Circoncisione: quando viene consigliata dall’andrologo agli adolescenti

 Le indicazioni mediche alla circoncisioneriguardano circa il 10% degli adolescenti: quelli cioè affetti da patologie della retrazione del prepuzio, come emerge da uno studio italiano condotto negli anni scorsi su 12.000 ragazzi“. Lo spiega all’Adnkronos Salute Giuseppe La Pera, andrologo dell’ospedale San Camillo di Roma. L’esperto, senza entrare nel merito delle polemiche esplose in Germania su questa pratica, aggiunge che secondo un recente studio “la circoncisione riduce la sensibilità e il piacere maschile“.

Video hard a scuola: perché i giovani si sentono legittimati?

Oggi può sembrare quasi normale fare cose di questo genere, perché siamo invasi quotidianamente da immagini e tematiche sessuali che riguardano anche personaggi pubblici molto in vista. Sulla scena pubblica non ci sono buoni esempi e i più giovani possono sentirsi legittimati a fare queste cose“. Cosi’ Anna Oliverio Ferraris, psicologa dell’età evolutiva e docente all’università Sapienza di Roma, commenta all’Adnkronos il caso di un video choc girato da un telefonino, in cui si vedono scene di sesso orale tra due giovani, probabilmente ripresi in un’aula scolastica a Napoli.

Contraccettivi: distributori automatici di condoms nelle scuole

 Una proposta di legge che prevede l’istallazione di distributori automatici di profilattici e la distribuzione di materiale informativo nelle scuole superiori e nelle università italiane. A presentarla sono state Anna Paola Concia, deputato Pd, e Rosaria Iardino, presidente di Nps (Network persone sieropositive Italia onlus), che ne hanno illustrato il testo il 1 dicembre, in occasione della Giornata mondiale per la lotta all’Aids.
Quando due ragazzi, Luca Sappino e Marco Palillo, mi hanno proposto di presentare una legge nazionale che accogliesse le istanze della campagna ‘Consapevolezza e libertà’ che avevano ideato lo scorso anno – spiega l’onorevole Concia – ho accettato senza alcuna esitazione. E’ nata così la proposta di legge che ha l’obbiettivo di dare alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di accedere liberamente e con facilità ai metodi di prevenzione e cura delle malattie sessualmente trasmesse. In Italia i casi di Aids registrati sono 22.000 e ci sono almeno 160.000 persone sieropositive. Di queste almeno 40.000, tra i 13 e i 75 anni, non sanno di essere infette, con tutti i rischi che questo può comportare“.

Educazione sessuale: in famiglia è tabù

In Italia genitori e figli non parlano di sessualità. In una famiglia su 3 non si è mai affrontato l’argomento, e spesso mamma e papà non si dimostrano all’altezza di rispondere alle domande degli adolescenti. Parte da questi dati il primo progetto della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) pensato espressamente per i genitori, presentato la scorsa settimana a Milano. Sul sito Internet www.sceglitu.it, infatti, è attiva un’area dedicata con un gruppo di esperti a disposizione per rispondere alle domande. Lo stesso portale offre informazioni approfondite sulla fisiologia, la contraccezione, le malattie sessualmente trasmissibili.

Parlare di sesso ai bambini: i consigli dello psicologo

 Solo a pensarci, a molte viene il mal di testa. Come e quando affrontare l’argomento più spinoso tra genitori e figli? Ecco i suggerimenti di Leopoldo Mancaniello, psicoterapeuta esperto in sessualità a Verona, per conto di Psychologies.

Mantenere un dialogo nel tempo
Fin dai primi anni di età è importante avere un atteggiamento naturale quando si parla di sesso. È fondamentale infatti che la sessualità diventi un argomento senza tabù nel processo educativo e che la sfera sessuale sia sempre collegata a quella sentimentale. Mantenere un dialogo nel tempo aiuta infatti i bambini ad ascoltare la propria energia vitale per riuscire a vivere con consapevolezza una sessualità serena e armoniosa.

