Stili di vita non salutari ancora diffusi fra i bambini italiani e sotto l’occhio degli esperti. Secondo i dati dell’indagine OKkio alla Salute, che ha analizzato oltre 42.000 alunni delle terze classi delle scuole primarie, è ancora alta la prevalenza del sovrappeso (23%) e dell’obesità (11%). I piccoli del belpaese nel 9% dei casi non fanno colazione e nel 30% non la fanno adeguatamente, mentre 1 bambino su 4 non mangia quotidianamente frutta e verdura e circa il 50% consuma bevande zuccherate o gassate nell’arco della giornata. Secondo i dati diffusi, 1 bambino su 2 oggi ha la televisione in camera, uno su 5 pratica sport per non più di un’ora a settimana. Inoltre, i genitori non sempre hanno un quadro corretto dello stato ponderale del proprio figlio: tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 36% non ritiene che il proprio figlio abbia chili di troppo. Lo studio Zoom8 condotto dall’Inran su un campione di 2.100 bambini di 8-9 anni ha approfondito alcuni aspetti indagati da OKkio alla Salute, rilevando che circa il 70% dei bambini non ha l’abitudine di andare a scuola a piedi e che solo il 26,8% gioca più di due ore al giorno all’aria aperta, nei giorni feriali.
Fiabe africane: il bambino d’oro e il bambino d’argento
Niame, il più potente fra i maghi del cielo, viveva in una fattoria posata sopra un bellissimo tappeto di nuvole. Un giorno decise di prendere moglie e invitò a presentarsi le quattro fanciulle più belle della sua tribù. Poi domandò a ciascuna: – Che cosa faresti, per me, se io ti sposassi? La prima, che si chiamava Acoco, dichiarò: – Spazzerei la fattoria e governerei la tua casa. E la seconda: – Cucinerei ogni giorno per te le pietanze migliori. E la terza: – Filerei montagne di cotone e andrei tutti i giorni ad attingere l’acqua. E la quarta: – Io, Niame, ti darei un figlio tutto d’oro. Naturalmente Niame scelse l’ultima e ordinò di preparare la cerimonia per le nozze. Acoco fu molto contrariata per la scelta fatta da Niame; si rodeva di invidia e di gelosia. Seppe tuttavia nascondere molto bene i propri sentimenti e riuscì a rimanere presso la giovane regina come dama di compagnia.
Harry Potter, dopo l’ultimo capitolo della saga quale futuro per i tre maghetti?
”Tornare a vestire i panni di Harry Potter? No, non lo farei: dieci anni sono abbastanza, credo”. Daniel Radcliffe balbetta un attimo, prima di sparare la cannonata. E non e’ una domanda del tutto accademica. J.K.Rowling, infatti, ha lasciato intendere non molto tempo fa che potrebbe, prima o poi, scrivere un’altra avventura su Harry e compagni. Il film, va da se’, seguirebbe a ruota. Difficile immaginare una trasposizione cinematografica senza Daniel – o Rupert/Ron e Emma/Hermione, se e’ per questo.
L’inizio della fine non e’ insomma ancora propriamente incominciato – ‘i Doni della Morte‘ parte I uscira’ nelle sale il 19 novembre – che gia’ il passato insegue i giovani attori. Cosa faranno da grandi Radcliffe, Grint e Watson? L’agenda di Daniel e’ quella che si conosce meglio. Il marzo prossimo sara’ di nuovo a Broadway per recitare nel musical di Frank Loesser ‘How to Succeed in Business without Really Trying’. Dopo sara’ il turno del film ‘The Woman in Black’, storia di fantasmi alla vecchia maniera con Ciaran Hinds e Janet McTeer, e – si dice – una parte in ‘The Journey Is the Destination’ e ‘All Quiet on the Western Front’.
Bimbi alla scoperta dei cavalli: Martini presenta il progetto scolastico Io Amo i Cavalli
Far conoscere ai bambini delle scuole primarie e secondarie il mondo del cavallo. Questo l’obiettivo del progetto ludico didattico ‘Io amo I cavalli‘, che il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha inaugurato a Verona in occasione della 112esima edizione di Fieracavalli, con una conferenza stampa tenutasi allo stand del ministero della Salute nel padiglione del Bambino della Fiera.
Dopo il successo riscosso lo scorso anno con una presenza di 4.000 bambini – ricorda una nota – l’iniziativa quest’anno è tornata arricchita, dando la possibilità ai piccoli non solo di venire in contatto direttamente con gli animali ma, attraverso un percorso didattico sensoriale/cognitivo zooantropologico, di avvicinarsi a una conoscenza e a un corretto rapporto con gli equidi.
Lo sport, un divertimento per il bambino e un’esperienza di vita
Correre, nuotare, giocare a calcio o danzare. Non importa cosa si fa, l’importante e’ muoversi. Secondo Marco Cappa, direttore del dipartimento di endocrinologia e diabetologia dell’ospedale pediatrico del Bambino Gesu’ di Roma nel Salone d’onore del Coni per la Giornata mondiale del diabete, “il bambino deve fare lo sport che vuole perche’ si deve divertire“.
