Brutto vizio già da giovanissimi: l’età media in cui i ragazzi di età compresa tra 15 e 24 anni iniziano a fumare è proprio 15 anni, sebbene oltre il 34% dichiari di aver iniziato prima, mentre il 50% nella fascia di età 15-17 anni. Dati allarmanti, che evidenziano come più di 8 giovani su 10 (l’85,3 %) ‘under 24’ inizino a fumare prima del diciottesimo anno di età. Per sensibilizzare bambini e genitori sul tema delle conseguenze derivanti dal fumo e cercare di contrastare in maniera concreta il vizio nei minori, torna la campagna ‘Alessio e Sara in tour per la prevenzione al fumo minorile!’ del Movimento italiano genitori (Moige).
genitorialità
Psicologia: giocare a videogame con papà fa bene alle teen-agers
Buone notizie per i papà che ancora non hanno rinunciato ai videogame, specie se hanno una figlia. I ricercatori della Brigham Young University’s School of Family Life hanno condotto uno studio proprio sui videogiochi e i bambini tra gli 11 e i 16 anni. Scoprendo che le ragazzine che si dedicavano a questo passatempo con un genitore godevano di un certo numero di vantaggi. Le ‘maniache della consolle’ si comportano meglio, si sentono più legate alle loro famiglie e sono più stabili da un punto di vista di salute mentale, spiega Sarah Coyne, prima autrice dello studio pubblicato sul ‘Journal of Adolescent Health’. “La cosa sorprendente, per me, è che le ragazze non giocano con i videogiochi nella stessa misura dei ragazzi – commenta Coyne – Ma passano la stessa quantità di tempo dei coetanei maschi a giocare con un genitore“.
Istinto materno in via d’estinzione: i sei nuovi tipi di coppie, spesso senza figli
La coppia si fa in sei. Si divide, si ricompone, si allarga, si contamina. Ma resiste anche quella tradizionale, quella tra uomo e donna che convive con i propri figli. Non ci sono i ”separati e basta” oppure i ”separati in casa” di piu’ recente scoperta. Le nuove coppie nella societa’ globalizzata si chiamano con acronimi, ovviamente in inglese: Lat (Living apart together), perche’ vivono insieme ma separati; Dink (Double Income No Kids ) che dell’assenza di prole hanno fatto una scelta non irreversibile; Childfree che ai figli dicono un no netto e definitivo. Poi ci sono le coppie omosessuali e quelle interculturali, diverse ma simili per i pregiudizi a cui spesso ancora sono soggette. E’ l’Italia delle nuove coppie, delle coppie moderne e, in fondo, delle nuove famiglie. In un Paese nel quale pesano non poco i condizionamenti della cultura cattolica. La racconta Alessandra Salerno, psicoterapeuta familiare e di coppia, nella sua indagine ”Vivere insieme” (Il Mulino).
Vediamole, allora, piu’ da vicino le ‘cinque’ (la sesta e’ old style) coppie del nuovo secolo:
I dilemmi delle feste: Babbo Natale, la Befana, i botti e i dolci… il manuale del perfetto genitore
Sì ai regali, meglio se alla moda, e nessun sacrificio o restrizione a tavola. E ancora. No ai fuochi d’artificio, neppure quelli considerati innocui, e no a bugie sull’esistenza o meno di Babbo Natale: ecco alcuni segreti per avere la ‘patente’ del perfetto genitore. Poche regole da tenere bene a mente per trascorrere, insieme ai propri figli, un sereno Natale. A indicarle all’Adnkronos Salute è il pediatra Italo Farnetani dell’università di Milano-Bicocca, che in vista del periodo natalizio ha stilato una sorta di vademecum a riguardo: consigli rivolti alle mamme e ai papà su come comportarsi durante le festività.
Bullismo e famiglie deboli: quando si sfalda la coesione tra genitori e figli
Il bullismo perde terreno tra gli adolescenti italiani anche se cresce la percentuale di chi considera ‘fifone o spia’ quelli che denunciano di essere vittima di atti di bullismo o, peggio, di chi considera il bullo ‘un tipo in gamba’. Mentre la famiglia perde sempre più autorevolezza, secondo la fotografia scattata dalla Società italiana di pediatria (Sip) nella ricerca patrocinata dal ministero della Gioventù presentata al Convegno ‘la Società degli adolescenti’, il 2 dicembre a Salsomaggiore.
