Se oggi vedere una mamma che ha il primo figlio dopo i 40 anni sembra ancora strano, nel giro di qualche generazione potrebbe essere la norma. Lo affermano i ricercatori dell’università di Sheffield, secondo cui l’evoluzione selezionerà le donne in grado di procreare più tardi, dando loro un vantaggio sulle altre. La teoria dei ricercatori nasce da uno studio, pubblicato dalla rivista The American Naturalist, sui registri dei matrimoni in Finlandia nel 1700 e nel 1800, per un totale di 1591 donne. In questo periodo le condizioni erano opposte a quelle attuali: le donne si sposavano molto prima, ma con uomini di solito molto più vecchi, il che rendeva più probabile che rimanessero vedove presto, al punto che dopo i 35 anni il numero di donne sposate declinava.
Gravidanza a rischio
Parto Cesareo: informazioni errate e rimborsi sanitari
“Il parto cesareo non rappresenta di per sé una soluzione vantaggiosa, né sotto il profilo del dolore né sotto quello della sicurezza. Troppo spesso vi si ricorre senza reali motivi di utilità per la salute della madre e del bambino, ma perché alle donne vengono offerte informazioni errate e perché può rappresentare una soluzione più remunerativa per le strutture in termini di rimborsi“. Così il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, plaudendo in una nota al decreto dell’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Massimo Russo, che uniforma le tariffe dei rimborsi per il parto per arginare l’eccessivo ricorso al cesareo.
Malasanità: aperta un’indagine sulla bimba morta dopo il cesareo a Cosenza
E’ stata avviata un’indagine sul caso della bimba nata all’ospedale di Rossano, in provincia di Cosenza, e deceduta mentre stava per essere trasferita in elisoccorso alla neonatologia dell’Annunziata di Cosenza. L’episodio è avvenuto martedì scorso. La madre della piccola, alla fine del settimo mese di gravidanza, accusando dolori addominali si era recata presso una guardia medica. Aveva poi deciso, insieme al marito, di raggiungere l’ospedale di Trebisacce dove però il reparto di ostetricia e ginecologia era chiuso. A quel punto, una volta visitata, le viene consigliato il trasferimento presso il presidio di Rossano, dove i coniugi giungono in macchina, essendo l’ambulanza del 118 già impegnata per un soccorso.
Fecondazione assistita: bebé a rischio di malformazioni congenite
I bebe’ nati grazie alla provetta sono più a rischio di malformazioni congenite. E’ quanto emerge da uno studio francese, presentato alla conferenza annuale dell’European Society of Human Genetics di Gothenburg (Svezia). Il team di Geraldine Viot, genetista del Maternité Port Royal Hospital di Parigi, sottolinea che le coppie che stano pensando di sottoporsi a trattamenti di fecondazione assistita dovrebbero essere informate di questi rischi dai medici.
Cancro al seno in gravidanza: una donna su tremila viene colpita
Cancro al seno col pancione: un dramma nel dramma che colpisce in Italia una donna in dolce attesa su 3 mila. Con numeri in crescita, avvertono gli esperti, complici la possibilità di diagnosi sempre più precoci e l’aumento dell’età media alla prima gravidanza (sopra i 30 anni, in molti casi intorno ai 35). Risultato: oggi il 15% dei tumori al seno scoperti nelle under 35 riguarda una donna incinta. Del big killer ‘in rosa’ durante la gravidanza, e delle nuove terapie personalizzate che aiutano a salvaguardare il benessere del nascituro, si parlerà alla Insubria International Summer School, organizzata il 10 e l’11 giugno dall’università dell’Insubria a Induno Olona (Varese), in collaborazione con il Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York.
Stress da 11 settembre: aumento di aborti in Usa per i feti maschi
Non solo terrore, distruzione e vittime causate dal disastro. Lo stress scatenato dagli attacchi al World Trade Center l’11 settembre 2001 avrebbe provocato negli Usa un aumento di aborti, ma solo per i feti di sesso maschile. Lo rivela uno studio americano, pubblicato sul ‘BioMed Central Journal’. Secondo la ricerca, almeno il 12% in più di maschietti ancora nel pancione ha perso la vita nel settembre 2001 dopo la 20esima settimana di gravidanza, rispetto a un “normale” mese di settembre.
Mortalità infantile in calo nel mondo, ma è ancora tanta la strada da fare
Nel mondo muoiono meno bambini al di sotto di 5 anni: la buona notizia arriva dalle nuove stime dell’università di Washington a Seattle, che aggiornano quelle dell’Unicef, che risalgono al 2008. I nuovi dati, pubblicati nell’edizione online della rivista The Lancet, indicano che le morti di bambini con meno di 5 anni sono 820.000 in meno rispetto alle ultime stime dell’Unicef. Complessivamente nel mondo dal 1970 ad oggi la mortalità infantile si è ridotta di circa il 60%, con una media del 2% l’ anno. Un dato che, secondo i ricercatori dell’Istituto per la valutazione della salute (Ihme) dell’università di Washington, dimostra come molti Paesi poveri abbiano fatto progressi nella tutela della salute dei più piccoli.
Mamme famose: Monica Bellucci mamma per la seconda volta a 45 anni
Monica Bellucci è diventata ieri mamma per la seconda volta: è nata Leonie: brunetta e carina, vista cotanta genitrice. Ne da notizia il sito web di Vanity Fair, il canale Vanity People di www.style.it.
“E’ arrivata: è brunetta e carina” racconta la diva a Vanity Fair, “é stato un parto naturale, come quelli delle vecchie contadine, il travaglio è durato due ore e 30 minuti. Leonie pesa 3 chili e 220 grammi ed è lunga 53 cm”. Monica Bellucci, 45 anni, è sposata dal 1999 con l’attore francese Vincent Cassel (ultimo film: Nemico pubblico n.1), 43 anni, che aveva recentemente raccontato a Vanity Fair “la magia essere papà”.
La diagnosi prenatale: la villocentesi
La villocentesi dovrebbe essere eseguita dopo la 10° settimana di gestazione, quindi all’inizio del terzo mese, per evitare di provocare delle lesioni al bambino. Si tratta del prelievo dei villi coriali per esaminare il cariotipo, cioè l’assetto cromosomico fetale, al fine di valutarne la normalità o, al contrario, la presenza di anomalie. Con questo esame si può diagnosticare la sindrome di Down, quindi è molto importante che le mamme si sottopongano alla villocentesi. Il rischio di aborto è bassissimo (1%) ed è meno invasiva dell’amniocentesi.
Quando non è possibile fare sesso in gravidanza
Durante la gravidanza è possibile fare sesso, ma con le opportune precauzioni. Fermo restando che il bambino dentro alla pancia della sua mamma è ben protetto dal liquido che lo circonda e dal sacco che lo contiene, questi è separato dal canale in cui avviene il rapporto da un tappo di muco, oltre che dalla sua naturale posizione.
Anche le contrazioni che la mamma può avvertire durante l’orgasmo non fanno male al bambino e non hanno niente a che vedere con quelle del travaglio.