Parto: la visita di controllo dopo 40 giorni di puerperio

 Prima delle dimissioni in ospedale il ginecologo fa una visita di controllo per verificare le suture e le condizioni dell’utero. Se il parto è stato normale e senza nessuna complicazione non è necessario fare subito altre visite. In assenza di problemi alla neo mamma si consiglia di fare una verifica dopo 40 giorni dopo il parto.

Nel caso invece di parto cesareo di solito è il ginecologo che ha eseguito l’intervento a fissare, prima che la neo mamma venga dimessa una nuova visita. In assenza di complicazioni avviene circa dopo 20 giorni dopo l’intervento.

Nursery o rooming in?

 La nursery è quel locale del reparto di maternità in cui vengono tenuti tutti i neonati nati. L’accesso a questa sala è consentito solo al personale sanitario, mentre i parenti possono guardare il bambino appena nato attraverso un’ampia finestra di vetro (di solito alla mamma è permesso l’accesso in ogni momento).

La neo mamma in questo caso rimane in una camera separata in cui il piccolo le viene portato per 5-6 volte al giorno per le poppate. Terminato l’allattamento il bambino viene riportato nella nursery.

A Torino parte un corso sullo svezzamento dei bambini

 Da domani 18 febbraio a Torino è possibile seguire un corso sullo svezzamento dei bambini per gestire il problema di quando e come introdurre le prime pappe, quali tipi di alimenti scegliere per iniziare. Quali i gesti e i modi. Il tutto per favorire il passaggio da una dieta liquida a quella solida

Ci saranno quattro incontri dedicati al passaggio dal latte alle pappe, per parlarne insieme. A partire da domani giovedì 18 febbraio 2010 alle ore: 15.30. Gli incontri si terranno presso la sede dell’Associazione La Cicogna di via Catania, 24 a Torino. Conducono: Gaudenzia Caselli, ostetrica ed educatrice e Silvana Bragante, pedagogista e psicoterapeuta.

Cinemamme2 per non rinunciare al cinema anche durante l’allattamento

 Per tutte le mamme che non vogliono rinunciare di andare al cinema durante l’allattamento, a Roma presso il Cinema Aquila al Pigneto (via Aquila 68) c’è una rassegna di film dedicata proprio alle mamme (e anche ai papà se vogliono accompagnarle!) con i loro bimbi da allattare: Cinemamme2.

I film vengono proiettati a basso volume e la sala è attrezzata con tutto il necessario per la mamma e il suo bambino (fasciatoio, pannolini e scalda biberon).

Il Mughetto nei bambini, sintomi e cura

 Il Mughetto è il nome popolare che viene dato ad un’infezione molto comune nei lattanti, causata da un fungo chiamato Candida Albicans, che colpisce circa tre bambini su dieci e si manifesta soprattutto nelle prime due o tre settimane di vita del bambino.

Il contagio può avvenire durante il parto attraverso il canale vaginale o nelle nursery attraverso le tettarelle o le mani contaminate, anche perchè le scarse difese immunitarie del neonato favoriscono lo sviluppo del Mughetto.

Il latte materno non ha nessun effetto sull’intelligenza dei bambini

 Care mamme, cari papà la notizia che vi stiamo per dare sicuramente creerà sicuramente delle polemiche, ma è giusto darla. Sembra che nè gli acidi grassi omega 3 e nè il latte materno hanno effetti sull’intelligenza dei bambini. A dimostrare questa tesi è stata una ricerca finanziata dalla britannica Food Standards Agency (Fsa) e i risultati sono stati riportati dal quotidiano Daily Telegraph.

Secondo i ricercatori i bambini allattati al seno sono intelligenti solo se lo è la mamma. Infatti l’intelligenza dei bambini, è associata a quella dei loro genitori, in particolare a quella delle mamme. I ricercatori sono convinti che non è il latte materno a influire sul quoziente intellettivo dei figli.

Tuttavia, però i ricercatori hanno sottolineato l’importanza del latte materno associata ad altri benefici sulla salute dei bambini.
“L’allattamento al seno – ha detto Sian Robinson della University of Southampton, che ha partecipato allo studio – è veramente importante per i neonati. Ma i nostri dati dimostrano che non è legata a una maggiore intelligenza”.

MaMi mamme a Milano

 Il 24 luglio 2009 è nato ufficialmente MaMi – Mamme a Milano, associazione senza scopo di lucro per il sostegno della maternità. MaMi è…
…un’associazione per il sostegno dell’essere genitori.
…un’accogliente casa con giardino aperta ai soci dal lunedì al venerdì, dalle 10:30 alle 18:30.
…un network di donne e famiglie che condividono esperienze, competenze, tempo e amicizia.
…un centro di attività e servizi che cresce insieme alle mamme e ai bambini che lo animano.

