Guida e consigli per il neonato: l’interpretazione del pianto

 Il pianto di un neonato e’ sicuramente la prima forma di linguaggio per attirare l’attenzione su di se, per potersi mettere in comunicazione con chi si prende cura di lui o per scaricarsi da qualche tensione. Infatti egli reagisce in modo diverso alle varie situazioni. Ma con il passare del tempo gli stessi genitori, una volta entrati in sintonia con il bimbo, imparano a capire e dare il sostegno che gli serve.

Anche se non esistono delle vere e proprie regole per l’interpretazione di questi strilli, proviamo a diversificare i vari modi:

-il pianto per fame o sete che il bambino lo segnala con un pianto di allarme e lo interromperà non appena gli si porge il capezzolo o il biberon;

-il pianto per dolore che è facilmente riconoscibile perchè ha un timbro disperato e straziante;

-il pianto da disagio, stanchezza o fastidio è solitamente un pianto di sconforto o lamentoso;

-il pianto di necessità è perchè il bambino vuole essere coccolato;

Guida e consigli per il neonato: il ciuccio

 Per tutti i neonati l’atto di succhiare avviene in modo spontaneo. Ciò non significa che obbligatoriamente devono succhiare il ciuccio, alcuni preferiscono il dito: entrambi hanno lo scopo di calmare il bimbo e lo aiutano ad affrontare le situazioni di difficoltà.

Ma non e’ tutto qui: il succhiare per il bimbo rappresenta sia il piacere del contatto umano, sia rappresenta uno strumento essenziale di esplorazione visto che tutto ciò che gli interessa o che attira la sua attenzione chiama in gioco la sua bocca. Quindi la bocca diventa per lui l’organo più sensitivo , più importante dato che succhia per amare e per conoscere.

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