Allergie alimentari nei bimbi: con l’età possono sparire

Nei Paesi industrializzati il 6-8% dei bambini tra i 12 e i 14 anni soffre di allergia alimentare nei primi tre anni di vita. La prevalenza di tale disordine tende a decrescere con l’età, e in particolare l’80% dei bambini allergici al latte vaccino, una delle più comuni allergie alimentari, tollerano tale alimento entro il quinto anno di vita. Le allergie a tavola per i piccoli figura tra i temi che verranno trattati durante il Congresso nazionale della Società italiana di pediatria, in programma dal 20 al 23 ottobre prossimi a Roma.

Le allergie alimentari nei bambini
Sul fronte delle allergie alimentari, ‘accese’ da alcune proteine contenute nei cibi, ancor oggi il trattamento standard è rappresentato dalla dieta d’esclusione, nonostante nuovi approcci terapeutici e/o farmacologici siano in fase di sperimentazione. Tra questi, “la desensibilizzazione orale sembra essere una procedura molto promettente da utilizzare in casi particolari“, sottolineano in una nota Alberto Ugazio, presidente Sip, ed Elio Novembre, responsabile della struttura di Allergologia pediatrica del Meyer di Firenze.

Ragazzi e bambini obesi: quanto costano alla Sanità nazionale?

Un diciottenne obeso, rispetto a un coetaneo normopeso, ha un costo sociale totale aggiuntivo stimabile in circa 100.000 euro. Questo dato indica come anche l’Italia si trovi a dover gestire un fenomeno allarmante, un’epidemia inarrestabile per proporzioni e dimensioni. Di questo si è discusso in Senato durante il il dibattito ‘Globesità: strategia e interventi‘. Uno scenario complesso rispetto al quale è necessaria un’azione comune tra Istituzioni, mondo scientifico e accademico. Primo step in tale direzione è la nascita dell’Obesity Expert Group, costituito su iniziativa di Renato Lauro, rettore dell’università degli studi di Roma Tor Vergata, per sottoporre proprio alle Istituzioni, proposte, progetti e idee trasformandole in call to action.

Allattamento al seno: il latte delle mamme milanesi è più inquinato di quello delle napoletane

Il latte delle mamme milanesi è un po’ più ‘inquinato’ di quello delle napoletane. Ma non è un problema geografico, né di ambiente. Piuttosto è una questione anagrafica. Nel capoluogo lombardo, infatti, l’età media del primo figlio è compresa fra 30 e 40 anni, mentre nel Napoletano è inferiore ai 30. E questo determina una maggiore o minore esposizione ad agenti contaminanti ambientali che entrano nel corpo umano soprattutto attraverso il cibo (95%) e la respirazione, ‘bio-accumulandosi’ nell’organismo. La buona notizia, però, è che la contaminazione si sta riducendo rispetto al passato. Lo indica uno studio della Facoltà di agraria della sede di Piacenza dell’Università Cattolica, che ha analizzato il latte delle neomamme di Milano, Piacenza e Giugliano, alle porte di Napoli, nel periodo 2008-2009.

Bicchieri al cadmio di McDonald’s: 12milioni di pezzi ritirati dal mercato, attenzione al disegno di Shrek

 La McDonald’s è stata costretta a ritirare dal mercato 12 milioni di bicchieri di plastica con i personaggi di Shrek, venduti a 2 dollari l’uno per la promozione del nuovo cartoon ‘Shrek Forever After’, perché il disegno contiene cadmio. Ad annunciare il richiamo volontario è stata la Commissione Usa per la sicurezza dei consumatori, sconsigliandone l’acquisto, mentre la McDonald’s si ripromette di pubblicare sul suo sito web le istruzioni per la restituzione del denaro agli acquirenti.

California, niente più giochi nei baby-menu dei fast-food se non rispettano gli standard nutrizionali

Tempi duri per l’Happy Meal in California. Nella Contea di Santa Clara, infatti, il consiglio dei supervisori ha votato per la messa al bando dei giocattoli che spesso accompagnano le porzioni per bambini di piatti fast food, se questi ultimi non rispettano determinati standard nutrizionali. Ne dà notizia il ‘New York Times’, spiegando che i criteri sono basati sulle raccomandazione dell’Institute of Medicine. Le nuove regole riguarderanno tutti i ristoranti fast food della zona, “con l’intento – spiega il presidente del gruppo, Ken Yeager – di eliminare l’incentivo a scegliere cibi grassi e super-dolci“.

