Trapianti pediatrici: diamo i numeri

Trapianti pediatrici: quanti sono in Italia e come funzionano? A dare i numeri (delle statistiche) è l’ADN Kronos, che stima i trapianti nei piccoli pazienti il 50% rispetto a quello degli adulti. Meno trapianti da gestire, e più funzionalità del sistema. Ma come funziona?
In Italia esiste una lista unificata per i trapianti pediatrici, che viene gestita dal Centro Nazionale Trapianti. Una gestione che viene giudicata efficiente e trasparente, con tempi di attesa molto rapidi.

I trapianti pediatrici in Italia
Nel 2010 sono stati 77 i trapianti di fegato sui bambini, la metà dei quali effettuati con la tecnica dello split liver (che consiste nel dividere il fegato di un adulto ed impiantarne solo una parte nel bambino), con tempi di attesa medi di 4 mesi per il trapianto e di 8 in lista d’attesa; 72 sono stati i trapianti di rene, con un tempo di attesa medio di un anno e tre mesi, e attesa in lista di 18 mesi; 24 i trapianti di cuore (dei quali il 10% è stato effettuato su pazienti dagli zero ai tre anni di età) e cinque decessi tra i piccoli pazienti in lista d’attesa.

La merenda che aiuta la dieta? Uno snack commerciale

Merenda simbolo di calorie extra che “pesano” sul vostro bimbo? Niente paura, demonizzare la merenda non serve a niente. Infatti, la merenda è una sana abitudine durante la giornata, che però va scelta con cura e attenzione. Tanto che la merenda può anche aiutare il vostro bimbo a perdere qualche chiletto di troppo, anche se la merenda in questione è un comunissimo snack commerciale. Tra i tanti studi che si occupano infatti di obesità infantile, ve n’è uno, recentemente pubblicato su “Hormone and Metabolic Research” che si è occupato dell’ormone della sazietà, ovvero la grelina. Lo studio è tutto italiano ed è stato coordinato dal professor Livio Luzi, dell’Università degli Studi di Milano, ed ha scoperto che alcuni cibi favoriscono una “scarica” di grelina, ovvero, facendo aumentare questo ormone nel sangue aumenta il senso di sazietà. Il bimbo, dunque, dopo aver fatto merenda, non sentirà più lo stimolo a mangiare per un lungo periodo ed eviterà quindi di assumere calorie extra pasto per il resto della giornata.

I bimbi dell’Amazzonia e le abilità geometriche

L’università di Harvard ha condotto uno studio su un gruppo di bimbi dell’Amazzonia: obiettivo, accertare le capacità “geometriche” dei piccoli, che non sono mai stati a scuola. Il risultato? Sembra proprio che le capacità geometriche siano innate negli esseri umani, ovvero, tutti i bambini possiedono i principi di base della geometria a prescindere dal livello di istruzione. I bimbi presi a campione per lo studio, infatti, provenivano dalla tribù dei Mundurucu e avevano tra i 7 e i 12 anni, e nonostante la mancanza totale di istruzione hanno dimostrato di comprendere i meccanismi e le funzioni dei punti, delle linee e degli angoli.

Lo studio
Lo studio è partito da un assunto del filosofo Immanuel Kant che, già nel 1700 aveva asserito che gli esseri umani hanno una comprensione intuitiva della geometria. A raccogliere l’assunto la ricercatrice Elizabeth Spelke, che ha deciso di studiare le reazioni dei piccoli amazzonici di fronte a punti da collegare con due o più linee o da unire in triangoli. Tra le “prove” a cui i bimbi sono stati sottoposti, anche una stima del valore degli angoli.
La spiegazione all’ipotesi che la geometria euclidea sia una capacità innata nella mente umana deriverebbe dunque, secondo questo studio, da capacità che l’essere umano sviluppa nel suo ambiente naturale.

La festa d’estate -4-

 Meno di una luna e considerava diversamente se stessa, e gli altri la consideravano diversamente. I cicli non spiegano tutto, pensò. Talvolta bisogna rompere il cerchio, e questo può far paura perché si è abituati e affezionati a un certo ricorrere della vita, ma è anche… magnifico perché permette la scoperta, persino quando è dolorosa.
Dolorosa? Nessuno vuole soffrire. Il ragionamento si arenò, come spesso succedeva quando si spingeva troppo lontano. Ma stavolta non le sembrava di averlo fatto.

La festa d’estate -3-

 Era stata accolta nell’assemblea degli adulti e questo le importava assai di più, e gli argomenti in discussione erano per lei molto più interessanti. La fiducia e la considerazione di cui aveva goduto in primo luogo da parte di sua madre e sua nonna la riempivano di orgoglio. Il giovane Fulan, regalandole la collana, le aveva delicatamente chiesto di passare più tempo insieme e si incontravano al ruscello verso il tramonto per brevi momenti che i preparativi della festa concedevano loro. Brevi ma deliziosi momenti in cui stavano imparando a conoscersi, guardinghi ma sempre soridenti.

