A volte una grande emozione può sbloccare un bambino che per disabilità o altri motivi fatica a rapportarsi con l’esterno, aiutandolo a emergere dal suo mondo sommerso. E’ l’ipotesi che guida il progetto pilota di pet therapy con gli animali marini, realizzato dall’Ospedale San Carlo di Nancy Idi (Istituto dermopatico dell’immacolata) e Zoomarine Roma, il parco del mare di Torvaianica. Inizia così un percorso di terapia assistita dagli animali (Taa) alla ‘Baia dei Pinnipedi’, una delle aree zoologiche del parco acquatico, che conta 13 esemplari tra foche e leoni marini di varie specie, rivolto a bambini tra 8 e 14 anni con autismo.
Pet therapy
Andare a cavallo aiuta il bambino a vincere la timidezza
Care mamme e cari papà il vostro bambino è timido e non sapete come aiutarlo per vincere questo “problema”? Un valido aiuto per loro è fargli fare equitazione. Infatti andare a cavallo procura nel bambino dei benefici sia alla sua mente che al suo corpo, una vera e propria pet therapy.
Come qualche tempo fa avevamo parlato dell’asinoterapia, anche l’equitazione fa si che tra il bambino e l’animale si venga a creare un legame forte portando nel bambino una migliore conoscenza di se stesso legata ad una maggiore autostima.
L’Asinoterapia, una nuova tecnica della Pet Therapy
Care mamme, cari papa’ avete mai sentito parlare di Asinoterapia?
E’ una nuova tecnica (chiamata anche onoterapia) efficace nei percorsi di riabilitazione fisica, nella cura dei disagi affettivi ed emotivi e delle difficolta’ relazionali.
Questo grazie alle caratteristiche fisiche e comportamentali (la taglia ridotta, la morbidezza al tatto, la proverbiale pazienza, la lentezza nei movimenti, l’andatura monotona e controllata) dell’asino che svolge un valido ruolo nel campo della pet therapy. Questo tipo di terapia è indicata anche per i bambini.
Ma come funziona? Come agisce l’Asinoterapia?
Questa tecnica prevede l’esecuzione di diversi esercizi adeguati ai singoli casi. Uno di questi, indicato per i bambini, consiste nel cavalcare l’asino a bordo di un carro e nel percorrere un tragitto costellato di oggetti con i quali il bambino entra in relazione e in funzione dei quali deve riorganizzare le proprie capacita’ cognitive e motorie.
Altri esercizi, invece, agiscono sulla sfera emotiva: servono per tranquillizzare rilassando il paziente, dandogli un senso di sicurezza e un senso di protezione.