Niente fumo ma taglio cesareo: ritratto della mamma italiana tipo

 Fumano meno, prendono acido folico e seguono i corsi pre-parto. Ma resta ancora alto e addirittura in lieve aumento il numero di tagli cesarei nel nostro Paese e quello delle ecografie. Questa la ‘fotografia’ delle abitudini delle donne italiane in gravidanza, scattata dall’Istituto superiore di sanità, grazie a un’indagine che raccoglie i dati di 25 Asl in 11 Regioni.
Dall’analisi risulta che il parto con taglio cesareo è aumentato lievemente, passando dal 32% del 2002 al 33,8% del 2008. Diminuisce, invece l’abitudine al fumo: il 68,1% delle donne in gravidanza smette di fumare e non riprende più se allatta al seno.

In Egitto a breve si potrà scegliere il sesso del bambino

 Poter scegliere il sesso del bambino non è ancora possibile… fino ad oggi quanto pare… In Egitto la clinica di fecondazione assistita del dottor Ashraf Sabry di al Cairo assicura ai genitori che presto potranno scegliere il fiocco del colore del loro bambino. Sembrerebbe che la maggior parte di loro sceglierà il fiocco azzurro per una questione prettamente culturale: viene trasmesso il nome oppure il patrimonio posseduto.

Per usufruire di questa opportunità bisognerà pagare: il trattamento, che si avvale della selezione pre-impianto degli embrioni a seconda del sesso, costa da 3 mila a 4 mila euro, un costo non sostenibile per la maggior parte della popolazione egiziana, in più non viene garantito al 100% il risultato.

Il pre travaglio: scopriamo insieme che cosa è

 Il pre travaglio è il lasso di tempo che può iniziare tre o quattro settimane prima del vero travaglio e nel quale il bambino si dovrebbe cominciare a posizionarsi in modo diverso. Questo tempo è molto variabilie da donna a donna. Il bambino scende verso il collo uterino e la parte inferiore dell’utero si assottiglia.

In questo periodo particolare la futura mamma può avvertire un senso di tensione al ventre e dolori simili a quelli che si hanno durante il ciclo mestruale con anche delle leggere contrazioni non dolorose. Tutti questi segnali servono per dirvi che il vostro bambino si sta preparando per nascere!

L’uso del Remifentanil non è sicuro…Tre medici hanno inviato una lettera di replica al Corriere della Sera

 Qualche giorno fa sul Corriere della Sera ha pubblicato un articolo intitolato “Oppio in sala parto, il dolore scompare”. Noi di mondobimbiblog abbiamo ripreso l’articolo e ne abbiamo parlato proprio ieri. L’articolo parlava dell’uso sperimentale del Remifentanil durante il travaglio e sosteneva che la sperimentazione già avviata dall’ospedale Careggi di Firenze sembrerebbe che avesse dato buoni risultati.

Sul blog “Epidurale” tre medici hanno inviato al Corriere della sera una lettera di replica in cui si esprimono le loro perplessità e le loro contrarietà a proposito del Remifentanil. Vi proponiamo care amiche di mondobimbiblog di leggervi la lettera sul blog Epidurale, intanto noi vi citiamo alcuni dei punti più salienti:

Partorire senza dolore arriva l’oppio al posto dell’epidurale

 Per tutte le donne partorire non è certo una passeggiata… Lo sanno bene le mamme che ci sono già passate… Ma adesso in loro aiuto oltre alla già nota epidurale è arrivato l’oppio. E’ stato sperimentato a Firenze all’Ospedale Careggi, il remifentanil, un oppioide solitamente usato come anestetico (solitamente usato per addormentare a chi si sottopone ad un intervento chirurgico) che adesso può essere utilizzato anche in sala parto (viene somministrato in endovena per partorire senza dolore). Tutto questo è sicuramente un sistema innovativo per l’Italia, ma già ampiamente studiato, fin dagli anni ‘90, nel Regno Unito.