Abitudini alimentari: i bimbi milanesi sono più magri dei loro coetanei italiani, ecco perché

Milano, una città in forma. Almeno a giudicare dalle ‘taglie’ dei bimbi dai 6 agli 11 anni e dei loro genitori: meno XL e più M. Rispetto al resto d’Italia, i nuclei familiari che vivono all’ombra della Madonnina risultano essere più virtuosi. Sono magri i bambini e i loro genitori. E il titolo di studio di papà e mamma si riflette sul peso dei figli. Questo il quadro che emerge da un maxi-studio condotto nel capoluogo lombardo, sulle abitudini alimentari e di vita delle famiglie degli alunni di 109 scuole primarie.

Prime pappe: pappa di semolino e pappa di miglio

 Ecco altre due ricette per le prime pappe del vostro bimbo, con due classici adatti a tutti: la pappa di semolino e la pappa di miglio.

PAPPA DI SEMOLINO
Ingredienti: latte vaccino scremato o altro latte vegetale, semolino, olio biologico d’oliva extra vergine.
Portate a ebollizione 300cl in parti uguali di acqua e latte, anche di soia o altro latte vegetale, versate a pioggia due cucchiai di semolino mescolando continuamente con il frustino in modo tale che non si formino grumi. Fate cuocere a fuoco basso per 5 minuti e condite a fuoco spento con olio extra vergine d’oliva o altro olio biologico. Le prime volte cominciate con un basso quantitativo di semolino per capire se il bambino lo desidera più o meno consistente. Si può utilizzare anche semolino di farina di riso, appetibile per il suo gusto più dolce.

Prime pappe: dal semolino con le mele alla polentina di mais

 Torniamo ad occuparci di svezzamento e di prime pappe con le ricette del semolino con le mele e della polentina di mais. Ecco come prepararle…

SEMOLINO CON LE MELE
Ingredienti: latte vaccino scremato o altro latte vegetale, semolino, mele o pere, miele.
Portate a ebollizione mezzo litro di latte scremato, o di soia o altri latti vegetali se ci sono intolleranze al latte vaccino, e versatevi a pioggia 80 grammi di semolino, mescolando continuamente. Fate cuocere a fuoco basso per 10 minuti. Versate il semolino in una pirofila, sbucciate le mele o le pere, togliete il torsolo e tagliate a fettine molto sottili, disponete sul semolino. Coprite il tutto con due cucchiai di miele biologico e un pochino di latte per ammorbidire. Fate cuocere per 20 minuti in forno.

Disturbi dovuti all’alimentazione del bambino: dermatite da pannolino, meteorismo e alito pesante

 Tra i disturbi dovuti all’alimentazione del bambino vi sono quelli più comuni dell’infanzia. Tra di essi vi sono dermatite da pannolino, meteorismo, gonfiori e coliche gassose, alito pesante, singhiozzo e crosta lattea. Vediamone alcuni…

DERMATITE DA PANNOLINO
La dermatite da pannolino è un’infiammazione cutanea provocata dal contatto delle sostanze chimiche e da un eccesso di zuccheri nell’alimentazione materna. L’arrossamento e l’irritazione della pelle possono favorire infezioni batteriche. In questi casi è consigliabile somministrare più acqua sia al bambino che alla madre; quest’ultima dovrebbe anche evitare l’eccesso di grassi fritti, zuccheri e derivati del latte.

Prime pappe: dal passato di zucchine e cereali al puré di carote

Torniamo ad occuparci di svezzamento con altre ricette per le prime pappe del vostro bimbo. Vediamo oggi come preparare il passato di zucchine e cereali, la crema di mele e pere ed il puré di carote.

PASSATO DI ZUCCHINE E CEREALI
Ingredienti: 20g di farina di un cereale a scelta, 2 zucchine, parmigiano.
Lessate in acqua le zucchine e passatele con il passaverdura. Nella stessa acqua preparate una polentina con la farina dei cereali che abbiamo scelto. Infine, miscelate il tutto con un cucchiaino di parmigiano.

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