Casa del Parto Naturale “Acqualuce”

 Nella pineta dell’Ospedale Grassi di Ostia, Roma, esiste una costruzione realizzata interamente in legno e vetro che offre alle donne in gravidanza di partorire nel modo che preferiscono e nei tempi che preferiscono, questa struttura è la Casa Maternità “Acqualuce”.
In questa struttura per la maternità si può scegliere la posizione che si preferisce per far nascere il proprio bambino nel modo più naturale possibile e meno “ospedalizzato” possibile, offrendo un ambiente il più possibile vicino a quello casalingo. Le partorienti e future mamme sono assistite da ostetriche professioniste pronte ad offrire il loro aiuto competente e qualificato laddove ce ne sia bisogno, senza però essere una presenza invasiva per la futura mamma, che potrà scegliere di avere accanto il futuro papà, e che potrà avere il neonato sempre vicino sin dal momento della nascita per favorire il suo rapporto con il bambino e l’allattamento al seno.

I bimbi nati da parto cesareo sono più tranquilli: ecco perché

I bambini nati con il cesareo sono piu’ calmi di quelli nati con il parto naturale. Lo afferma uno studio su 4mila bambini pubblicato dalla rivista BJOG: An International Journal of Obstetrics and Gynaecology. Gli autori dell’Institute of Reproductive and Child Health di Pechino, sono arrivati alla conclusione intervistando i genitori dei bimbi in eta’ prescolare sul comportamento dei figli e incrociando le risposte con il metodo di nascita. Il parto naturale e’ risultato peggiore del cesareo, mentre gli effetti piu’ grandi sono stati rilevati per i bimbi nati con un parto naturale assistito dal ‘forcipe’.

Parto sicuro: i ginecologi chiedono meno strutture ma più organizzate

La nuova mappa del parto in Italia deve prevedere un numero inferiore di strutture sul territorio ma meglio attrezzate, con la presenza, 24 ore su 24, di una guardia ostetrica, del neonatologo e la possibilità di usufruire dell’analgesia epidurale, con la disponibilità a tempo pieno dell’anestesista. E’ quanto affermano i ginecologi della Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo), dell’Associazione ostetrici ginecologi ospedalieri italiani (Aogoi) e della Federazione sindacale medici dirigenti (Fesmed), che propongono il riordino del sistema materno infantile del nostro Paese dopo i recenti casi di malasanità che hanno coinvolto partorienti e neonati.

Partoanelgesia: il parto senza dolore per ridurre l’uso dei cesarei

 Dopo l’ennesimo episodio di lite tra medici per la gestione di un parto, in cui a subirne le conseguenze sono ancora una volta una madre e un bambino, dobbiamo interrogarci su quale sia la strada da intraprendere. Una delle possibilità per ridurre le conseguenze di simili episodi è la partoanalgesia, che nel 2010 dovrebbe essere un diritto per tutte le donne“. Così Vincenzo Carpino, presidente dell’Aaroi-Emac (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani emergenza area critica), interviene sulla presunta lite tra due ginecologi avvenuta nel reparto di ginecologia dell’ospedale Papardo di Messina.

Sicurezza in sala parto e numero di nascite: meno bebè e strutture poco sicure

Il 66% dei punti nascita italiani esegue meno di 1.000 parti l’anno, la soglia indicata dall’Organizzazione mondiale della sanità e ribadita ieri dal ministro della Salute Ferruccio Fazio per garantire sicurezza in sala parto. Il 10,47% delle nascite avviene in punti nascita con meno di 500 parti l’anno. A sottolinearlo, numeri alla mano, è la Commissione d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi regionali, che indica come, mediamente, nel nostro Paese più di un parto su 4 avvenga in strutture che ne registrano meno di 1.000 l’anno.

Taglio cesareo, arriva un test per minimizzare i rischi

 Messo a punto un test per decidere in modo rapido e sicuro tra taglio cesareo e parto naturale e risparmiare alla donne lunghe ore di travaglio dolorose ed inutili, nonché talvolta foriere di complicazioni, come spesso avviene quando si aspetta troppo tempo in sala parto prima di decidere per un taglio cesareo. Secondo quanto si apprende online sul sito della BBC, l’ha messo a punto la compagnia svedese Obstecare sulla base di una ricerca condotta alla Liverpool University e al Liverpool Women’s Hospital.

Partorire a Ferragosto, l’incubo delle Italiane

 Ferragosto è vicino, e le mamme in attesa scalpitano per dare alla luce il loro bambino. Il timore è che il lieto evento possa capitare proprio nei giorni in cui ospedali e cliniche sono quasi ‘deserti’. O che le ferie, specialmente quelle dei papà, coincidano con il parto e non permettano di godersi il neonato a lungo. Così le sale parto della Penisola si affollano, proprio nelle settimane che precedono la ‘pausa’ ferragostana.

Parto Cesareo: informazioni errate e rimborsi sanitari

 Il parto cesareo non rappresenta di per sé una soluzione vantaggiosa, né sotto il profilo del dolore né sotto quello della sicurezza. Troppo spesso vi si ricorre senza reali motivi di utilità per la salute della madre e del bambino, ma perché alle donne vengono offerte informazioni errate e perché può rappresentare una soluzione più remunerativa per le strutture in termini di rimborsi“. Così il sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella, plaudendo in una nota al decreto dell’assessore alla Salute della Regione Sicilia, Massimo Russo, che uniforma le tariffe dei rimborsi per il parto per arginare l’eccessivo ricorso al cesareo.

preload imagepreload image