Questa sperimentazione è stata condotta dal Reparto di anestesia del Dipartimento materno-infantile dell’ospedale fiorentino, guidato dalla dottoressa Anna Maria Melani. Sono oltre mille le pazienti che sono state trattate dal 2006, anno di debutto della sperimentazione. In Italia la paziente zero, è stata la stessa figlia della dottoressa Melani, che nel 2005 ha deciso di rinunciare all’epidurale e di testare questo farmaco di ultima generazione. La sperimentazione è partita ovviamente dopo che il comitato etico dell’ospedale ha dato il consenso.

Quando non è possibile fare sesso in gravidanza

 Durante la gravidanza è possibile fare sesso, ma con le opportune precauzioni. Fermo restando che il bambino dentro alla pancia della sua mamma è ben protetto dal liquido che lo circonda e dal sacco che lo contiene, questi è separato dal canale in cui avviene il rapporto da un tappo di muco, oltre che dalla sua naturale posizione.

Anche le contrazioni che la mamma può avvertire durante l’orgasmo non fanno male al bambino e non hanno niente a che vedere con quelle del travaglio.

Il “Birth Plan”, un piano per il parto

 Il “Birth Plan” è molto diffuso in Spagna, ma a poco a poco sta prendendo piede anche in Italia. E’ una sorta di elenco di preferenze relative alle principali aspetti dell’assistenza, dal travaglio fino ai giorni successivi alla nascita del bambino, che viene prima discusso con le ostetriche del reparto e poi allegato alla cartella clinica.

Ma come deve essere compilato? Il “Birth Plan” deve essere compilato dalla futura mamma e dal futuro papà e firmato da entrambi. L’importante è prendersi del tempo per riflettere bene su quello che ci si aspetta e poi iniziare a metterlo per iscritto. Un ottimo aiuto è parlarne durante il corso pre parto per chiarirsi bene le idee.

Ma come deve essere presentato? Il “Birth Plan” deve essere posto all’attenzione dell’ostetrica di turno, ma anche a tutto il personale del reparto di ostetricia. In alcuni ospedali viene richiesto anche di consegnare una copia alla direzione sanitaria.

L’ospedale griffato HELLO KITTY a Taiwan

 In Taiwan, all’ospedale del Changua County, tutto il reparto di maternità è stato griffato Hello Kitty, la gattina rosa per bambini famosa in tutto il mondo.

Non solo l’ arredamento è tutto griffato Hello Kitty, ma anche tutti gli accessori, dai bavaglini alle coperte, dai pannolini ai ciucci, dall’ascensore al bancone dell’accettazione, persino le infermiere indossano la divisa su cui fa bella mostra di sè il volto sorridente della gattina. Addirittura i certificati di nascita dei bambini sono rosa con la gattina in un angolo…

Parto: la visita di controllo dopo 40 giorni di puerperio

 Prima delle dimissioni in ospedale il ginecologo fa una visita di controllo per verificare le suture e le condizioni dell’utero. Se il parto è stato normale e senza nessuna complicazione non è necessario fare subito altre visite. In assenza di problemi alla neo mamma si consiglia di fare una verifica dopo 40 giorni dopo il parto.

Nel caso invece di parto cesareo di solito è il ginecologo che ha eseguito l’intervento a fissare, prima che la neo mamma venga dimessa una nuova visita. In assenza di complicazioni avviene circa dopo 20 giorni dopo l’intervento.

Le case maternità in Italia

 Marta Campiotti della CASA MATERNITA’ MONTALLEGRO ci ha mandato queste informazioni e noi le pubblichiamo:

Anche in Italia, come in America, Germania e Svizzera, ci sono le case maternità, aperte da ostetriche libere professioniste con esperienza di parto a domicilio.
Ma cosa è una casa maternità? Una vera casa, un luogo pensato come spazio e tempo speciale dove si pratica l’ostetricia globale, cioè basata sull’attenzione agli aspetti clinici, emotivi e relazionali.
Le case maternità non sono situate dentro un ospedale perchè questo non aiuta un processo istintivo e naturale quale il parto: si assiste la nascita fisiologica, come natura vuole, e questo è lo spazio professionale delle ostetriche, insieme alle famiglie.
La Casa Maternità offre alla donna e al bambino una reale e sicura alternativa al parto ospedaliero medicalizzato.

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