioni riportate sulla confezione del latte, i misurini devono essere pieni e rasi , la polvere non va compressa, l’eccedenza va eliminata con la lama di un coltello.
Di solito ogni 30 gr di acqua va aggiunto un misurino di polvere,
– chiudere il biberon e agitare energicamente,

Allattamento al seno: come tenere il bambino

 La posizione in cui una madre allatta e il modo in cui il suo bambino prende il seno in bocca sono molto importanti, infatti la maggior parte dei problemi che insorgono durante l’allattamento sono la conseguenza di un’errata postura. Ecco allora una serie di indicazioni utili.

Per prima cosa mettetevi comode: se decidete di allattare sedute ricordatevi che è necessario tenere la schiena ben diritta per evitare un ulteriore affaticamento. Se poi preferite stare sedute su una sedia usatene una sufficientemente bassa per permettervi di appoggiare i piedi per terra. Tenete il bambino rivolto verso di voi. Sostenetegli il suo corpo in modo che il suo viso si trovi di fronte al vostro seno in modo da fare pancia contro pancia e che la sua testina sia in asse con il proprio corpo.

Ma vediamo le posizioni giuste per allattare al meglio:

 posizione seduta: innanzitutto va detto che è la più usata. La madre è seduta con il piccolo tra le braccia, la testa del bimbo si trova nella piega del gomito oppure la madre sostiene il corpo del bambino appoggiandolo lungo il suo braccio e il capo viene sorretto dalla mano della mamma. Molto importante è di ricordarsi di non chinarsi sul bambino quando gli offrite il seno, bensì avvicinatevi l’intero corpo del bambino.

TUMMY TUB la nuova vaschetta per fare il bagnetto

 Il TUMMY TUB è una vaschetta piccola adatta a tutti i neonati per fare in modo facile e in tutta sicurezza il bagnetto al nostro bebè. Grazie alla particolare forma permette al bambino di assumere la posizione fetale in modo da ricordare al bambino la posizione tenuta nella pancia della mamma, in più il bambino si sente protetto e sicuro in modo da poter muovere gambe e braccia come vuole, lo aiuta a eliminare il meteorismo addominale tipico nei neonati e la temperatura dell’acqua si mantiene calda per lo spazio ridotto.

Una caratteristica fondamentale del Tummy tab è che è trasparente in modo da permetterci di vedere in nostro bambino da ogni angolazione. E’ privo di spigoli pericolosi o angoli, è stabile e sicura per via della base antiscivolo e il baricentro è basso ed è fatto in materiale eco compatibile e atossico.

E’ anche comodo perché le sue dimensioni sono ridotte e possiamo trasportarlo dove vogliamo, e’ sempre leggero anche quando

Allattamento: i benefici per la mamma nell’allattamento al seno

 Allattare al seno si sa fa bene al nostro bambino, ma non solo. Secondo uno studio fatto sui roditori dagli scienziati della Ohio State University di Columbus, hanno scoperto che l’allattamento costituisce un metodo naturale e semplice per accelerare la cicatrizzazione delle ferite procurate dal parto.

Questo vale sia per chi ha fatto un parto naturale che cesareo.

L’effetto positivo si ha grazie alla messa in circolo di alcune sostanze che stimolano il sistema immunitario.

Guida e consigli per il neonato: l’interpretazione del pianto

 Il pianto di un neonato e’ sicuramente la prima forma di linguaggio per attirare l’attenzione su di se, per potersi mettere in comunicazione con chi si prende cura di lui o per scaricarsi da qualche tensione. Infatti egli reagisce in modo diverso alle varie situazioni. Ma con il passare del tempo gli stessi genitori, una volta entrati in sintonia con il bimbo, imparano a capire e dare il sostegno che gli serve.

Anche se non esistono delle vere e proprie regole per l’interpretazione di questi strilli, proviamo a diversificare i vari modi:

-il pianto per fame o sete che il bambino lo segnala con un pianto di allarme e lo interromperà non appena gli si porge il capezzolo o il biberon;

-il pianto per dolore che è facilmente riconoscibile perchè ha un timbro disperato e straziante;

-il pianto da disagio, stanchezza o fastidio è solitamente un pianto di sconforto o lamentoso;

-il pianto di necessità è perchè il bambino vuole essere coccolato;

Guida e consigli per il neonato: il ciuccio

 Per tutti i neonati l’atto di succhiare avviene in modo spontaneo. Ciò non significa che obbligatoriamente devono succhiare il ciuccio, alcuni preferiscono il dito: entrambi hanno lo scopo di calmare il bimbo e lo aiutano ad affrontare le situazioni di difficoltà.

Ma non e’ tutto qui: il succhiare per il bimbo rappresenta sia il piacere del contatto umano, sia rappresenta uno strumento essenziale di esplorazione visto che tutto ciò che gli interessa o che attira la sua attenzione chiama in gioco la sua bocca. Quindi la bocca diventa per lui l’organo più sensitivo , più importante dato che succhia per amare e per conoscere.

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