Le regole della prevenzione dell’influenza di stagione

Sta arrivando anche i Italia e tra poco saranno in molti coloro che se la dovranno vedere con l’influenza di stagione. Un male che arriva puntuale ogni anno e che colpisce in prevalenza i bambini che hanno un sistema cardio-respiratorio ancora in via di formazione e per questo meno resistente all’attacco di virus e batteri.

C’è chi sceglie la strada del vaccino e chi, invece, preferisce adottare delle regole di prevenzione in modo da scongiurare l’arrivo della febbre e dell’inappetenza, chiari sintomi di influenza.

Casi di soffocamento: ecco come comportarsi in emergenza

 Soffocato da una caramella a 19 mesi: così è morto, la scorsa settimana, il piccolo Enrico Prili, di Serrone, un centro in Provincia di Frosinone. Inutili i primi soccorsi da parte della madre e la corsa disperata di ospedale in ospedale: il bimbo è arrivato in gravissime condizioni al ‘Gemelli’ di Roma, dove è deceduto. Pochi giorni prima la stessa sorte era toccata a un altro bambino, ma non c’è da stupirsi: la morte dei bambini per soffocamento accidentale è una tragedia che colpisce, ogni anno, almeno 50 famiglie in Italia, afferma il responsabile del Pronto soccorso pediatrico del ‘Bambino Gesu” di Roma Antonino Reale.

Problemi ginecologici: i semi di lino contro il cancro all’ovaio

 Nei semi di lino la speranza di nuove cure contro il cancro all’ovaio. Tutto grazie ad uno studio sulle galline, unico animale colpito in natura questa forma tumorale e per questo scelto come modello dai ricercatori americani dell’università dell’Illinois, guidati da Janice Bahr. I risultati delle loro ricerche, durate cinque anni e appena pubblicate su Gynecologic Oncology, indicano che una dieta arricchita da semi di lino riduce la gravità del tumore e aumenta la sopravvivenza.
Gli scienziati puntano ora a sperimentare sulle donne gli effetti di un’integrazione di semi di lino nella dieta per prevenire il cancro ovarico.

I pidocchi che grattacapi….vediamo come si scopre l’infestazione e come combattere i parassiti

 Il pidocchio è un vero e proprio grattacapo per tutti i bambini in età scolare. E’ un parassita che ogni anno è responsabile di un milione e mezzo di infestazioni. Il contagio si verifica solitamente per contatto, più raramente con lo scambio tramite i cappellini, sciarpe o accessori per i capelli.

Come si scopre l’infestazione? La diagnosi si effettua ispezionando bene tutta la chioma e il cuoi capelluto del bambino. Questa deve avvenire in una zona ben illuminata e potete aiutarvi con un pettine a denti stretti. Il segnale è la presenza delle lendini che sono le uova del pidocchio. Sono di color marrone chiaro e sono rivestite da una sostanza collosa che ne ostacola la rimozione. Le zone dove si annidano con maggiore facilità le lendini sono quelle dietro la nuca e le orecchie. A volte c’è anche prurito.

Parto: a volte serve l’episiotomia

 L’episiotomia è un taglietto che viene praticato in alcuni casi lungo il perineo della mamma, pochi istanti prima dell’uscita del bambino. Questo taglietto serve per evitare che i tessuti di questa zona si lacerino in maniera incontrollata provocando danni maggiori. Infatti si effettua per facilitare la fuoriuscita della testa del bambino. Di solito viene praticata se è il primo parto in quanto in questo caso i tessuti sono più rigidi.

L’episiotomia risulta indicata se:
-c’è un qualsiasi indizio di sofferenza fetale mentre il bambino è nel canale del parto,
-il parto avviene troppo rapidamente, non dando il tempo alla vagina di dilatarsi naturalmente,
-la testa del bambino è troppo grande per l’apertura,
-le spalle del bambino sono bloccate (quando le spalle del bambino sono bloccate, sono posizionate dietro l’osso pelvico, e non dietro tessuto molle).

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