Poco fertili già a 20 anni, anche meno rispetto ai quarantenni di oggi. Specialmente se abitano in città, dove soprattutto l’inquinamento mette a repentaglio le chance dei giovani di diventare padri. E’ l’allarme che riguarda un giovane su tre lanciato oggi a Roma dagli andrologi alla presentazione della campagna Androlife. Il potenziale di fertilità maschile – denunciano gli specialisti – si è ridotto: il numero di spermatozoi nei giovani italiani (dai 18 ai 20 anni) è calato del 25%. Inoltre, i ragazzi che vivono nelle aree urbane industrializzate possiedono una produzione di spermatozoi ridotta del 30% rispetto ai loro coetanei che vivono in provincia o in aree rurali. Sono i risultati di tre indagini epidemiologiche italiane, appena concluse, che per la prima volta indagano la fertilità maschile nei giovani. “Su 1.000 ragazzi dai 18 ai 20 anni di età – ha spiegato Carlo Foresta, presidente della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams) – il 33,4% è già ipofertile e l’11,7% lo è gravemente“.
Fertilità maschile
Fertilità maschile: una campagna con Totti testimonial
“Fai un gol per la vita. Perché i figli li vogliamo tutti, no?“. E’ questo il messaggio lanciato dal capitano della Roma, Francesco Totti, nello spot creato per la Campagna nazionale per la prevenzione dell’infertilità maschile nei giovani Androlife, presentata al ministero della Salute. Oltre a Totti, testimonial dell’iniziativa sono due stelle dello sport, Kristian Ghedina e Alex Zanardi. Tutti insieme per far capire ai giovani che, “se si interviene a 18 anni in presenza di problemi – ha spiegato Andrea Lenzi, direttore del Dipartimento di fisiopatologia medica ed endocrinologia alla Sapienza Università di Roma – questi disturbi si possono curare nell’80% dei casi. Mentre se si arriva tardi, magari a 35-40 anni, non c’è molto da fare“.
Il sesso migliora la salute dell’uomo… ma solo se è sesso felice
La scienza conferma: il sesso fa bene alla salute, in particolare a quella maschile. E soprattutto se lui è fedele e felice in coppia, o se tradisce la partner solo saltuariamente. L’attività sotto le lenzuola, infatti, fa ‘bruciare’ meglio lo zucchero nel sangue e migliora il metabolismo. Merito del testosterone, l’ormone sessuale maschile per eccellenza, che è anche in grado di ridurre la resistenza all’insulina, gli stati infiammatori e la massa grassa corporea. Al contrario, quando l’amore si spegne o è conflittuale, peggiora la sindrome metabolica, aumentano le citochine infiammatorie e il rischio cardiovascolare.
Scatole alimentari: scoperta una sostanza che riduce la fertilità maschile
Una sostanza chimica presente nelle scatole di molti cibi sarebbe fra le principali cause dell’infertilità maschile, un fenomeno un crescita, rilevano gli studiosi dell’università del Michigan (Usa) sulla rivista ‘Reproductive Toxicology’. Si tratta del bisfenolo A (Bpa), utilizzato spesso dalle industrie per le confezioni alimentari e dunque facilmente rilevabile nelle scatole di vari cibi come anche nelle forchette di plastica o in altri oggetti di uso comune.
Fertilità e personalità: le mamme ansiose e i papà nervosi fanno più figli
Non solo salute fisica. Anche la personalità di un individuo può influenzare il suo ‘successo’ riproduttivo, secondo una ricerca della University of Sheffield, dell’University College London (Gb) e dell’università di Helsinki (Finlandia), pubblicata sulla rivista ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’. Per gli esperti, infatti, le donne ‘nevrotiche’ e gli uomini estroversi hanno più chance di avere un maggior numero di figli, nelle società che tradizionalmente vantano un tasso di nascite alto.
Fertilità maschile: bere troppa cola riduce il numero di spermatozoi
Alzare troppo il gomito con bevande a base di cola può minacciare la fertilità maschile. Come? Riducendo il numero di spermatozoi e rendendo così più difficile la strada verso la paternità. A sostenerlo è una ricerca danese condotta su 2.500 giovani uomini e pubblicata sull”American Journal of Epidemiology’. Stando allo studio capitanato da Kold Jensen, chi consumava un litro di bevanda alla cola al giorno presentava una riduzione degli spermatozoi nel liquido seminale di ben il 30%.
Infertilità test casalingo per lui…
Secondo molti studi, la percentuale di milioni di spermatozoi per millilitro si sarebbe quasi dimezzata negli ultimi 50 anni. Per questo motivo circa il 35% dei casi di infertilità ha una causa maschile.
Un istituto di ricerca olandese ha messo a punto un test per sapere si è fertili e quanti sono gli spermatozoi attivi. La particolarità di questo esame è che si può fare in casa. E’ che come un test di gravidanza chi in pochi secondi dà la risposta. Il test è stato messo a punto da MESA-Istituto di Nanotecnologia presso l’Università di Twente Enschede, guidati da Loes Segerink, e hanno sviluppato uno strumento con un chip lungo appena 10 centimetri che in una manciata di secondi fornisce la risposta. Questa tecnica supera l’attuale metodo che richiede l’intervento del personale medico.
Fertility day: un Check Up per controllare la fertilità
Sabato 6 marzo e sabato 27 marzo presso il Centro di Medicina della Riproduzione dell’European Hospital di Roma si terrà il Fertility Day Check Up: due giornate dedicate per effettuare esami gratuiti per le coppie che vogliano accertare la propria fertilità ed avere informazioni e consigli su come preservarla.
Per usufruire di questo importante servizio, sarà però necessario prenotare l’appuntamento almeno due settimane prima, chiamando dal martedì al venerdì dalle ore 14,00 alle ore 18,00 allo 06 65975643-14, e richiedere l’elenco degli esami diagnostici specifici che sarà fondamentale eseguire prima della visita.