Figli della provetta: in Italia sono 10mila l’anno

 Hanno superato quota 10 mila all’anno i bimbi italiani ‘figli della provetta’, secondo l’ultima relazione del ministro della Salute Ferruccio Fazio al Parlamento in tema di procreazione medicalmente assistita, relativa all’attività 2008. Secondo il rapporto, cresce nel nostro Paese il ricorso alle tecniche per il trattamento dell’infertilità di coppia, che oggi hanno ricevuto il massimo riconoscimento scientifico mondiale con l’assegnazione del premio Nobel 2010 per la medicina all’inglese Robert Edwards, pioniere della fecondazione in vitro.

Premio Nobel a Robert Edwards, papà della fecondazione in vitro

E’ Robert Edwards il vincitore del Premio Nobel 2010 per la Fisiologia e la Medicina. Lo scienziato è pioniere nel campo della fecondazione in vitro. L’annuncio è stato dato ieri mattina al Karolinska Institutet di Stoccolma, in Svezia, durante una conferenza stampa trasmessa in diretta online sul sito internet ‘NobelPrize.org’. Le ricerche e i risultati ottenuti dallo scienziato britannico hanno reso possibile trattare l’infertilità, un disturbo in crescita che affligge più del 10% delle coppie nel mondo.

Fecondazione over 45: essere mamme a tarda età fa tendenza

Gli esempi mediatici di supermamme vip, con pancioni ‘over 50’, rischiano di alimentare eccessive illusioni sulla fertilità femminile nelle italiane. “Oggi, al nostro numero verde di consulenza sull’infertilità – racconta Rossella Bartolucci, presidente di Sos Infertilità Onlus – abbiamo, tra le altre, ricevuto due telefonate. Una signora cinquantunenne che, dopo un tentativo di fecondazione assistita fallito nel 1998, e anni di ‘inattività’, decide che è ritornato il momento di riprovare ad avere un figlio“.
L’altra – prosegue Bartolucci in una nota – di una aspirante mamma di 46 anni che, stupita, ci chiede come mai non riesce a concepire, nonostante ‘non dimostri affatto la sua età‘.

Fecondazione assistita: bebé a rischio di malformazioni congenite

I bebe’ nati grazie alla provetta sono più a rischio di malformazioni congenite. E’ quanto emerge da uno studio francese, presentato alla conferenza annuale dell’European Society of Human Genetics di Gothenburg (Svezia). Il team di Geraldine Viot, genetista del Maternité Port Royal Hospital di Parigi, sottolinea che le coppie che stano pensando di sottoporsi a trattamenti di fecondazione assistita dovrebbero essere informate di questi rischi dai medici.

In Egitto a breve si potrà scegliere il sesso del bambino

 Poter scegliere il sesso del bambino non è ancora possibile… fino ad oggi quanto pare… In Egitto la clinica di fecondazione assistita del dottor Ashraf Sabry di al Cairo assicura ai genitori che presto potranno scegliere il fiocco del colore del loro bambino. Sembrerebbe che la maggior parte di loro sceglierà il fiocco azzurro per una questione prettamente culturale: viene trasmesso il nome oppure il patrimonio posseduto.

Per usufruire di questa opportunità bisognerà pagare: il trattamento, che si avvale della selezione pre-impianto degli embrioni a seconda del sesso, costa da 3 mila a 4 mila euro, un costo non sostenibile per la maggior parte della popolazione egiziana, in più non viene garantito al 100% il risultato.

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