La depressione post partum è un disturbo che si manifesta immediatamente dopo la nascita del bambino, non necessariamente per motivazioni legate ai cambiamenti ormonali ma anche per tutta una serie di fattori che portano la neo mamma a non sentirsi all’altezza della situazione. Vi sono diversi livelli di depressione post partum: nei casi di depressione lieve, che viene comunemente chiamata anche baby blues, non c’è assolutamente da preoccuparsi e scompare entro una quindicina di giorni dalla nascita. Nei casi più gravi occorrerà affidarsi ad un medico esperto che saprà valutare la situazione.
Depressione post parto
Di materno avevo solo il latte: il diario di una mamma con la DPP
Segnaliano un libro per tutte le mamme alle prese con tutti i dolori del periodo post-parto, e non ci riferiamo ai dolori fisici… ma soprattutto a quella complessa girandola di emozioni, non sempre positive, che una neo-mamma si ritrova ad affrontare, spesso da sola, dopo il parto. La storia di Deborah è il racconto di una donna indipendente, moderna, organizzata, che si trova alle prese per la prima volta con la gravidanza. Rimasta incinta quando pensava di essere sterile, Deborah decide di scrivere un diario e di affidare alle sue pagine, giorno dopo giorno, lo shock della notizia, le sue sensazioni spesso contrastanti e le proprie fobie. Ne esce un racconto tutto teso a confrontare quel che si dice della gravidanza e quel che è invece la realtà, tra aspettative e cliché della famiglia Mulino Bianco.
Neogenitori: come combattere la depressione in coppia, “In coppia si vola”
In coppia dallo psicologo, per prevenire i disagi psico-fisici della depressione post partum. Perché la nascita di un bambino può creare gravi problematiche sia nelle donne sia negli uomini e sicuramente nell’equilibrio della coppia. Così l’Eurodap (Associazione europea disturbi da attacchi di panico), scende in campo con il nuovo programma di prevenzione per la depressione post-partum: ‘In coppia si vola’.
PREVENIRE LA DEPRESSIONE POST PARTUM
“Il nostro obiettivo è quello di prevenire i danni che uno stato di depressione può causare in una neo mamma, ma anche in un neo papà, a pochi giorni dalla nascita del loro bambino“, afferma Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta, presidente dell’Associazione. Oltre il 70% delle madri, nei giorni immediatamente successivi al parto, manifesta sintomi leggeri di depressione, una forma definita baby blues.
Depressione post-partum: a Milano corsi comunali per le neomamme
Il tempo d’appendere il fiocco alla porta, e subito scatta lo sconforto. Appena dopo il parto l’85% delle donne lamenta una forma di alterazione dell’umore. Stati d’animo altalenanti che nel 10-12% dei casi, soprattutto nei primi tre mesi dal lieto evento, si aggravano in depressione vera e propria (depressione post-partum). Rischiando di sfociare in drammi come quelli che, sempre più spesso, diventano titoli di cronaca nera. Per aiutare le neomamme inclini al ‘baby blues’ scende in campo l’assessorato alla Salute del Comune di Milano, che promuove un ciclo di incontri ad hoc contro la depressione pre e post-parto.
Niente fumo ma taglio cesareo: ritratto della mamma italiana tipo
Fumano meno, prendono acido folico e seguono i corsi pre-parto. Ma resta ancora alto e addirittura in lieve aumento il numero di tagli cesarei nel nostro Paese e quello delle ecografie. Questa la ‘fotografia’ delle abitudini delle donne italiane in gravidanza, scattata dall’Istituto superiore di sanità, grazie a un’indagine che raccoglie i dati di 25 Asl in 11 Regioni.
Dall’analisi risulta che il parto con taglio cesareo è aumentato lievemente, passando dal 32% del 2002 al 33,8% del 2008. Diminuisce, invece l’abitudine al fumo: il 68,1% delle donne in gravidanza smette di fumare e non riprende più se allatta al seno.
Nursery o rooming in?
