Si è da poco concluso il II Congresso Nazionale della Federazione delle Società Italiane di Immunologia, Allergologia e Immunologia Clinica (IFIACI), e gli 800 specialisti che si sono riuniti a Roma hanno tirato le somme delle allergie nei bambini: in costante aumento. Tanto che un bambino su due nel 2020 avrà problemi legati alle allergie. Le cause? Stili di vita troppo “puliti” e sterilizzati, con la maggior parte del tempo passato al chiuso ed un sistema immunitario che “non avendo niente da fare” si indebolisce e poi si ritrova impreparato a reagire agli attacchi esterni anche più blandi. Non da ultimo, l’inquinamento dell’aria, che causa infiammazioni alle vie aeree e facilita l’arrivo degli allergeni nell’organismo.
Esami: come evitare il panico della prova
Giugno, tempo d’esami. Per molti bambini e ragazzi questi sono gli ultimi giorni di scuola, ma per molti altri – che si apprestano al passaggio da un ciclo di studi all’altro, è soprattutto tempo di prove. Si parte dai più grandicelli, con la paura per la preparazione dell’esami di maturità, fino ai ragazzini delle scuole medie e più giù, per quelli delle elementari.
Secondo l’Eurodap, l’Associazione Europea Disturbi e Attacchi di Panico), i sintomi dell’attacco di panico da esame cominciano ben prima del periodo degli esami: già due mesi prima nei ragazzi e nei bambini si possono riscontrare frequenti cefalee, insonnia, mal di stomaco, apatia, tachicardia, agitazione e panico.
Luoghi per il relax vietati ai bambini: nasce la moda dei “no kids”
Una volta erano i cani. Adesso, anziché andare verso un’apertura generalizzata verso l’altro, si va verso l’esclusione anche di certe categorie umane. A dirlo quasi non ci si crede: “no kids”, niente bambini. La nuova “moda” per le vacanze di chi decide di non avere bambini attorno, e quindi sceglie hotel, spiagge e ristorante dove non è consentito l’accesso ai bambini. Perchè si sa, i bambini piangono, urlano, fanno i capricci, vogliono giocare, corrono qui e là e sfuggono al controllo di mamma e papà, che magari si vorrebbero anche un po’ godere la serata. Così gli altri avventori del luogo pubblico si seccano, non vogliono rovinarsi l’uscita o il soggiorno.
Niente bambini
Uno dei primi a sposare la filosofia “vietato ai bambini” è una catena alberghiera di Rimini, la Young People Hotel, dove il soggiorno è riservato ai giovani dai 16 ai 35 anni. Niente bambini e niente persone mature, insomma. Sulla stessa scia, anche la compagnia Ryanair che ha commissionato un sondaggio ai propri passeggeri in tutta Europa dal quale è emerso che la metà degli intervistati pagherebbe tariffe maggiori pur di evitare di volare ascoltandosi i pianti e le lagne dei bambini. Risultato? La compagnia irlandese ha annunciato che da ottobre potrebbero partire alcuni voli vietati ai bambini.
Bimbi bulli e aggressivi soffrono d’insonnia
I bimbi “vivaci” o aggressivi, protagonisti di episodi di bullismo sui coetanei o con problemi di condotta a scuola soffrondo di insonnia. Lo dice uno studio della University of Michigan
Non date il cellulare ai vostri bambini: l’appello dell’OMS dopo gli studi sul cancro
A lanciare l’allarme questa volta è l’Iarc, l’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS): non date il cellulare ai vostri bambini – dicono gli studiosi. E lo dicono dopo i risultati delle ultime ricerche sul possibile rischio di tumori causati dall’utilizzo del telefonino, rischi che sembrerebbero moltiplicarsi più l’età del bimbo si abbassa. Sebbene non ci siano ancora certezze comprovabili, i medici si appellano alla prudenza e così – in attesa di nuovi risultati – preferiscono consigliare caldamente ai genitori di non lasciare il cellulare in mano ai propri figli.