La violenza in tv non attrae i bimbi, parola di psicologo

Genitori apprensivi di fronte alla tv per i propri bimbi, nonostante i bollini e le segnalazioni delle reti televisive sull’appropriatezza dei contenuti offerti? A quanto sembra, ansia inutile. Uno studio recentemente pubblicato si “Media Psychology” ed effettuata dai ricecatori della Indiana University, prestigiosa università statunitense, dice che i bambini non sarebbero “naturalmente attratti” dai contenuti violenti.
Eppure gli studi precedenti condotti sui programmi televisivi americani rivolti alla fascia infantile rilevava che ben il 70% dei programmi televisivi per bambini avrebbe un contenuto violento. Tuttavia, secondo il nuovo studio, sono l’azione e l’avventura ad attrarre i bambini e a calamitarli allo schermo, non le scene violente. Andrew Weaver, conduttore della ricerca, aggiusta allora il tiro, spiegando che la presenza della violenza nei programmi rivolti ai bambini può causare “solo” il rischio di emulazione in futuro, ma non istigare il bambino alla violenza.

Fecondazione eterologa: il 20 settembre la sentenza della Consulta

Il verdetto arriverà il prossimo 20 settembre: è stata fissata in tale data l’udienza pubblica della Consulta per stabilire se la legge che vieta la fecondazione eterologa contenuta nella legge sulla procreazione assistita è incostituzionale o meno. Una legge che molto ha fatto discutere e che stacca l’Italia dal resto d’Europa. A sollevare il caso sono stati i tribunali di Firenze e Catania, ma anche Milano si sta aggiungendo in coda, con i casi di tre coppie sterili che attendo di poter avere un bambino utilizzando i geni di un donatore anonimo.
E ora il caso dovrebbe arrivare anche al tribunale di Bologna, mentre altre dieci coppie sono rimaste in attesa della pronuncia della Consulta prima di procedere in via giudiziaria.

Concorsi per bambini: il doodle di Google per festeggiare l’unità d’Italia

Per festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia Google lancia un concorso per le scuole. Si chiama “Doodle per Google: l’Italia tra 150 anni” e per partecipare c’è tempo fino al 10 giugno. Il concorso è aperto a tutti gli studenti italiani, dalle scuole elementari alle superiori, e consiste nel creare un disegno personalizzato del logo di Google (come quelli che giornalmente decorano la pagina del motore di ricerca più popolare del mondo) e inviarlo insieme alla domanda di iscrizione a Google, per mano di un rappresentante scolastico.

Le selezioni e la giuria
Google selezionerà 10 finalisti per ogni categoria, ma poi sarà la giuria (che annovera giurati come Jovanotti, Anna Mattirolo, Giovanni Minoli, ma anche un rappresentante del Ministero dell’Istruzione) a valutare i 30 lavori e a scegliere il vincitore per ogni categoria. E, in aggiunta, ci sarà anche il voto del pubblico di Google: dal 27 giugno al 15 settembre saranno aperte le votazioni on-line dalla home page di Google Italia.

La festa d’estate -2-

 Le donne si guardarono perplesse: era esattamente quello che facevano ogni anno tra le parenti della Grande Casa. “So quello che state pensando, sembra la solita festa, ma vedrete che ci saranno delle novità” La Madre pensava alla memoria, Irani pensava alla parola.
“Dovremmo trovare il modo di far conoscere le nostre idee (quella parola cominciava a comparire molto frequentemente) anche a chi non può ascoltarci perché vive altrove, lontano. Mandare messaggeri in visita va bene, ma ci vorrebbe altro ancora. I segni e i disegni possono parlare per noi anche quando non è presente nessuno del nostro popolo.

La festa d’estate -1-

 La gente del villaggio preparava la festa d’estate e tutti i materiali che sarebbero occorsi alla sua riuscita. La luna si avvicinava ad essere piena e perfetta, macava solo una manciata di giorni. Le ore di luce stavano per raggiungere la massima durata, poi sarebbero lentamente diminuite e si sarebbe dovuto aspettare un intero anno per vivere di nuovo in quello splendore, che era esaltante e snervante al tempo stesso. Si dormiva poco e l’attività era così intensa che i giorni parevano l’uno attaccato all’altro.
Oltre ai soliti preparativi, a cui partecipavano tutti gli abitanti del villaggio, compreso l’invio di persone in visita alla Grandi Case dell’intera isola, com’era consuetudine, si stavano svolgendo preparativi speciali.

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