La nursery è quel locale del reparto di maternità in cui vengono tenuti tutti i neonati nati. L’accesso a questa sala è consentito solo al personale sanitario, mentre i parenti possono guardare il bambino appena nato attraverso un’ampia finestra di vetro (di solito alla mamma è permesso l’accesso in ogni momento).
La neo mamma in questo caso rimane in una camera separata in cui il piccolo le viene portato per 5-6 volte al giorno per le poppate. Terminato l’allattamento il bambino viene riportato nella nursery.
L’agopuntura per combattere la depressione in gravidanza
Grazie all’uso dell’agopuntura durante la gravidanza si sono notati dei significativi miglioramenti nelle pazienti affette da depressione. I risultati di questo studio sono stati presentati durante l’annuale congresso della Society for Maternal-Fetal Medicine (SMFM) tenutosi il 4 febbraio scorso e si è evidenziato che sono circa il 10% delle donne incinte che soddisfano i criteri per la depressione maggiore durante la gravidanza, mentre il 20% presenta un aumento dei sintomi proprio in questo periodo.
La dottoressa Rosa Schnyer, dell’Università del Texas, specialista in agopuntura ha dichiarato:”La depressione durante la gravidanza è una questione interessante, perché ha effetti negativi sia sulla madre che il bambino, così come il resto della famiglia».
Parto: l’epidurale una tecnica per farlo nascere senza dolore
Alcune donne sono spaventate e temono di non riuscire ad assecondare il ritmo delle contrazioni oppure temono di non saper spingere. Nonostante ciò sono poche le future mamme che chiedono di partorire con l’epidurale.
Ma che cosa è l’epidurale?
L’epidurale non altro che un’anestesia locale praticata durante il parto. Consiste nell’iniezione di un prodotto attorno alla dura madre (per questo motivo, l’epidurale viene chiamata anche « peridurale »), la membrana che ricopre il sistema nervoso centrale. Solo i nervi che innervano il piccolo bacino vengono addormentati.Non appena le contrazioni diventano dolorose, il medico fa un’iniezione nella schiena mentre si è sdraiate sul fianco o sedute: mette l’ago tra due vertebre, fino a raggiungere lo spazio epidurale che avvolge il midollo spinale.
Poi, un catetere viene introdotto nell’ago che poi viene tolto. Un prodotto che anestetizza i nervi che innervano il piccolo bacino viene iniettato tramite il catetere, mentre la pressione arteriosa e il battito cardiaco della futura mamma vengono tenuti sotto controllo.
SOS mamma lo sportello dedicato a tutte le mamme
Per tutte coloro che sono diventate mamme da poco e hanno bisogno di aiuto è nato uno sportello dedicato a loro: SOS mamma.
SOS mamma è un servizio di consulenza gratuita, in grado di fornire risposte concrete, conforto e sostegno. Un filo diretto con le ostetriche del centro Lunanuova, una struttura dove si tengono incontri e corsi sulla maternità a Milano.
Questo sportello è promosso da Boppy il famoso cuscino per l’allattamento e ha lo scopo di supportare le donne nella quotidianità nel nuovo ruolo di mamma, in modo di permettere loro di confrontarsi ed esprimere liberamente tutti i dubbi nati nel corso della gravidanza e nei primi mesi di vita del bambino.
E’ nato un “papà”
Per affrontare con maggiore serenità al cambiamento in atto è opportuno che anche i papà si prendano cura da subito alla crescita del nuovo arrivato: il piccolo. Le mamme da parte loro hanno già vissuto per 9 mesi con il bambino in pancia, ma per i papà è questo il momento per impostare la nuova relazione senza dimenticare di continuare a dedicare attenzioni alla neo mamma e alla coppia.
Vediamo allora insieme alcuni piccoli accorgimenti che deve assumere il neo papà per non sentirsi escluso:
– cercare il più possibile di condividere con la propria compagna le prime esperienze con il nuovo arrivato,
– incoraggiate sempre la vostra compagna ad allattare al seno sostenendola sia emotivamente che praticamente,
– se l’allattamento al seno non è possibile aiutate la neo mamma alla preparazione del biberon e date da mangiare al vostro
bambino godendovi con gioia il momento,
– aiutate in casa in modo concreto,