La danza del ventre aiuta il parto naturale

La danza del ventre aiuta le donne che si trovano in stato di gravidanza a partorire in maniera naturale. Per quale motivo? Si tratta di una attivita’ fisica che favorirebbe il benessere fisico e psicologico della donna in dolce attesa grazie ai movimenti lenti e circolari che coinvolgono il bacino e la zona pelvica: insomma un alleato per chi desidera una gravidanza serena e una chance in più di favorire il parto naturale. Proprio di questa novità si parlerà alconvegno L’altro parto: dall’acqua alle medicine complementari, organizzato dall’azienda sanitaria di Firenze. L’azienda sanitaria del capoluogo toscano spiega inoltre che proprio granzie alla danza del ventre i muscoli addominali si tonificano e i colpi di anca insegnano alle donne a muovere il bacino in modo libero e naturale.

Parti cesarei e indolore in Gran Bretagna: troppi

Meno parti cesarei e indolore in Gran Bretagna per ridurre i costi e così il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, il Royal College of Midwives e il National Childbirth Trust hanno pensato di dare vita a delle nuove linee guida per i medici che dovranno cercare convincere le donne a partorire in modo naturale. Secondo Philip Steer, direttore responsabile del British Journal of Obstetrics and Gynaecology iniziative come queste fanno riducono le possibilità di scelta delle donne ma occorre anche ricordare che un cesareo ha un costo per il servizio sanitario pubblico inglese di 1.200 sterline e un’epidurale di circa 250 sterline: forse costi troppo elevati in un periodo di crisi economica.

Complicazioni del parto, la distocia della spalla

Con il termine distocia si raggruppano tutte le condizioni che comportano anomalie allo svolgimento regolare del parto naturale.

In particolare, la distocia della spalla è una complicazione rara e non prevedibile che si verifica quando durante la fase di espulsione (quindi nella fase finale del parto), la fuoriuscita delle spalle non segue quella testa.

La spalla anteriore del bambino, si ferma quando entra nel canale del parto, rendendo così impossibile la fuoriuscita totale del corpo. La situazione è pericolosa in quanto il nascituro non riesce a respirare perché il torace è compresso e la bocca rimane chiusa perché la testa ha già impegnato il canale del parto.

Parto naturale o cesareo?

Un timore che accomuna molte future mamme è quello di soffrire nel momento del parto ed è proprio per questo motivo che si ricorre, forse un po’ troppo spesso, al taglio cesareo.  Stando ad alcuni dati, in Italia si è arrivati a quasi il 40% delle nascite con parti cesarei, nonostante per l’Organizzazione Mondiale della Sanità il limite massimo è del 15%.

Parto naturale vs parto cesareo

I bambini nascono in modo naturale da che mondo e mondo, ma negli ultimi anni c’è stato un boom di tagli cesarei, per i più svariati motivi. Spesso è assolutamente necessario per evitare che mamma e bambino rischino la vita.

In altre situazioni è soltanto una scelta, per soffrire di meno, per evitare altre problematiche collegate al parto naturale, ma come in tutte le cose ci sono pro e contro.

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