Pessimisti fin dalla culla. Secondo uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università del Michigan (Usa), a ‘regalare’ un atteggiamento negativo e angosciato alle persone sarebbero i livelli di una molecola, il neuropeptide Y (Npy), nel cervello. E, sempre stando alla ricerca, i pessimisti sarebbero geneticamente programmati a manifestare negatività. Secondo i ricercatori, i soggetti con bassi livelli di Npy sono, molto più negativi e vivono con fatica le situazioni stressanti. Inoltre sono anche più vulnerabili alla depressione.
Diagnosi precoce e prevenzione
Il gruppo di studiosi pensa che i livelli di Npy nel cervello siano geneticamente programmati, e spera che la scoperta possa portare a una diagnosi precoce e alla prevenzione di queste condizioni. Il team, si legge su ‘Archives of General Psychiatry’, ha sottoposto i pazienti alla risonanza magnetica funzionale, mentre i volontari guardavano uno schermo con delle parole: alcune neutre, altre negative e altre cariche di positività. Ebbene, in risposta alle parole negative (come assassino) i pazienti con basso Npy hanno mostrato una forte attività della corteccia prefrontale, che elabora le emozioni. Gli altri hanno mostrato una reazione ridotta.