Gran richiesta di ostetriche nelle scuole inglesi per boom di studentesse incinte

 E’ necessario inviare ostetriche nelle scuole per fornire assistenza alle studentesse incinte. Di fronte al dilagare del fenomeno delle madri giovanissime in Gran Bretagna, a lanciare la proposta è l’Istituto nazionale per la salute e l’eccellenza clinica (Nice), una delle principali authority britanniche di controllo del sistema sanitario. Le ostetriche farebbero parte di un pacchetto di assistenza rivolto alle donne provenienti da ambienti disagiati, caratterizzati da abusi domestici, abuso di droga o alcol. I servizi dovrebbero essere adattati alle esigenze delle donne in ogni regione, soprattutto nelle aree con un alto tasso di gravidanze adolescenziali.

Adolescenti irresponsabili a letto: è boom di mamme giovanissime

Adolescenti sempre più irresponsabili a letto. Quasi la metà (45%) dei ragazzi sessualmente attivi fra i 15 i 24 anni confessa di avere avuto rapporti non protetti, secondo un’indagine condotta in Italia e altri 24 Paesi in vista della quarta Giornata mondiale della contraccezione celebrata domenica 26 settembre. Rispetto alla rilevazione 2009, il numero di imprudenti è lievitato di un quarto (+25%). Risultato: ragazzine col ‘pancione’ che nell’80% dei casi optano per l’aborto, e un boom di malattie sessualmente trasmissibili. L’allarme arriva dagli esperti della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), oggi a Milano per presentare i risultati 2009 del kit multimediale Sigo per le scuole e l’edizione 2010 del corso.

Educazione sessuale nelle scuole: la proposta dei ginecologi alla Gelmini

 In Italia oltre 10 mila baby-mamme under 19 solo nel 2008. E ogni anno più di 100 mila visite per malattie sessualmente trasmissibili, con un picco in autunno (stagione nera dopo le libertà estive) e un caso al giorno soltanto a Milano. Le conseguenze del sesso non protetto fra i giovanissimi sono note e in crescita. Eppure, mentre gli altri Paesi corrono ai ripari, “in Italia si studia da un secolo una proposta di legge per l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole e ancora non si è raggiunto l’obiettivo“, denunciano i ginecologi della Sigo. Da qui l’appello al ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini: “Ci aiuti a formare ragazzi responsabili” dentro e fuori dal letto. “Siamo pronti a collaborare” e, se serve, “anche a proporre una bozza di Ddl ad hoc“, annuncia Emilio Arisi, consigliere della Società italiana di ginecologia e ostetricia.

Educazione sessuale: bocciati mamma e papà. I teenagers cinesi imparano dal web

Bocciano l’educazione sessuale insegnata nelle scuole e la ‘lezione’ di papà e mamma sui primi amori. Ancora troppi i tabù secondo i teenager cinesi che, per colmare il black out di informazioni, si attaccano al computer e navigano per ore sul web in cerca di risposte sul sesso. E’ il quadro che emerge da un sondaggio condotto su 3 mila adolescenti del gigante asiatico dal quotidiano ‘China Youth Daily’.

Educazione sessuale: è la tv che spiega il sesso al posto di mamma e papà

Almeno un adolescente italiano su dieci forgia la propria educazione sessuale in base a ciò che vede e sente in tv. E’ questo l’allarmante dato presentato dalla Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), durante il convegno nazionale dal titolo ‘Adolescenti, sessualità e media’ che si è svolto a Roma. Secondo una recente indagine internazionale, infatti, il tubo catodico è ritenuto un fondamentale canale di informazione per i nostri giovani, sempre più influenzati dai messaggi trasmessi.
Secondo la Sigo, quindi, è necessario formare i presentatori e i dj per trasmettere contenuti chiave, che permettano di vivere una sessualità più responsabile e serena ai giovanissimi.

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