I rischi da utilizzo del cellulare
Nella fase della crescita – dicono gli scienziati – si è più esposti ai rischi, ed in particolare a quelli sul nbervo acistico e sul cervello. Non solo: visto che gli stessi rischi sono corsi anche dagli adulti, sarebbe bene per questi ultimi limitare l’uso del cellulare con l’utilizzo sempre dell’auricolare.
Bimbi abbandonati alla nascita in ospedale: ogni anno 60 solo nel Lazio
La scelta più terribile e dolorosa per una donna che ha portato in grembo nove mesi il proprio figlio: partorire e abbandonarlo. Non è una cosa d’altri tempi, bensì un dramma che è ancora attuale e più che mai moderno. Basti pensare che solo nel Lazio si registrano 60 casi ogni anno, per lo più nella Capitale. Il Policlinico Casilino, all’Unità operativa di Neonatologia, è il luogo dove più spesso accade, ed è un fenomeno che – secondo i dirigenti del reparto – sta aumentando con l’andare del tempo, anziché diminuire. La crisi, insomma, va a toccare le famiglie nel profondo, e chi si ritrova improvvisamente senza lavoro pensa soprattutto a come farà a far crescere e dare un futuro al proprio figlio. E così si arriva alla drastica decisione di lasciarlo in ospedale, dove il bimbo verrà curato, sfamato e dato in adozione, sicuramente a una famiglia più fortunata e che potrà garantire loro una vita più agiata. Un gesto d’amore estremo?
Ciò che è Diverso e ciò che è Migliore -4-
Da lì si aveva una buona visuale della Grande casa. Sulla tavoletta che si era procurata cominciò a modellare la forma della Casa: una piccola copia. La fece senza tetto in modo che si potesse vedere dentro e modellò anche figure e oggetti così come li ricordava. Le riuscì così facile completare il lavoro che potè portarlo dentro in tempo per essere infornato insieme agli altri manufatti. I presenti, impolverati e sudati, diedero solo uno sguardo a quella strana creazione e la infilarono nel forno rovente. Capitava spesso che ragazzine e ragazzini si cimentassero con piccole quantità di argilla, ma raramente le portavano per farle cuocere, e mai di quella forma.
Ciò che è Diverso e ciò che è Migliore -3-
E questo di sicuro succedeva anche a quegli umani che vivevano diversamente da loro: la grandine e il solleone non fanno distinzioni: Sono gli umani che fanno le distinzioni, e pure sono diversi tra loro non per come nascono ma per come vivono. Ne aveva parlato con Fulan e con qualcuna delle sue amiche, con cautela, per sondare i loro pensieri. Li aveva trovati prudenti e forse anche un po’ restii, eppure lei si era sforzata di parlare delle sue riflessioni. Non voleva stare da sola a pensarci su.
Si riscosse e cominciò a cercare le persone che sua madre le aveva chiesto di avvertire.
Ciò che è Diverso e ciò che è Migliore -2-
Kulìa annuì e scivolò via insieme ad altre giovani che si allontanavano silenziosamente. La sala in penombra si riscaldava di sonno. La gente ebbe rispetto di quel riposo, muovendosi con cautela dentro e fuori della Grande Casa. Kulìa uscì all’aperto e si girò a guardarla: come era cambiata in soli due giorni! Appariva più fresca, più luminosa, più bella…
Che risultati dava l’opera comune di tante persone! Non era certo la prima volta che vi tornava eppure era stupita più di altre volte della trasformazione che avveniva così rapidamente abitandola e curandola.
Ciò che è Diverso e ciò che è Migliore -1-
Molte attività si erano svolte e molte opere erano state compiute, e si era giunti al culmine della festa: il giorno della luna perfetta. Le donne avevano trascorso la notte appena terminata nella grotta sacra sulle pendici della montagna, dove avevano lungamente parlato e si erano imerse nelle acque della fonte che lì sgorgava pura facendosi accarezzare dalle felci. Ora tornavano portando ciascuna quell’acqua in piccole giare decorate: sarebbe servita esclusivamente per scopi cerimoniali, all’inizio dell’adunata finale. Tutta la gente che si andava risvegliando seguì con lo sguardo la fila delle donne che rientrava nella Grande Casa silenziosamente, con la mente ancora rivolta ai pensieri della notte.