Il pagamento della quota associativa (validità 12 mesi, 10 euro al mese) permette ai soci di accedere a queste attività e servizi:

_ Il salotto delle Mamme, aperto tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 10:30 alle 18:30
_ La Banca del tempo
_ Nonnolandia
_ La serata dei papà

Malattie dei bambini: la celiachia sintomi e cure

 Nei bambini la celiachia è una delle malattie croniche a maggiore frequenza. Infatti un bambino su 100 circa oggi nasce predisposto geneticamente a non tollerare il glutine (celiaco), una proteina contenuta in alcuni ceraeli tra cui l’orzo, il frumento, la segale e l’avena. Questa intolleranza dura per tutta la vita e ha conseguenze sull’intestino, in particolare sulla mucosa che lo riveste la quale non è più in grado di assimilare bene le sostanze nutritive che riceve. A volte la malattia si manifesta poco dopo l’introduzione del glutine nell’alimentazione con un calo di peso, diarrea, poco appetito e pancia gonfia. Anche l’aspetto e l’umore cambiano, diventano apatici, pallidi e svogliati. In altri casi invece la malattia può passare inosservata per parecchio tempo. I sintomi in questo caso sono vari e vanno dai dolori addominali ricorrenti, stipsi, bassa statura, anemia, insonnia e irrequiatezza.
Il sospetto che si tratti di celiachia però viene confermato con una serie di esami specifici.

Per evitare forme precoci e gravi di celiachia viene consigliato di protrarre l’allattamento al seno a lungo e di introdurre gli alimenti contenenti glutine non prima del 6 mese (9-12 mesi se il bambino è figlio o fratello di un soggetto a cui è stata già diagnosticata la malattia). Alcuni pediatri preferiscono iniziare lo svezzamento con riso e mais che sono cereali senza glutine.

Allattamento alcuni luoghi comuni da sfatare

Purtroppo intorno all’allattamento al seno sono fioriti tanti luoghi comuni (complici le credenze popolari o le mode del momento) che invece di rassicurare creano solo confusione mettendo ansia alimentando dubbi alla neo mamma. E’ importante allora fin da subito ridimensionare alcune credenze che non sono vere facendo un po’ di chiarezza.
Esaminiamo insieme i pregiudizi che vi sentirete sicuramente ripetere più spesso.

UN SENO PICCOLO PRODUCE POCO LATTE: la produzione del latte non dipende affatto dalla forma o dal volume del seno. La giandola mammaria è più o meno uguale in tutte le donne. Chi ha un seno più grosso è solo perchè ha più tessuto adiposo e connettivo.
MIA MADRE NON AVEVA LATTE E QUINDI NON LO AVRO’ NEANCHE IO: nulla di più falso. L’allattamento non segue le leggi ereditarie.
SE SI ALLATTA NON SI PUO’ FARE L’AMORE: nulla impedisce di fare l’amore con il pancione o durante il periodo dell’allattamento. L’unica cosa i seni sono più sensibili e il latte può colare, ma questo non deve ostacolare il gioco amoroso di una coppia.
ALLATTANDO I CAPELLI SONO PIU’ FRAGILI: i capelli risentono delle modificazioni ormonali che avvengono durante la gravidanza, quindi dopo il parto entrano in una fase del tutto naturale di ricambio che giustifica una perdita maggiore. Quindi questo non dipende dal fatto che si allatti o meno. Certo con l’allattamento al seno puo’ aumentare la cadura ma non è la principale causa. State tranquille i capelli poi ricresceranno.

E’ nato un “papà”

 Per affrontare con maggiore serenità al cambiamento in atto è opportuno che anche i papà si prendano cura da subito alla crescita del nuovo arrivato: il piccolo. Le mamme da parte loro hanno già vissuto per 9 mesi con il bambino in pancia, ma per i papà è questo il momento per impostare la nuova relazione senza dimenticare di continuare a dedicare attenzioni alla neo mamma e alla coppia.

Vediamo allora insieme alcuni piccoli accorgimenti che deve assumere il neo papà per non sentirsi escluso:

– cercare il più possibile di condividere con la propria compagna le prime esperienze con il nuovo arrivato,

incoraggiate sempre la vostra compagna ad allattare al seno sostenendola sia emotivamente che praticamente,

– se l’allattamento al seno non è possibile aiutate la neo mamma alla preparazione del biberon e date da mangiare al vostro
bambino godendovi con gioia il momento,

aiutate in casa in modo concreto,

preload imagepreload image