Famiglie deboli e senza regole
Si conferma la ‘debolezza’ del nucleo familiare: l’influenza dei genitori su molte decisioni che riguardano la vita dei figli è addirittura minore di quella che gli stessi adolescenti considerano ragionevole. I ragazzi, infatti, ritengono che i genitori dovrebbero influire di più sul look, sullo sport da praticare, sulla scuola da frequentare e sulla scelta del ragazzo. Solo per le abitudini alimentari e il tempo libero l’influenza di mamma e papà è superiore a quella che gli adolescenti ritengono giusta. E cresce, passando dal 9,5% al 13,6% con una punta del 23,7% al Sud, la percentuale di chi considera ‘troppo poche’ le regole che i genitori danno.
Educazione sessuale: in famiglia è tabù
In Italia genitori e figli non parlano di sessualità. In una famiglia su 3 non si è mai affrontato l’argomento, e spesso mamma e papà non si dimostrano all’altezza di rispondere alle domande degli adolescenti. Parte da questi dati il primo progetto della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) pensato espressamente per i genitori, presentato la scorsa settimana a Milano. Sul sito Internet www.sceglitu.it, infatti, è attiva un’area dedicata con un gruppo di esperti a disposizione per rispondere alle domande. Lo stesso portale offre informazioni approfondite sulla fisiologia, la contraccezione, le malattie sessualmente trasmissibili.
Morti in culla: un progetto di Cri e Salvamamme per la prevenzione
Un ‘gemellino salvabebè’ con indicate, in modo semplice e chiaro, le linee guida europee per la prevenzione della morte in culla e le istruzioni per eventuali interventi di disostruzione del neonato e del lattante da latte o rigurgito. Il documento sarà distribuito in tutti i reparti di neonatologia di Roma. E’ il progetto ‘Sempre a pancia in su – per una nanna sicura‘, lanciato dalla Croce rossa italiana (Cri) di Roma e da Salvamamme, in collaborazione con Happy Family Onlus e Capgemini e presentato la scorsa settimana a Roma.
Prevenzione è la parole chiave da cui nasce questa campagna, che “si rivolge nello specifico alle mamme che hanno avuto bambini da poco – spiega il commissario provinciale della Cri di Roma, Marco Squicciarini – Inoltre il documento sarà tradotto con il supporto della Berlitz in varie lingue, affinché tali informazioni siano accessibili anche alle mamme straniere“.
Quelle frasi avvelenate che feriscono i genitori
Difetti fisici, bugie innocenti (e non), piccole incoerenze nel comportamento… Niente sfugge agli occhi (e alla lingua) dei nostri bambini. Ecco una miniguida tratta da Psychologies per trasformare le loro frecce avvelenate in strumenti di crescita.
Partiamo da qui:
– Bambini e adolescenti hanno la capacità di colpire là dove si annidano i nostri complessi.
– Il loro inconscio è collegato al nostro: riescono a capire anche il non detto e a vedere ciò che vogliamo mascherare.
– Ribattere è controproducente: i genitori devono trovare la risposta più adatta in base all’età del bambino e alla natura della provocazione.
Rapporto madri-figlie: quando le mamme non capiscono quando farsi da parte
Madri ossessive, possessive, invadenti, gelose… il rapporto madre-figlia è quanto di più complesso possa esistere e spesso influenza in modo pesantissimo lo sviluppo e la vita delle giovani. La dottoressa Mariacandida Mazzilli, psicologa e psicoterapeuta, parla di questo complesso argomento dalle pagine di Margherita.net, analizzando le domande più frequenti ricevute dalle lettrici del network al femminile. Eccone alcuni estratti che potranno essere utili a molte… mamme frustrate e figlie stressate.
Fecondazione over 45: essere mamme a tarda età fa tendenza
Gli esempi mediatici di supermamme vip, con pancioni ‘over 50’, rischiano di alimentare eccessive illusioni sulla fertilità femminile nelle italiane. “Oggi, al nostro numero verde di consulenza sull’infertilità – racconta Rossella Bartolucci, presidente di Sos Infertilità Onlus – abbiamo, tra le altre, ricevuto due telefonate. Una signora cinquantunenne che, dopo un tentativo di fecondazione assistita fallito nel 1998, e anni di ‘inattività’, decide che è ritornato il momento di riprovare ad avere un figlio“.
“L’altra – prosegue Bartolucci in una nota – di una aspirante mamma di 46 anni che, stupita, ci chiede come mai non riesce a concepire, nonostante ‘non dimostri affatto la sua età‘.