“Lo sport e’ fondamentale nel mondo pediatrico – spiega Cappa – dove stiamo assistendo a un fenomeno grave, quello dell’obesita’ infantile che sta diventando una pandemia. L’attivita’ fisica diventa la ‘conditio sine qua non’ per cercare di risolvere questo problema sociale. E la ‘prescrizione’ dell’attivita’ fisica deve essere bagaglio culturale del medico pediatra che ha in cura il bambino e il giovane con diabete“.
Gravidanza: se la mamma è golosa di arachidi, il bimbo potrebbe sviluppare allergie
In ‘dolce attesa’ meglio tenersi lontane dagli ‘happy hour’. Non solo per i notissimi danni dell’alcol, ma anche per quelli meno conosciuti degli stuzzichini più diffusi. I bambini già ‘sensibili’ alle allergie, infatti, corrono un maggiore rischio di reazioni anafilattiche alle arachidi se la loro madre ne ha consumate spesso nei 9 mesi di gravidanza. Lo indica uno studio, realizzato dell’equipe di Scott Sicherer della Mount Sinai School of Medicine di New York e pubblicato su Journal of Allergy and Clinical Immunology.
Farmaci a misura di bambino: in aumento le sperimentazioni da parte di aziende private
Sono in rapida crescita le sperimentazioni sui farmaci a misura di bambino. Nei prossimi dieci anni gli investimenti privati in questo settore saranno superiori ai due miliardi e mezzo di euro. Un flusso di denaro che, oltre a permettere la messa a punto di medicinali pediatrici mirati, innescherà anche un ‘circolo virtuoso’, con una spinta propulsiva anche per la sperimentazione no profit . E’ la stima Paolo Rossi, direttore del dipartimento di pediatria universitario dell’ospedale Bambino Gesù di Roma, che ha presentato i dati alla Conferenza nazionale sulla ricerca sanitaria, in corso a Cernobbio.
Adotta una cellula: Raoul Bova in uno spot pro cellule staminali
Fra le varie adozioni a distanza possibili questa e’ di sicuro la piu’ originale: grazie a un’iniziativa della Casa del Sollievo della Sofferenza e dell’Associazione Neurothon sara’ possibile ‘adottare’ le cellule staminali cerebrali necessarie per una sperimentazione sui pazienti di una cura per le malattie degenerative. Il progetto nasce da un’idea di Angelo Vescovi, genetista e direttore scientifico dell’ospedale fondato nel 1956 da Padre Pio. Le cellule saranno prodotte dalla cell factory dell’ospedale di Terni, che ha ottenuto da poco dall’Aifa la certificazione necessaria.
Scuola e Salute: è arrivato il libro per insegnare in classe l’igiene orale
Un volume che raccoglie l’esperienza del progetto ‘Scuola e Salute‘ e un kit per insegnare ai bambini la corretta igiene orale fra i banchi di scuola. Questi i ‘protagonisti’ dell’incontro fra operatori scolastici e sanitari che si è chiuso oggi nella sede del ministero della Salute a Roma, dopo due giorni di confronto e bilancio sull’iniziativa avviata nel 2007 in collaborazione con il ministero dell’Istruzione.
Il volume, curato dalla responsabile del progetto ‘Scuola e Salute‘ Rosa Bianco Finocchiaro, “non è un manuale che detta regole o stabilisce comportamenti – ha ribadito l’esperta – ma la descrizione e la raccolta di un percorso di ‘ricerca-azione’, attivato con la sensibilizzazione a livello nazionale degli operatori della scuola e della sanità, mirato alla costruzione di competenze e alla condivisione degli strumenti specifici della prevenzione primaria a scuola“.
Papà famosi: Nek presenta il greatest hits e la sua Beatrice Maria
Ha quasi 40 anni e 20 di carriera – festeggiati con il best ‘E da qui – greatest hits 1992-2010’, in uscita il 16 novembre – ma Nek nella musica si sente sempre ”un apprendista alle prime armi, con la voglia di considerare ogni cd come se fosse il primo”. E si annuncia proprio come un punto di svolta il prossimo lavoro di inediti, dove vorrebbe usare il suo vero nome e suonare da solo tutti gli strumenti.
”Un tempo cercavo uno pseudonimo, non mi piaceva il mio nome di battesimo, ma oggi – spiega – sento che Filippo Neviani mi rappresenta piu’ di Nek”. Sara’ che nel frattempo ha dato il suo nome anche alla piccola Beatrice Maria, una bambolina di due mesi con i suoi stessi occhi azzurro cielo, di cui mostra la foto con orgoglio tutto paterno. A lei ha dedicato la dolcissima ‘E’ con te’, uno dei tre inediti, insieme a ‘Vulnerabile’ e ‘E da qui’, che impreziosiscono il best e preannunciano la virata rock che intende dare ai suoi nuovi lavori.