Fiabe cinesi: Huang e il genio del tuono

 Il giovane Huang era buono e generoso, tanto generoso che tutti, nel villaggio, tessevano le sue lodi. Questo a Huang non faceva molto piacere, perché, oltre a tutte le altre virtù, aveva anche quella della modestia, perciò cercava di beneficare il prossimo di nascosto, ma la cosa veniva a risapersi lo stesso.
Un giorno il suo amico Sia morì, lasciando sei piccoli fratelli e la vecchia madre. I poveretti non avevano più nessuno al mondo che si prendesse cura di loro, perché i ragazzi erano ancora troppo piccoli per lavorare, e la madre troppo vecchia.

Scuola e salute, il progetto per insegnare l’igiene orale nelle scuole

 Spiegare ai bambini delle scuole elementari e medie com’è fatto il cavo orale, quali sono i principali ‘nemici’ dei denti e come si possono combattere per mantenere la propria bocca in salute. Questo l’obiettivo del progetto ‘Scuola e salute’ dei ministeri dell’Istruzione e della Salute, che oltre a promuovere la buona alimentazione e l’esercizio fisico e a combattere il fumo, mira a insegnare agli alunni italiani che cosa significa corretta igiene orale. “Con i crescenti flussi migratori e le nuove condizioni di povertà nella popolazione – ricorda all’Adnkronos Salute Simonetta Lingua, formatrice del Centro di documentazione per la promozione della salute (Dors) e coordinatrice dell’iniziativa – la salute orale sta emergendo come serio problema, di cui la scuola si deve occupare. L’obiettivo del progetto viene perseguito non inserendo nuove materie nelle lezioni o coinvolgendo degli esperti in maniera ‘spot’, bensì integrando nelle lezioni di italiano, scienze o matematica delle proposte didattiche innovative”.

Ora solare: incubi e notti agitate per i bimbi all’ora della nanna

 Portare indietro le lancette dell’orologio, come è accaduto settimana scorsa con il ritorno dell’ora solare, si trasformerà in un “incubo per 250 mila bimbi italiani“, ovvero per “un piccolo su due”. L’ora di ‘nanna’ in più, infatti, rischia di trasformarsi in un’arma a doppio taglio per i bambini della Penisola, che potrebbero incappare in insonnia e notti agitate. Almeno secondo Italo Farnetani, pediatra e docente dell’università degli Studi di Milano Bicocca, che ricorda come i bimbi siano molto abitudinari. E come il loro organismo, rispetto a quello di mamma e papà, abbia minori capacità di adattamento.

Fertilità: il telefono cellulare nuoce a quella maschile. A rischio gli spermatozoi

Quello all’ultima moda e dalle mille applicazioni è un vanto per molti uomini patiti di telefonini. Ma l’irrinunciabile accessorio può essere nocivo per la loro fertilità: uno studio dimostra che parlare a lungo al cellulare mina la capacità riproduttiva di lui perché ‘addormenta’ gli spermatozoi, ossia ne rallenta la motilità. Lo dimostra uno studio condotto al dipartimento di Andrologia e fisiopatologia della riproduzione dell’ospedale di Latina Santa Maria Goretti insieme al dipartimento di Igiene pubblica dell’università di Roma ‘La Sapienza’, i cui dati saranno presentati al IX congresso della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams), in programma da domani al policlinico dell’Università di Modena.

Pubertà maschile: è possibile predire se il bimbo si svilupperà in salute un anno prima

Buone notizie per le mamme ansiose di sapere se il loro bimbo crescerà a dovere e se il suo apparato riproduttivo è in salute. Sono infatti stati individuati i marker nel sangue in grado di predire la pubertà degli uomini con un anno di anticipo rispetto alla comparsa dei segnali clinici noti, come l’aumento del volume testicolare e la crescita in altezza dei ragazzi, conseguente l’attivazione delle ghiandole ipotalamica, pituitaria e gonadica. Se ne è parlato al IX Congresso della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams), al Policlinico dell’Università di Modena.

Le fiabe più belle: la regina delle rose

La Regina delle rose viveva un tempo in un giardino segreto. Elegante e profumata, la sovrana aveva tutte le caratteristiche piu’ belle dei fiori dai quali prendeva il nome. Viveva su una collina circondata da un roseto ricco e in perenne fioritura. Tutti gli abitanti del luogo le volevano bene e le riconoscevano molta saggezza. Le chiedevano consigli e la invitavano alle feste, dai matrimoni ai party di compleanno. La sua vita scorreva tranquilla, si godeva le belle giornate e stava al sole quando non scottava troppo, per non sciupare la pelle perfetta. Non aveva mai sentito il bisogno di uscire dal suo giardino incantato, perche’ li’ c’era tutto quello che la faceva felice. Oggi, ormai anziana, e’ sempre stupenda e ricorda con orrore l’anno nel quale si innamoro’.

Aborti: la celiachia causa la riduzione della placenta

 La celiachia, se non curata, “divora” la placenta, distruggendo questo “nido” in cui dovrebbe trovare protezione e nutrimento il feto. Svelato da ricercatori dell’Universita’ Cattolica-Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma, e’ questo il meccanismo che si cela dietro il legame tra malattia celiaca e aborti in gravidanza; infatti donne celiache non in cura vanno incontro ad aborti spontanei: molte donne con questo tipo di problema ginecologico non sanno neppure di avere la celiachia per cui non possono prevenire la perdita di un figlio. L’equipe del professor Antonio Gasbarrini, dirigente medico dell’Uoc di Medicina interna e gastroenterologia del Gemelli e della professoressa Nicoletta Di Simone, dirigente medico del Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita nascente del Policlinico Gemelli, in collaborazione con Marco Silano dell’Istituto superiore di sanita’, ha scoperto che gli anticorpi “impazziti” alla base della celiachia, l’intolleranza al glutine che e’ la proteina del grano, si intrufolano sin nella placenta, andando a distruggere le cellule placentari che permettono al feto di annidarsi in utero e nutrirsi.

Concepimento over 40: la tecnica del congelamento delle ovaie

 Le donne che hanno intenzione di avere figli intorno ai 40 anni dovrebbero far congelare una parte delle ovaie quando sono piu’ giovani, per poi farla reimpiantare. Lo ha affermato Sherman Silber, il chirurgo americano che ha eseguito il primo trapianto di ovaio al mondo nel 2007, durante il meeting della American Society for Reproductive Medicine. “Mettere da parte una porzione di ovaio puo’ conservare fino a 60mila ovuli – ha spiegato Silber, ripreso dalla Bbc – questa procedura darebbe piu’ sicurezze rispetto a quella di congelare i singoli ovuli, visto che spesso non basta solo un ciclo per avere successo nella fecondazione assistita“.

Congedo maternità: ecco la mappa europea dai paesi garantisti a quelli più avari

La durata del congedo di maternità per le donne col ‘pancione’ che lavorano varia notevolmente da uno Stato Ue all’altro. Se la media europea si attesta su un periodo compreso tra le 16 e le 25 settimane, alcuni Stati membri riconoscono molto più tempo alle lavoratrici in procinto di diventare mamme. In realtà l’asticella del periodo minimo potrebbe alzarsi per tutte le nazioni del Vecchio Continente, dato che il Parlamento europeo ha approvato una proposta di direttiva che allungherebbe da 14 a 20 settimane il congedo di maternità e a due settimane quello di paternità, entrambi a paga piena. L’ultima parola spetta tuttavia al Consiglio dei ministri dell’Ue.

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