Genitori più felici se pensano solo ai figli

Un nuovo studio sfata quello che per molti anni è stato considerato un assioma dell’educazione dei figli e dei genitori: secondo gli esperti olandesi, infatti, se i genitori mettono i figli al centro della propria vista sono più soddisfatti ed appagati di coloro che cercano di riservarsi degli spazi e dei momenti da condividere in coppia o da passare in solitario.

Lo studio in questione è stato condotto da Claire Ashton-James, Kostadin Kushlev dell’Università di Amsterdam e pubblicato sulla rivista Social Psychological and Personality e condotto da Claire Ashton-James, Kostadin Kushlev dell’Università di Amsterdam.

SOS Tata, un tato nel cast

Partirà il 30 novembre la nuova stagione del fortunato reality “SOS Tata”, in onda su Sky nel canale Real Time ogni venerdì alle 21.55 e successivamente sul Digitale Terrestre nel canale LA7.

L’ottava stagione però non sarà solamente ricca come al solito di famiglie disperate, genitori esasperati e infiniti pianti dei bimbi, ma vedrà protagonista un nuovo personaggio.

Fra le tate che accorreranno in soccorso a madri e padri sfiniti, ci sarà anche un tato.

La pedagogia steineriana

La pedagogia steineriana è una corrente pedagogica che prende il nome dal suo inventore e sviluppatore, Rudofl Steiner.

Più correttamente, si parla di Pedagogia Waldorf, così chiamata in quanto il nome deriva da quello della fabbrica di sigarette Waldorf-Astoria di Stoccarda, dove il suo proprietario fece aprire una scuola per i figli degli operai che vi lavoravano e che affidò alla direzione appunto di Steiner nel 1919.

Metodo Estivill per la nanna del bambino

Il Metodo Estivill ideato da Eduard Estivill, direttore della Unidad de Alteraciones del Sueño dell’Istituto Dexeus di Barcellona, è un metodo utilizzato per far addormentare il bambino da solo fin dalla più tenera età.

Estivill nel suo libro Fate la nanna, promette di convertire al sonno anche i bambini più difficili, insegnando ai genitori dei semplici passaggi da eseguire in maniera metodica, ferma e regolare.

Una casa a misura di bambino

Quando un bambino arriva in casa molte cose cambiano, a cominciare dai ritmi e dall’organizzazione, ma anche la casa dovrebbe essere modificata per accogliere il nuovo arrivato e i cambiamenti andranno avanti per anni, quindi non scoraggiatevi!

Educare i figli con rispetto

Uno dei principali compiti di un genitore, oltre al sostentamento e alla cura dei propri figli è quello di insegnare l’educazione, ma come fare e soprattutto cos’è l’educazione? Non è poi così facile.

Spesso si educano i figli seguendo più o meno consapevolmente l’esempio dei nostri genitori. A volte può essere una buona idea altre un po’ meno. Dipende dal tipo di genitori che si hanno avuti.

Bambini viziati, quando dire no

I bambini di oggi sono molto più viziati di quelli delle passate generazioni, almeno così dicono, ma sarà vero? Forse basta guardarli un po’ per rendersene conto. Molto spesso i genitori che purtroppo non fanno che correre, li viziano giusto per non fare discussione e si finisce per concedere molto più di quanto si dovrebbe.

Violenze di minori su minori: sono responsabili?

Tornano al disonore delle cronache due casi recenti in cui dei “baby-stupratori” hanno abusato di due ragazzine. Coetanei che usano la violenza su altri coetanei, avvalendosi della forza del gruppo. Situazioni di disagio sociale, fragilità dell’individuo, indifferenza degli adulti… le valutazioni psicologiche si sprecano. Vittime o carnefici?

La risposta che dà lo psicologo Paolo Crepet – esperto di disagio giovanile – all’ADNkronos non lascia dubbi: questi ragazzini sono responsabili in tutto e per tutto delle loro azioni e dunque vanno puniti, a dispetto dell’età. Vanno “puniti molto severamente. Mi auguro che paghino in maniera assolutamente esemplare,” dice Crepet, perché le ragazzine che hanno subito quella violenza ne porteranno i segni per tutta la vita.

Psicologia da bimbi: come il bambino condiziona la volontà dei genitori

Anche se ancora non sanno parlare, danno ordini ben precisi e sanno come manipolare la volontà dei genitori: a un anno sanno già imporsi a mamma e papà, a suon di pianti, urla e un po’ di psicologia. A due anni in molti di loro hanno già vinto la guerra, quando il genitore per la prima volta cede spossato a un loro capriccio. E se il pianto dovrebbe ridursi con l’età – lo psicologo Italo Farnetani stima che un bimbo fino a tre medi d’età pianga in media due ore al dì, pianto che si dimezza a sei mesi e a un anno diventa di mezz’ora – la personalità del bimbo si evolve e il pianto da “generico” diventa una vera e propria arma di ricatto nei confronti dei genitori e delle persone che si prendono cura di loro. Scenate in pubblico (le più odiate dai genitori), capricci, ricatti psicologici studiati ad arte fanno parte della tattica del bambino per ottenere ciò che vuole. Tattica che richiede una buona dose di intelligenza e che – dunque – va combattuta con altrettanta intelligenza… ecco come.

La festa del colore dell’Albero Vagabondo

L’Albero Vagabondo ancora una volta è salito in montagna con i bambini per salvare gli alberi e i boschi dall’inquinamento. Sono stati più di 200 i bambini delle elementari di Santo Stefano del Sole e Volturara Irpina che hanno partecipato alla Festa del Colore dell’Albero Vagabondo a Piano della Guardia, su Monte Sant’Angelo. Insieme a loro l’Albero Vagabondo ha disegnato delle grandi T di terra su striscioni di tela colorati di blu, bianco, giallo e rosso. E, alla fine della giornata, centinaia di tavolette colorate sono state installate sugli alberi nei punti dove il bosco o la montagna sono inquinati e necessitano di una bella ripulita.

Dire ai grandi che devono pulire

La giornata ecologica è stata ideata per far salire i bambini da due versanti diversi della collina, per farli incontrare alla sua sommità. I bimbi, muniri di colori, hanno poi realizzato dei cartoncini colorati da mettere sugli alberi, per segnalare ai grandi dove è sporco e dove bisogna che sia pulito.

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