Quando arriva il fratellino? Meglio aspettare almeno un anno per evitare rischi di autismo

 Meglio non avere troppa fretta nel dare un fratellino o una sorellina al proprio figlio. Le donne che mettono al mondo un bambino entro soli 12 mesi da una precedente gravidanza espongono infatti il loro secondo bebè a un rischio triplo di autismo, suggerisce uno studio portato avanti su 663 mila famiglie californiane da un team della Columbia University di New York (Usa), pubblicato sulla rivista ‘Pediatrics’.

Il tempo per riprendersi
L’indagine conferma che l’organismo femminile ha bisogno di un giusto periodo di tempo per riprendersi dai nove mesi di gestazione e che rimanere incinta troppo presto comporta pericoli non indifferenti. Ricerche precedenti avevano già dimostrato che due gravidanze troppo ravvicinate fra loro provocano rischi di parto prematuro e di basso peso del secondo bimbo alla nascita.

Gravidanza e prevenzione dell’aborto: arrivano gli antibiotici pre-amniocentesi

 Antibiotici ‘salva bebè’ prima dell’amniocentesi: l’uso sempre maggiore di questi farmaci prima di eseguire l’esame ha ridotto il rischio aborto da 1 su 100 a meno di 1 su 1000. Ad affermarlo è Paolo Scollo, direttore del dipartimento Materno infantile e dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia dell’Azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania e vicepresidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo).
Nei reparti di Ostetricia – ribadisce l’esperto – il numero di donne in gravidanza ricoverate per complicanze dell’amniocentesi si è, nel corso degli anni, notevolmente ridotto: in passato il rischio di aborto era dell’1%, che è sceso progressivamente allo 0,3-0,5%. L’assunzione di antibiotici prima dell’esame è finalizzata a contrastare i batteri che normalmente colonizzano le vie genitali femminili anche durante la gravidanza e che, sfruttando il momento del prelievo del liquido amniotico, possono causare infezioni al liquido stesso, determinando di conseguenza la rottura del sacco amniotico in cui è contenuto il bambino. Il rischio di aborto legato all’amniocentesi, infatti, non dipende strettamente dal prelievo in sé, ma è legato all’eventualità che il liquido si infetti, nei giorni immediatamente successivi“.

A smile for mums: un progetto per sconfiggere la depressione post partum e in gravidanza

 Un progetto per ridare il sorriso alle mamme che, per colpa della depressione, non riescono a vivere con gioia la nascita del loro bambino. Circa 90 mila italiane che ogni anno combattono con la depressione in gravidanza e la depressione post partum. A loro è dedicata la campagna ‘A Smile for Moms‘, voluta dall’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda), con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero della Salute, presentata a Roma.

Ipertensione nelle donne incinte, scoperta l’origine a Londra

 Il meccanismo alla base della preeclampsia, cioe’ l’innalzamento della pressione delle donne incinta che puo’ portare all’aborto, e’ stato finalmente svelato da uno studio pubblicato dalla rivista ‘Nature’, i cui risultati potrebbero fornire anche indicazioni utili per un nuovo farmaco contro l’ipertensione. Lo studio delle universita’ britanniche di Cambridge e di Nottingham e’ durato 20 anni. I ricercatori hanno utilizzato i raggi x per determinare la struttura dell’angiotensinogeno, una proteina che e’ la fonte dell’angiotensina, l’ormone che regola l’innalzamento della pressione, scoprendo che questa si ossida e modifica la sua conformazione per legarsi con un enzima chiamato renina.

Adolescenti irresponsabili a letto: è boom di mamme giovanissime

Adolescenti sempre più irresponsabili a letto. Quasi la metà (45%) dei ragazzi sessualmente attivi fra i 15 i 24 anni confessa di avere avuto rapporti non protetti, secondo un’indagine condotta in Italia e altri 24 Paesi in vista della quarta Giornata mondiale della contraccezione celebrata domenica 26 settembre. Rispetto alla rilevazione 2009, il numero di imprudenti è lievitato di un quarto (+25%). Risultato: ragazzine col ‘pancione’ che nell’80% dei casi optano per l’aborto, e un boom di malattie sessualmente trasmissibili. L’allarme arriva dagli esperti della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), oggi a Milano per presentare i risultati 2009 del kit multimediale Sigo per le scuole e l’edizione 2010 del corso.

Fumo in gravidanza: il bebé rischia tumori per tutta la vita

Bimbi di mamme fumatrici condannati ai tumori per tutta la vita. E’ questo il risultato di una recente ricerca sui danni del fumo in gravidanza, danni che marchieranno la vita del nascituro per tutta la sua esistenza. Tutti sanno perfettamente che fumare fa male, e tutte le donne sanno che fumare in gravidanza rischia di nuocere alla salute del piccolo. Eppure il 20% delle future mamme fumatrici non riesce a smettere pur consapevole dei danni che il feto può subire. Certamente il fumo rappresenta una vera e propria dipendenza dalla quale è sempre molto difficile liberarsi, ma se siete forti fumatrici e state per diventare mamme, vale senz’altro la pena di impegnarvi con tutte voi stesse per dire no alle sigarette, almeno per tutto il periodo della gestazione e, naturalmente, dell’allattamento (senza dimenticare comunque i rischi legati al fumo passivo a cui esporreste i bambini ricominciando).

La proposta del ginecologo: multa alle donne che fumano in gravidanza

Multiamo le donne che fumano durante la gravidanza. Il feto è un non fumatore e, come prevede la legge, va tutelato“. A lanciare l’appello è Claudio Giorlandino, ginecologo e presidente della Società italiana di diagnosi prenatale e medicina materno fetale (Sidip).
Nonostante sia ormai noto a tutti quali e quanti danni il fumo puo’ provocare al feto – afferma l’esperto – moltissime donne continuano a fumare durante la gravidanza, senza avere alcuna considerazione e rispetto per il bambino che sta crescendo dentro di loro. La legge attualmente in vigore non vieta il fumo, in realtà, ma vieta di fumare nei luoghi pubblici, a tutela di chi non è fumatore. Essendo il feto non fumatore, a sua tutela, esattamente come previsto dalla legge, andrebbe multata anche la mamma in attesa che sta fumando anche fuori dai locali pubblici“.

Infezioni infantili: i microbi passati al bambino dipendono dal tipo di parto

 I batteri che ‘ospitiamo’ dipendono dal modo in cui siamo venuti al mondo. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Porto Rico e dell’Università del Colorado a Boulder, due istituti venezuelani. In pratica, la tecnica del parto influisce sui tipi di microbi presenti nell’organismo del piccolo fin dalla sua nascita, cosa che ha importanti riflessi sulla salute nel corso dello sviluppo.

Diagnosi prenatale: l’amniocentesi

 L’amniocentesi si esegue tra la 15a e la 18a settimana di gravidanza. L’esame viene eseguito a regime ambulatoriale (non è richiesto il ricovero) e non è particolarmente doloroso, poiché comporta solo il dolore legato alla puntura con l’ago. Viene dapprima eseguita un’ecografia per valutare la vitalità del feto, la corretta epoca di gravidanza e la sede di inserzione della placenta.

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